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Cristiana ChiorinoWritten by: Professione e Formazione

A Von Gerkan Marg und Partner il recupero della manifattura tabacchi di Pier Luigi Nervi a Bologna

A Von Gerkan Marg und Partner il recupero della manifattura tabacchi di Pier Luigi Nervi a Bologna

A fine maggio Gmp Architekten von Gerkan, Marg und Partner di Amburgo (con Werner Sobek per le strutture, studio Ti di Rimini per gli impianti e i milanesi di Land per il verde), si è aggiudicato il progetto di riqualificazione e recupero funzionale in Tecnopolo regionale dell’ex Manifattura tabacchi (compenso di 440.000 euro). Il concorso era stato lanciato a febbraio 2011 da Finanziaria Bologna Metropolitana, società in house della Regione che aveva rilevato il complesso da British American Tobacco per 19 milioni. Lo studio Gmp, già progettista della Fiera e del Palacongressi di Rimini ha sbaragliato gli altri 9 concorrenti rimasti in gara dopo la selezione su 70 curricula a novembre (Chipperfield, Oma, MBM Arquitectes, 5+1AA, Podrecca, Wilkinson Eyre, Fuksas, Citterio, Viel, Kuma).
Progettata da Pier Luigi Nervi tra il 1949 e il 1954, fa parte di diversi appalti dei Monopoli di Stato che la sua impresa si aggiudica per magazzini sali e tabacchi in cui sperimenta soluzioni di cantierizzazione e prefabbricazione poi brevettate. Nella fabbrica di 210 x 24 m su 5 piani, su una superficie di oltre 24.000 mq Nervi applica per la prima volta su grande scala il brevetto per il solaio a nervature incrociate ortogonali, che ritornerà nelle fabbriche per la Fiat Mirafiori o nella cartiera Burgo a Mantova. Nel secondo corpo realizzato nel 1954 Nervi invece sperimenta un sistema di copertura a botti. La Soprintendenza prescriveva la conservazione e riqualificazione di tali edifici, lasciando la possibilità di demolire quelli incongrui.
Il progetto di Gmp è abbastanza conservativo e prevede la sola costruzione ex novo di una torre, alta meno di 50 m, visibile dalla tangenziale e caratterizzante il nuovo quartiere come l’esistente ciminiera. Clemens Kusch, che con studio a Venezia è il local architect di Gmp, ha dichiarato: «Siamo partiti dal presupposto di non voler aggiungere altri strati, linguaggi o pelli agli edifici esistenti ma valorizzarli e renderli adeguati. Volkwin Marg è una grande ammiratore di Nervi, d’altronde già il progetto della Fiera di Rimini s’ispira proprio al suo sistema di copertura a botti usato alla Manifattura, declinato in una struttura lignea. Ci siamo concentrati sull’adeguamento strutturale e sull’isolamento termico mantenendo tutte le strutture a vista. Nel primo blocco con i solai a nervature abbiamo previsto un pavimento sopraelevato con impianti a pavimento per evitare controsoffitti. La coibentazione è tutta interna per lasciare libera la facciata. Nella parte a botti solo alcuni rinforzi strutturali e nuovi copri scale». Il Tecnopolo costa 200 milioni, ma la Regione ne ha solo 27 (si attendono i contributi degli enti di ricerca coinvolti); ecco forse perchè la scelta è caduta su Gmp, «per la flessibilità del progetto che si presta a un’attuazione per lotti», come ha dichiarato il Rup Giuseppe Simoni. «Un’altra caratteristica ha riguardato l’ottimo inserimento urbanistico e l’interconnessione fra le diverse aree, con un nuovo fronte d’ingresso a ovest». Nel frattempo, l’attività di ricerca del Tecnopolo è operativa da tempo, con i laboratori dell’Istituto ortopedico Rizzoli, del Consorzio Ricos, dell’Enea, del Cnr e del Consorzio T3 Lab.

Autore

  • Cristiana Chiorino

    Torinese (nata nel 1975), architetto e dottore di ricerca in Storia dell'Architettura e dell'Urbanistica (Politecnico di Torino), è socia dello studio di architettura Comunicarch. Dal 2005 al 2014 è vicecaporedattore de «ll Giornale dell’Architettura», per il quale ha curato gli allegati «Il Magazine dell’Architettura» (selezione della stampa internazionale) e il «Rapporto Annuale Restauro». Ha collaborato alla mostra internazionale «Pier Luigi Nervi: Architettura come sfida» di cui ha curato con Carlo Olmo il catalogo. Collabora con l’associazione Pier Luigi Nervi Project, con una consulenza sulla tutela della sua eredità culturale e del patrimonio delle sue opere. Ha scritto articoli e partecipato a convegni sulla sensibilizzazione alla tutela dell’architettura del Novecento, tema che ha approfondito con il master «Sauvegarde du patrimoine bâti moderne et contemporain» presso l’Institut d’Architecture dell’Università di Ginevra nel 2003. Dal 2011 è membro del consiglio direttivo di Docomomo Italia

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Last modified: 20 Luglio 2015