Under the Crystal
Il Crystal è la nuova sede di Nycredit, una forma trasparente e geometrica che, poggiando unicamente su tre punti, sembra galleggiare. Lo studio SLA ha progettato lo spazio pubblico circostante cercando una mediazione tra il parco dellufficio e la città. I 5.000 mq di piazza continuano la composizione assiale dellarea e assemblano le architetture circostanti, migliorando il collegamento tra il waterfront del nuovo porto e il centro storico. Lidea progettuale ha previsto la creazione di uno spazio «sensoriale» che si trasforma con la luce, il vento, le nuvole e le stagioni. Forse anche per controbilanciare i lunghi inverni bui, la bassa inclinazione del sole e la luminosità diffusa tipiche della latitudine, alla luce e ai suoi riflessi è affidato un compito importante nel rendere attrattivi e mutevoli gli spazi. La piazza è divisa da getti dacqua che interagiscono con i venti dominanti e con le persone che lattraversano. Alla base dei getti sono incassate delle sorgenti che illuminano la verticalità dei fiotti o segnano geometricamente i percorsi. Una piccola depressione del terreno raccoglie lacqua, formando una vasca senza bordi nella quale si riflettono i colori del paesaggio, come nella facciata in vetro multi-sfaccettato delledificio. La piscina è illuminata da diodi di bassa intensità che formano sulle increspature un bagliore tremolante, che cambia dal turchese al verde. Pali rastremati, di notevole altezza, supportano apparecchi a fascio ben definito che proiettano marcate impronte luminose e disegnano effetti grafici sulla pavimentazione. La parte sospesa delledificio, che individua una grande area di accesso, diffonde una rassicurante luce diretta sullo spazio pubblico sottostante.
The North West Park
North West è al tempo stesso il quartiere più multiculturale di Copenaghen e una zona grigia, con poca vita pubblica, nota per gli alti tassi di criminalità. Il progetto, vincitore del concorso indetto dalla Municipalità per la riqualificazione del distretto, ha trasformato la presenza di uno spazio vuoto, privo di qualità e prospettive, in unopportunità di rigenerazione locale. Ritagliando i suoi contorni tra le preesistenze, ha assunto come strategia sia processi dinamici di spostamento-attraversamento, sia esigenze di stanzialità. Il parco è pensato come un catalizzatore per la collettività, destinato agli abitanti. Un approccio libero da ossessioni stilistiche ha optato per colori vivaci e luci grafiche al fine di dare forza e vitalità duso agli elementi attrattori. La morfologia del luogo è stata rivista per aumentarne le sequenze, laccessibilità, lorientamento e la sicurezza, reale e percepita. Tre collinette artificiali, visibili da tutto il parco, ne permettono la percezione privilegiata. I vari elementi sono collocati in progressione, in modo da facilitare laccesso, invitare le persone a trovarsi, fare un picnic, giocare o semplicemente sedersi e osservare il flusso della vita. Gli impianti sportivi sono utilizzati dagli alunni e dagli abitanti del quartiere. Lampio sentiero, spina dorsale del parco, riporta incise le parole degli scolari, invitati a scrivere poesie sulla loro visione dellarea. La forte presenza del verde, quasi un bosco, offre ombra in estate e colori cangianti nel corso delle stagioni. 63 specie di alberi garantiscono un insieme armonioso tra tipi tradizionali della latitudine ed esotici, riflettendo la ricca diversità anche umana della zona, con un commento critico alle restrittive leggi danesi sullimmigrazione. Nelle ore di buio, lilluminazione, mai uniforme, rivela bene lorganizzazione e lo spirito del parco, creando una sorta di percorso visivo. «Foreste magiche» di lampioni multicromatici proiettano diverse macchie luminose, arricchite di texture e colori. Luci supplementari si attivano al passaggio delle persone. Una combinazione di fasci luminosi e oggetti a forma di stella formano il cosiddetto «percorso della Via lattea».