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Written by: Città e Territorio

Futuro di nuovo incerto per Battersea

Futuro di nuovo incerto per Battersea

Dopo quasi quarant’anni di abbandono la Battersea Power Station non ha una destinazione e il piano di sviluppo di Real Estate Opportunities è solo l’ultimo di una serie tragicomica di tentativi di recupero falliti. Progettata nel 1927 da Sir Giles Gilbert Scott (il designer delle cabine telefoniche rosse), fu la prima di una serie di grandi centrali elettriche a carbone, capolavoro tecnico dell’architettura (è ancora oggi il più grande edificio europeo di mattoni). Le sue iconiche quattro torri, tra cui i Pink Floyd fecero volare un maiale per la copertina del loro album «Animals» nel 1977, vennero aggiunte nel 1953. Trent’anni dopo la centrale fu dismessa, senza specifici piani di riutilizzo. Il primo concorso d’idee, per ricavare un enorme parco divertimenti che avrebbe dovuto vedere la luce nel 1990, fu vinto da un consorzio capitanato da John Broome, l’artefice delle Alton Towers, che riuscì solo a demolire la copertura e il muro ovest. Tre anni dopo, la Parkview International di Hong Kong acquista il sito e ottiene il permesso di costruire un complesso con ristoranti, cinema, negozi e un collegamento diretto con la stazione Victoria: non se ne fece nulla. Nel 2006, il sito è acquistato per 400 milioni di sterline dalla dublinese Treasury Holdings. Il progetto di recupero firmato Rafael Viñoly (nel disegno) prevedeva 3.400 nuove abitazioni in blocchi curvi di edifici ispirati alle neoclassiche terrace houses londinesi di John Nash: 60.000 mq di uffici e un centro conferenze da 2.000 posti. Una prima fase da 4 miliardi di sterline, approvata nel 2011 (residenze e restauro della stazione), avrebbe dovuto completarsi nel 2020. Tuttavia, da dicembre la Treasury Holdings è in amministrazione controllata dopo non aver saldato il debito di 325 milioni di sterline contratto per l’acquisto del sito di Battersea. Le ultime voci vogliono il Chelsea Football Club intenzionato a realizzare qui un nuovo stadio da 55.000 posti. Per trovare il progetto giusto lavoreranno Viñoly e Kohn Pedersen Fox.

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Last modified: 21 Luglio 2015