Dopo la firma dellAccordo di programma dello scorso giugno, si è arrivati alle ultime tappe delliter amministrativo. Alla conferenza dei servizi (che ha analizzato le oltre 5.600 osservazioni presentate e apportato modifiche alle Norme tecniche di attuazione, tra cui labbassamento delle torri da 90 a 80 m, linclusione delle prescrizioni della commissione Vas e la realizzazione di un piano di monitoraggio ambientale costante) sono seguiti un consiglio straordinario della Regione Veneto in cui si è respinta una richiesta di moratoria in attesa dinterventi programmatici successivi, nonché gli avvalli delle amministrazioni interessate (Dolo e Pianiga). Al momento in cui questo giornale va in stampa, per lultimo assenso manca solo la firma di Luca Zaia, governatore della Regione, dopodiché il progetto (terziario, commerciale e ricettivo su unarea di 715.000 mq dal costo stimato di 2 miliardi), passerà alla fase esecutiva. Gli esiti sono quantomeno paradossali: di fronte al rispetto della normativa (la maggior parte delle aree ricade comunque in zone destinate ad attività produttive) e toccata di rimbalzo da alcune riflessioni antitetiche di Zaia (la sua affermazione alla Ponzio Pilato che «le variazioni urbanistiche passano in Regione a livello notarile se hanno lok dei consigli comunali e della Provincia» e la necessità di rifondare il rapporto tra uomo e natura rispetto a come è stato vissuto finora nel Veneto), lultimo passo è stato demandato ai sindaci di due comuni veneziani che sommano circa 30.000 abitanti, di fronte a un intervento attorno al quale gravita il Veneto (larea sarà raggiungibile, in 60 minuti, da 4,7 milioni di abitanti). Non hanno inciso sulliter nemmeno le 11.000 firme raccolte dai Comitati ambiente territorio, che nel corso delle serate di presentazione del progetto si sono duramente opposti.
Articoli recenti
- Piazza Augusto Imperatore, la magia romana del piano inclinato 9 Luglio 2025
- Osaka, strani sogni per il post-Expo 9 Luglio 2025
- Andrea Bruno (1931-2025) 9 Luglio 2025
- L’archiviaggio. Ponente ligure tra architettura, speculazione e lusso 9 Luglio 2025
- Marucci: Camerino, fortino della cultura urbana 7 Luglio 2025
- Barcellona, le sorprese di Casa Batlló: ecco i colori di Gaudì 4 Luglio 2025
- Oltre l’algoritmo: morfologia, cittadinanza, trasformazione 2 Luglio 2025
- Architettura e fascismo, storie di un’eredità complessa 2 Luglio 2025
- Gli edifici del futuro: smart home e domotica 2 Luglio 2025
- Expo di Osaka, i padiglioni nazionali: meraviglia e disorientamenti 1 Luglio 2025
- Michele Talia confermato presidente dell’INU 30 Giugno 2025
- Sobria ed eterea, Grace è la nuova collezione Keope ispirata al limestone 27 Giugno 2025
- Riqualificazione energetica: tutto quello che devi sapere sugli incentivi 26 Giugno 2025
- Bunker, paure, tanti progetti. Così sta cambiando Tel Aviv 25 Giugno 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata