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Written by: Professione e Formazione

Giotto Stoppino (1926-2011)

Giotto Stoppino (1926-2011)

È scomparso ad agosto il raffinato designer-architetto-poeta vigevanese. Formatosi all’Università Iuav di Venezia e al Politecnico di Milano, nel 1953 fonda a Novara lo studio Architetti Associati insieme a Vittorio Gregotti e Lodovico Meneghetti. Da questo sodalizio, che termina nel 1967, scaturiscono alcuni lavori sperimentali nel campo dell’architettura e del design domestico: dalle case operaie a Cameri (Novara) e quelle d’affitto a Novara fino alla poltrona Cavour realizzata dall’azienda novarese Sim attraverso una sapiente curvatura dei masselli in legno. Sempre con Gregotti e Meneghetti nel 1967 progetta la lampada da tavolo 537 per Arteluce e, da solo, il set di tavolini circolari impilabili per Kartell (1971, nella foto). Aperto uno studio indipendente, intensifica la sua attività nel campo del design collaborando con le principali aziende del Made in Italy, tra cui ArteLuce, Driade e Zanotta e realizza per Kartell il portariviste 4676 nel 1972. Designer orgoglioso, refrattario ai salotti milanesi, ha vinto tre Compassi d’Oro: nel 1979 per la credenza Sheraton (insieme a Lodovico Acerbis per Acerbis International), nel 1991 per il sistema di maniglie Alessia (Olivari) e quest’anno alla carriera. Partecipa a numerose edizioni della Triennale di Milano ottenendo nel 1964 il Gran premio internazionale per la sezione Introduttiva. È stato presidente Adi tra 1982 e 1984 e, nel 1983, presidente del Comitato promotore del Congresso Icsid (International Council of Societies of Industrial Design).
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Last modified: 22 Luglio 2015