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Written by: Professione e Formazione

Luglio 2011: la manovra per finta di un governo per finta

Dal 16 luglio è in vigore la legge 111 (conversione del dl 98 del 6 luglio «Manovra correttiva 2012-2014»). Nelle intenzioni (e in una situazione nazionale e internazionale non ancora investita dal crollo del valore dei titoli di stato e da una nuova ondata di grave crisi mondiale riflessa dall’andamento dei mercati), avrebbe dovuto consentire il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014, grazie anche ai benefici di una poco precisata (e di fatto rimandata) riforma fiscale, ma la critica situazione nazionale e internazionale ha richiesto il varo di una manovra correttiva (il dl 138/11) i cui contenuti sono pesantemente in discussione mentre questo Giornale va in stampa e potranno essere valutati solo dopo la sua definitiva approvazione.
La legge ha come obiettivo la riduzione delle spese e incide, ancora una volta, sulla componente in conto capitale della spesa pubblica. Sono presenti norme che incidono sui costi della politica e sulle pensioni, sulla sanità e sulla scuola, sull’assistenza e sulla previdenza, con un ennesimo irrigidimento del patto di stabilità e degli investimenti per le grandi infrastrutture.
È prevista l’istituzione del Fondo infrastrutture ferroviarie e stradali, con una dotazione di circa 5 milioni, mentre per le infrastrutture strategiche vengono disciplinati i criteri e la procedura per la revoca dei finanziamenti assegnati dal Cipe. Inoltre, per la gestione della rete stradale e autostradale d’interesse nazionale, dal 2012 l’Anas diventerà una società in house dei ministeri del Tesoro e delle Infrastrutture e al suo posto verrà creata, per separare il soggetto concedente da quello gestore, l’Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali che si occuperà di programmare la costruzione di nuove statali e autostrade, di selezionare i concessionari e della vigilanza e del controllo. Le concessioni, in scadenza o revocate, potranno passare all’Anas con affidamento diretto.
Entro il 2013 sarà avviata la dismissione delle partecipazioni azionarie dello Stato e degli enti pubblici non territoriali, mentre, per le operazioni di acquisto, vendita, manutenzione e censimento degli immobili di proprietà pubblica, l’Agenzia del demanio gestirà le decisioni di spesa per la manutenzione ordinaria e straordinaria di queli utilizzati dalla pubblica amministrazione.
Verrà costituita anche una Società di gestione del risparmio con il compito di istituire uno o più fondi d’investimento che potranno partecipare ai fondi immobiliari chiusi promossi da Regioni, Province e Comuni. Dal 2012, poi, le operazioni immobiliari di acquisto e vendita da parte della pubblica amministrazione saranno subordinate alla verifica del rispetto dei saldi strutturali di finanza pubblica. Dalle norme «taglia enti» si salva la commissione per la Vias e per la Vas.
Le Casse previdenziali dei professionisti saranno sottoposte alle norme del Codice dei contratti pubblici, come indicato dall’Autorità di vigilanza.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale (n. 393/2010) che aveva abrogato la procedura dell’acquisizione sanante, nel Testo Unico sugli espropri (dpr 327/01) è stato aggiunto l’articolo 42-bis: dispone che, in caso di acquisizione senza un valido provvedimento di esproprio o di dichiarazione di pubblica utilità, la pubblica amministrazione fissi l’indennizzo sommando al valore di mercato del bene i danni, patrimoniali e non, con pagamento entro 30 giorni, pena la perdita della proprietà dell’area. La norma si applica anche quando sia stato annullato l’atto da cui sono sorti il vincolo o la dichiarazione di pubblica utilità.
In materia fiscale, previsti tagli lineari del 5% per il 2013 e del 20% per il 2014 (forse anticipati di un anno dal dl 138) per oltre 400 tra esenzioni, deduzioni e detrazioni fiscali, tra cui le spese universitarie e le spese edilizie. Colpite anche quelle del 36% sulla ristrutturazione del patrimonio edilizio e del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica (se prorogato). Taglio dal 10% al 4% della ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche che usufruiscono delle detrazioni per l’onere a carico delle imprese edili artigiane. Tagli anche per le detrazioni sugli interessi dei mutui per l’acquisto e la costruzione della prima casa. Tutte le riduzioni dovrebbero essere però applicate solo se entro il 30 settembre 2013 verrà varata una riforma fiscale capace di produrre un risparmio, per lo Stato, di almeno 4 miliardi di euro per il 2013 e di 20 miliardi annui dal 2014.
È prevista anche una riforma del regime dei minimi (vedi box).
Dal 2012 il 5 per mille si potrà destinare anche al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. In tema di giustizia, aumento del contributo unificato e sua introduzione (con abrogazione di attuali esenzioni) per il processo tributario, per le controversie di previdenza e assistenza obbligatorie, per quelle individuali di lavoro o concernenti rapporti di pubblico impiego.
Per il biennio 2011-2012 è istituito, in via sperimentale, un credito d’imposta per le imprese che finanziano progetti di ricerca presso Università o enti pubblici di ricerca, da sviluppare anche tramite la creazione di associazioni, consorzi, joint venture e altre forme associative con strutture di ricerca, anche di diritto privato, di equivalente livello scientifico. Dopo un tentativo di discussione, infine, la liberalizzazione delle professioni era stata rinviata, senza l’abolizione degli Ordini (anche se il dl 138, passibilissimo di modifiche, è tornato sul tema: fermo l’esame di Stato per le professioni regolamentate, prevede, tra l’altro, l’accesso libero, il tirocinio retribuito, la definizione del compenso spettante al professionista all’atto del conferimento dell’incarico, l’assicurazione professionale obbligatoria, la pubblicità informativa libera con limiti residuali).

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Last modified: 10 Luglio 2015