Pisa. Il 20 maggio si sono conclusi i restauri degli oltre 7.300 mq di superficie lapidea della Torre il cui cantiere si è distinto sia sotto il profilo organizzativo che metodologico. I lavori, costati circa 6 milioni stanziati dallUnione europea, dal Ministero per i Beni e le attività culturali e dallOpera primaziale pisana, sono stati avviati nel 2002 sotto la direzione della Scuola superiore per la conservazione e il restauro (ex Icr) con la supervisione di Gisella Capponi, attuale direttrice della Scuola, e a opera della C.B.C. Conservazione beni culturali di Roma e dei restauratori dellOpera primaziale pisana.
Come hanno dimostrato gli attenti studi diagnostici effettuati sulle superfici, la loro conservazione è stata fortemente condizionata dallinclinazione della torre. Infatti sono state riscontrate diverse forme di alterazione e di degrado a seconda della zona di pendenza o di sottopendenza. Ai problemi superficiali erano strettamente collegati quelli più strutturali (lesioni, fratture, distacchi) testimonianza dei fenomeni di schiacciamento legati proprio allinclinazione. È da notare ancora che gran parte delle opere scultoree (colonne e capitelli) sono state oggetto di sostituzione nel corso dei diversi secoli, tanto che dei 180 capitelli solo 33 sono autentici di marmo di San Giuliano, mentre le sostituzioni sono tutte in marmo bianco di Carrara.
Le differenti metodologie di restauro sono state approntate di volta in volta sulla base dei risultati delle indagini diagnostiche; le prime superfici interessate sono state quelle della cella campanaria e del primo ordine. Successivamente è stato realizzato un complesso ponteggio di alluminio sia interno alla canna della torre che lungo i singoli loggiati, i cui lavori sono stati completati a inizio 2011. Si chiude così un importante ventennio di restauri che ha dimostrato che la conservazione di un monumento è garantita grazie alla conoscenza dei caratteri peculiari, della storia, delle tecnologie costruttive, dei materiali nonché dei suoi enigmi.
La storia della torre ha inizio nel 1173 ma il progettista non è noto con certezza. Impropriamente nelle Vite Vasari (1568) a proposito dArnolfo di Lapo, architetto fiorentino, scrive che nel 1174 Bonanno scultore fondò in Pisa il campanile del Duomo. Successivi e più recenti studi svolti da Carlo Ludovico Ragghianti e dalla scuola pisana ne hanno consegnato lattribuzione al Deotisalvi. Giunti al quarto ordine, i lavori furono interrotti nel 1178 per circa un secolo e ripresi nel 1272 da Giovanni de Simone fino al 1278 raggiungendo il settimo ordine. I lavori furono nuovamente interrotti e ripresi nel 1360 con la costruzione della cella campanaria a opera di Tommaso di Andrea Pisano.
La torre iniziò a inclinarsi però già durante la seconda fase di costruzione tanto che nel 1292 sinsediò la prima commissione per il controllo dellinclinazione ma solo nel 1911 furono intrapresi regolari monitoraggi. Dal 1990 con il supporto scientifico di un comitato internazionale hanno avuto inizio le indagini e i progetti. A partire dal 1994 i lavori hanno riguardato il piano di fondazione, portando a termine nel 2001 unimportante sfida in campo geotecnico con la realizzazione del piano di sottoescavazione che ha consentito di garantirne la stabilizzazione.
Articoli recenti
- Chemnitz, le forme del suono nella capitale della cultura 8 Ottobre 2025
- Archivi e cultura di progetto: così rivive il mercato del QT8 8 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Red Brick Art Museum: mattoni e natura a Pechino 7 Ottobre 2025
- Dentro la natura 7 Ottobre 2025
- Moquette in lana: bellezza naturale, performance superiori 7 Ottobre 2025
- Pisa e la sua Biennale: sesta edizione, grandi numeri 7 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Mario Botta a Ligornetto, 50 anni di tettonica vernacolare 6 Ottobre 2025
- Utopian Hours 2025: le città come alleanza globale 6 Ottobre 2025
- Aperto, urbano, sobrio. Il Grande Maxxi si prepara al cantiere 1 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Rezé, il Le Corbusier rimosso 30 Settembre 2025
- Al di là del muro: nuove narrazioni architettoniche sul confine 30 Settembre 2025
- Intelligenza e democrazia in architettura: il progetto come bene comune 29 Settembre 2025
- L’Italia senza casa 27 Settembre 2025
- Nicholas Grimshaw (1939-2025) 27 Settembre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata