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Written by: Design

Professione designer in Cina: copiare è come un lento suicidio

Lo scorso settembre, il premier cinese Wen Jiabao, in occasione del meeting annuale del World Economic Forum of the New Champions, affermò che il passaggio da «made in China» a «create in Cina» sarà il fattore chiave per raggiungere uno sviluppo sostenibile; una dichiarazione da cui trapela il ruolo conferito al design nello sviluppo della crescente industria cinese. In effetti, numerose imprese locali hanno già compreso quanto il design sia condizione necessaria e sufficiente a sviluppare una marca. In questo contesto, esistono diverse opportunità per un designer cinese appena laureato: il mercato ha bisogno di bravi professionisti, specialmente nell’area produttiva della costa sud-orientale, dove l’industria è più sviluppata. D’altra parte, la formazione al design, in Cina, ha una tradizione databile circa alla fine degli anni settanta (il corso di design della Jiangnan University è stato uno dei primi e risale al 1960). Rispetto ai 6,31 milioni di studenti laureati nel 2010, meno di 30.000 provengono dai corsi di industrial design (dato stimato dal 1980 al 2007), di cui la maggior parte si è laureato dopo il 2000. Questi numeri vanno raffrontati con un mercato di oltre 80.000 imprese registrate nei vari settori industriali (anno 2007), il che significa un rapporto di un professionista nel campo del design ogni tre imprese. Esiste quindi ancora un evidente divario tra l’offerta e un mercato affamato di designer.
Per esempio, nel 2010, il numero medio di designer di arredi laureati è stato meno di uno per impresa nel settore del mobile. Tuttavia, pur trattandosi di una professione che garantisce un reddito medio-alto, ci sono ancora giovani designer che non trovano un buon posto di lavoro. Oltre il 40% di neolaureati ha cambiato il proprio settore di attività. Le ragioni sono molteplici ma, in generale, le imprese richiedono designer in grado di produrre valori subito, cosa che i giovani professionisti, senza grandi esperienze, non riescono a garantire. Accanto a questo fenomeno, si sta affermando una nuova tendenza: oltre ai giovani designer che vanno a lavorare nelle imprese, esistono numerosi centri di design privati formati da gruppi di professionisti che offrono servizi. Per esempio, il Chengdu Modern Furniture Institute è nato nell’ottobre 2010 con l’obiettivo di sviluppare oggetti d’arredo e mobili. Comprende un design center che si occupa di ricerca e progetti internazionali, un museo e una biblioteca pubblica, e offre servizi di design alle imprese. In questo mix model, sono coinvolti designer interni ed esterni che lavorano con le aziende design-oriented coinvolte, come Haier e Lenovo, marchi cinesi conosciuti a livello internazionale.

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Last modified: 10 Luglio 2015