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Luca GibelloWritten by: Reviews

Centenari: Vasari e Ammannati, 500 x 2

Nel quinto centenario della nascita dei principali «eredi» di Michelangelo, Firenze ospita due mostre. «Vasari gli Uffizi e il Duca» (a cura di Claudia Conforti, Francesca Funis, Antonio Godoli, Francesca de Luca), allestita fino al 30 ottobre nella stessa «Fabbrica de’ 13 Magistrati» voluta da Cosimo I nel 1559-1570: la «biografia», l’iconografia, la fortuna critica di un edificio di cui, paradossalmente, non è giunto a noi alcun disegno di progetto autografo. Peccato che l’itinerario non comprenda i capolavori pittorici di Vasari per il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, direttamente collegato da un passaggio al complesso degli Uffizi. Al Museo del Bargello, fino al 18 settembre, «L’acqua, la pietra, il fuoco. Bartolomeo Ammannati scultore» (a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi e Dimitrios Zikos con Ilaria Ciseri): allestimento raffinato e filologica ricostruzione del monumento Nari. Peccato che il denominatore comune tra i due artisti fosse l’architettura, e un’unica mostra orchestrata entro tale registro sarebbe stata auspicabile. D’altronde, anche Ammannati, in un suo disegno per l’alzato degli Uffizi, confronta la soluzione del collega coetaneo (a sinistra) con la propria (a destra), giudicando ovviamente migliore quest’ultima. Quanto meno, a partire dalle due rassegne, la Fondazione Rinascimento digitale, con il Polo museale fiorentino e con l’Università, organizza a Firenze dal 5 all’8 settembre un corso internazionale di perfezionamento in museografia/museologia centrato sul dialogo tra curatori, architetti, storici dell’arte e dell’architettura (www.rinascimento-digitale.it). Da registrare infine un appuntamento dall’altra parte del mondo: in programma dal 26 settembre al 12 ottobre presso l’Istituto italiano di cultura di Tokyo la mostra «Gli Uffizi di Giorgio Vasari: la fabbrica e la rappresentazione» (a cura di Olimpia Niglio e Taisuke Kuroda con la supervisione scientifica di Claudia Conforti e Koichi Kabayama), che presenterà un grande plastico degli Uffizi e del Corridore con grafici e immagini di progetto a cura dell’Università Iuav, nonché una sezione dedicata alla nuova loggia firmata Arata Isozaki, il cui cantiere è ancora al palo. Tappe successive a Yokohama (dal 25 ottobre al 5 novembre), Osaka e Seul.

Autore

  • Luca Gibello

    Nato a Biella (1970), nel 1996 si laurea presso il Politecnico di Torino, dove nel 2001 consegue il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Ha svolto attività di ricerca sui temi della trasformazione delle aree industriali dismesse in Italia. Presso il Politecnico di Torino e l'Università di Trento ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica. Collabora a “Il Giornale dell’Architettura” dalla sua fondazione nel 2002; dal 2004 ne è caporedattore e dal 2015 al 2024 è direttore. Oltre a saggi critici e storici, ha pubblicato libri e ha seguito il coordinamento scientifico-redazionale del "Dizionario dell’architettura del XX secolo" per l'Istituto dell’Enciclopedia Italiana (2003). Con "Cantieri d'alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi" (2011, tradotto in francese e tedesco a cura del Club Alpino Svizzero nel 2014), primo studio sistematico sul tema, unisce l'interesse per la storia dell'architettura con la passione da sempre coltivata verso l’alpinismo (ha salito tutte le 82 vette delle Alpi sopra i 4000 metri). Nel 2012 ha fondato e da allora presiede l'associazione culturale Cantieri d'alta quota

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Last modified: 10 Luglio 2015