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Silvia MazzaWritten by: Progetti

Perfino Minissi poteva essere migliorato

A volte capita che per boicottare intellettualmente un progetto ci si spinga sino a mistificare le intenzioni di chi l’ha concepito. Se poi il partito dei detrattori trova eco sul maggior quotidiano italiano (Pierluigi Panza sul «Corriere della Sera» del 21 gennaio 2010, al quale la nuova copertura sembra tanto «stile chalet»), la cosa non può che far rumore. Secondo Marco Dezzi Bardeschi (Politecnico di Milano), quella precedente aveva bisogno «solo di una leggera manutenzione», mentre la nuova «nega la percezione dei mosaici con luce naturale»: «un falso storico» ribatte Meli, per il quale «solo un ambiente in ombra e coibentato garantisce la conservazione». Franco Tomaselli (Facoltà di Architettura di Palermo) consegna poi a una lettura distorta del progetto affermazioni come quelle sulla riconfigurazione delle superfici dei mosaici, che a suo dire si estenderebbe alla totalità di essi, e sulla rimozione meccanica e rimessa in quota per circa la metà, quando invece si è trattato dello «stacco soltanto di piccole porzioni (circa 10×10 cm)». Lungi dal negare una pietra miliare della musealizzazione archeologica, l’intervento ne rivela anzi una profonda comprensione. Di più: Minissi poteva essere persino migliorato.

Autore

  • Silvia Mazza

    Storica dell’arte e giornalista, scrive su “Il Giornale dell’Arte”, “Il Giornale dell’Architettura” e “The Art Newspaper”. Le sue inchieste sono state citate dal “Corriere della Sera” e dal compianto Folco Quilici nel suo ultimo libro Tutt'attorno la Sicilia: Un'avventura di mare (Utet, Torino 2017). Dal 2019 collabora col MART di Rovereto e dallo stesso anno ha iniziato a scrivere per il quotidiano “La Sicilia”. Dal 2006 al 2012 è stata corrispondente per il quotidiano “America Oggi” (New Jersey), titolare della rubrica di “Arte e Cultura” del magazine domenicale “Oggi 7”. Con un diploma di Specializzazione in Storia dell’Arte Medievale e Moderna, ha una formazione specifica nel campo della conservazione del patrimonio culturale. Ha collaborato con il Centro regionale per la progettazione e il restauro di Palermo al progetto europeo “Noè” (Carta tematica di rischio vulcanico della Regione Sicilia) e alla “Carta del rischio del patrimonio culturale”. Autrice di saggi, in particolare, sull’arte e l’architettura medievale, e sulla scultura dal Rinascimento al Barocco, ha partecipato a convegni su temi d’arte, sul recupero e la ridestinazione del patrimonio architettonico-urbanistico e ideato conferenze e dibattiti, organizzati con Legambiente e Italia Nostra, sulle criticità dei beni culturali “a statuto speciale”, di cui è profonda conoscitrice.

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Last modified: 10 Luglio 2015