Visit Sponsor

Davide BorsaWritten by: Progetti

Fortezze e bastioni di Leonardo nell’Ambrosiana riallestita

Milano. Rivivono sale e spazi ora immersi nell’aura dei fogli del Codice Atlantico.
Dalla sagrestia del Bramante in Santa Maria alle Grazie, al nuovo allestimento nella sala Federiciana all’Ambrosiana, la teoria dei 45 fogli del Codice, esposti nelle teche-cristallo progettate dall’architetto Alberto Sempi e realizzate dall’azienda Savogi, crea l’incontro magico tra design, alto artigianato tecnologico ed esperienza dell’antico. «Fortezze, bastioni e cannoni» è la prima delle 24 mostre che esporranno per la prima volta nella storia tutto il Codice. Le carte di Leonardo verranno via via cambiate ogni tre mesi secondo precise tematiche sino alla totale esposizione del Codice. Nell’Ambrosiana, i fogli sono introdotti da una sala dove campeggia la copia dell’«Ultima Cena» del Vespino, voluta dal Borromeo, nella quale possiamo ammirare anche il ritratto di musico di Leonardo, assieme ad altri leonardeschi. Su un lato il grande affresco di Bernardino Luini, per la prima volta visibile al pubblico, attende le prossime cure pazienti di Pinin Branbilla.
Con le teche, questi spazi acquistano nuova funzione museografica senza nulla perdere del loro valore storico ed estetico, grazie a un allestimento reversibile, fatto in punta di piedi, di luci e cura del dettaglio. Un approccio che apre i cassetti che custodiscono il tesoro immenso dei disegni, da oggi non più retaggio esclusivo degli studiosi. Speriamo che faccia scuola: già si parla di un’estensione del percorso a Palazzo Reale.
Attraverso i 45 fogli del Codice seguiamo gli sviluppi della ricerca leonardesca. Dalle forme del «periodo di transizione» fino alle ultime innovative esperienze in un arco temporale che va dal 1480 circa al soggiorno francese del 1517-1518. Insieme ad alcuni fogli più celebri, tra cui gli accurati disegni di bombarde e mortai, figurano la lettera di autopresentazione come ingegnere indirizzata a Ludovico il Moro (nella quale Leonardo promette tra l’altro «bombarde comodissime e facili da portare») e la pianta schizzata della città di Milano con veduta a volo d’uccello dei suoi monumenti principali. Possiamo posare lo sguardo sui tratti d’inchiostri, sanguigna, matita nera, matita rossa, punta di stilo, penne, acquerello di volta in volta utilizzati. Emozione resa possibile dall’accurato progetto delle nuove teche, inserite negli ambienti senza l’invadenza solitamente molesta dei dispositivi di sicurezza; merito di un design pulito e di una raffinata integrazione tra qualità estetica e requisiti prestazionali non sempre riscontrabile in ambito museografico.

Autore

  • Davide Borsa

    Laureato in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi su Cesare Brandi, pubblicata con il titolo Le radici della critica di Cesare Brandi (2000), è dottore di ricerca in Conservazione dell'architettura. È corrispondente del “Giornale dell'Architettura” e ha scritto per “Arte Architettura Ambiente”, “Arcphoto”, “Ananke”, “Il Giornale dell'Arte”. Suoi contributi sono in atti per il seminario internazionale “Theory and Practice in Conservation- A tribute to Cesare Brandi” (Lisbona 2006), per la giornata di studi “Brandi e l’architettura” (Siracusa 2006), per il volume “Razionalismo lariano” con il saggio “Eisenman/Terragni: dalla analogia del linguaggio alla metafora del testo” (2010), per il volume “Guerra monumenti ricostruzione. Architetture e centri storici italiani nel secondo conflitto mondiale” (2011). Ha curato il volume “Memoria e identità del luogo. II progetto della memoria” (2012). Ha fatto parte dello staff curatoriale del Padiglione Architettura Expo 2015 per il ciclo di convegni Milano capitale del moderno. Presso il Politecnico di Milano collabora alla didattica nei corsi di Storia dell'architettura contemporanea, Teoria del restauro, Composizione architettonica e urbana e ai laboratori di Restauro e di Progettazione architettonica.

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 44 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 17 Luglio 2015