Il prodotto residenziale a valori ridotti (in inglese affordable housing) si basa sullaffitto, modalità duso della casa che permette mobilità a professionisti e giovani che spesso abitano fino a età avanzata in famiglia. Il progetto di 112 alloggi presentato il 15 settembre identifica in studenti, pendolari e giovani coppie la domanda a cui proporre unofferta ad affitto sostenibile: 450 euro al mese (per i bilocali). I soggetti che hanno ideato e varato il progetto sono lo studio Urbam, larchitetto Dante O. Benini, le tre cooperative La Ringhiera, Compagnia dellAbitare e Costruttori Auprema insieme a Italcementi e Ivalsa (strutture in legno). La novità sta nellassemblaggio intelligente di diverse soluzioni (finanziarie, amministrative, progettuali e costruttive) per un progetto basato sulla variabile canone di locazione. Fissato lobiettivo, si punta a unopera di qualità (al costo di 850 euro/mq) in un palazzo i cui alloggi, il più possibile differenziati, sono offerti già arredati (al costo di 80 euro/mq), anche grazie a accordi con aziende del settore quali Scavolini e Dolmo. La chiave di volta è il valore «zero» del terreno, grazie alla L.R. 14/2007 che ha identificato nelle «aree a standard» lo sviluppo di progetti di affordable e student housing. Unesperienza inedita per lItalia; sulla scia del nord Europa, soprattutto in Germania e Olanda, dove questi prodotti nati dallaccordo col pubblico costituiscono importanti quote dello stock immobiliare.
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