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Written by: Professione e Formazione

Due teatri per San Pietroburgo

SAN PIETROBURGO (RUSSIA). L’estate ha visto concludersi due gare d’architettura con al centro importanti teatri. Il primo ha riguardato il secondo palcoscenico, da tempo sofferente, del teatro Mariinskij. A inizio 2009 il progetto delle «nuvole dorate» di Dominique Perrault (già vincitore di un precedente concorso nel 2003) era stato dichiarato inattuabile e quindi respinto. Questo, però, non prima che venissero spese grosse somme di denaro per l’elaborazione del progetto e che venissero avviati gli scavi. Ecco perché i nuovi architetti non saranno responsabili delle strutture, e dovranno operare in massima economia. Non è nemmeno stato un vero e proprio concorso ma un appalto in cui finanze, garanzie e scadenze contano più della qualità dell’architettura.
Si torna così a un film almeno in parte già visto. Eh sì, perché l’ampliamento del Mariinskij pare maledetto. Infatti, prima che arrivasse Perrault la vicenda era cominciata già con una gara d’appalto vinta da un general contractor che portava in dote un progetto firmato dallo statunitense Eric Owen Moss, ma che fu respinto a seguito della presentazione alla cittadinanza nel febbraio 2002.
Stavolta il vincitore è lo studio canadese Diamond & Schmitt Architects, il cui maggior incarico a tutt’oggi è stato il Four Seasons Centre for the Performing Arts di Toronto. È una questione pratica di «classe economica» che Valery Gergiev (palesemente stufo dei guai legati alla costruzione del suo nuovo teatro) ha approvato durante la visita del 2007. La proposta di Diamond & Schmitt sembra assai scialba e tutt’altro che fantasiosa. Gli stessi esperti che si erano opposti all’«inappropriato» progetto avanguardista di Perrault ora ammettono di preferirlo a quello nuovo, più adatto a un centro commerciale che alla sede di uno dei maggiori teatri lirici del mondo. Il secondo concorso, per una proposta di Palazzo della danza, sembra molto più promettente. L’edificio, che ospiterà il corpo di ballo del noto coreografo Boris Eifman e altre due compagnie, fa parte dell’European Embankment, un nuovo e ambizioso complesso edilizio destinato a sorgere nell’importante zona del centro storico, con vista sulla fortezza dei santi Pietro e Paolo, sul Palazzo d’Inverno e sulla punta dell’isola Vasilevskij.
Alla gara sono stati invitati quattro candidati: uno russo, Yurij Zemtsov, e tre internazionali, Jean Nouvel, Snøhetta e UN Studio. All’inizio Nouvel era ritenuto favorito ma la giuria, dei cui diciotto membri otto erano architetti – tra cui Paul Andreu e Hans Hollein – ha dato sedici voti alla proposta di Ben van Berkel e Caroline Bos (a Zemtsov sono andate le altre due preferenze). Il progetto di van Berkel è piaciuto per la sua forma scultorea, in sintonia con le caratteristiche del sito offrendo interessanti scorci, ma lasciando aperta la vista dalla piazza centrale del nuovo complesso sulla fortezza dei santi Pietro e Paolo. Il rivestimento, simile a una superficie sfaccettata continua che enfatizza l’immagine dell’edificio come scultura o come prezioso oggetto nel cuore del nuovo insieme neoclassico, è piaciuto anche a Sergej Tchoban e a Evgenij Gerasimov, autori del pianogenerale. Il progetto di Zemtsov, dalla pianta squadrata, è stato ritenuto troppo rigido per il sito. La proposta di Nouvel, un emisfero nero con pareti esterne trasformabili e sofisticati macchinari all’interno, sarebbe particolarmente fuori luogo a San Pietroburgo, non solo dal punto di vista estetico ma anche in termini di prestazione per un clima a latitudini così settentrionali. La proposta di Snøhetta ha suscitato notevoli perplessità: all’esterno il teatro è quasi identico a quello disegnato dallo studio russo Project Meganom e aperto a inizio 2009 a Zhukovka, presso Mosca, tra le acclamazioni di pubblico e addetti ai lavori.
Ci sono buone probabilità che il progetto di UN Studio abbia un destino migliore di quello di Perrault, sia perché Tchoban e Gerasimov hanno quasi sempre realizzato le loro opere, sia perché il capo dell’impresa costruttrice responsabile del progetto, la Vtb Development, è Sergej Matvienko, figlio di Valentina Matvienko, governatrice di San Pietroburgo.

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Last modified: 18 Luglio 2015