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Milena FarinaWritten by: Reviews

Forma e relazioni in mostra alla Sapienza

Forma e relazioni in mostra alla Sapienza
La galleria della Facoltà di Architettura a Valle Giulia offre occasioni di riflessione critica: spazio allo Studio MC2AA di Parma

 

ROMA. Inaugurata nel 2020 con la mostra “100 anni di Scuola di Architettura alla Sapienza di Roma”, questo spazio di passaggio attraversato da studenti e docenti, al piano terra della storica sede, contribuisce da una parte a divulgare la conoscenza delle esperienze passate e dall’altra a documentare le ricerche recenti nel campo dell’architettura. La mostra “Studio MC2AA. Forma Relazione”, a cura di Gaetano De Francesco, è dedicata al ventennale lavoro dello studio fondato da Dario Costi e Simona Melli con sede a Parma.

Lungo il percorso espositivo opere e progetti sono organizzati secondo 10 categorie che fanno riferimento ai temi compositivi di volta in volta prevalenti: Orografia, Soglia, Risvolto, Piega, Curva, Nastro, Taglio, Sospensione, Sequenza, Incisione.

Temi e dispositivi che lo studio mette in campo nelle diverse occasioni progettuali facendosi interprete del sistema di relazioni che attraversano i luoghi, con una particolare predilezione per la manipolazione della superficie come elemento generatore dell’architettura, debitore delle ricerche di maestri come Paul Klee, Lucio Fontana, Mies van der Rohe, Umberto Mariani o Alessandro Anselmi: il piano orografia si articola per prendere la forma delle pieghe del suolo, come avviene nella Casa nei tre paesaggi a Numana (2011-15) o nella Casa negli Appennini a Baiso (2018-19); il piano soglia si articola a dare forma agli spazi di transizione tra dimensione pubblica e privata, come nei progetti per sale civiche e housing sociale nel quartiere San Rocco a Borgotaro (2010-18), per housing sociale PSH a Parma (2010-14) o per le Case affiancate sul torrente Baganza (dal 2021); il piano risvolto si realizza per sovrapposizione e piegatura nell’ampliamento del Piccolo polo didattico a Compiano (2012-14) e nei progetti di Casa sociale per Parmabitare (dal 2007); il piano piega si avvolge e si sviluppa all’infinito in tutte le opere e in particolare nel Centro servizi delle residenze universitarie a San Pancrazio (2005-09) e nel Polo dell’infanzia Prampolini a Formigine (dal 2024); il piano curva si caratterizza per la sua continuità e definisce uno spazio avvolgente nella Palestra polifunzionale a Varano de Melegari (2007-14) o nel Parco delle ville sovrapposte (dal 2023); nel piano nastro prevale una delle dimensioni e la dinamica di una direttrice, come nel “Nastro Rosso” ciclopedonale tra il parco di Corlo e Formigine (dal 2023) e nel progetto dell’Executive Spa Hotel a Fiorano Modenese (dal 2025); nel piano taglio la superficie è incisa includendo la dimensione spaziale, come nelle residenze Casa Sociale sul Parco XXII aprile a Modena (2022-26) e nel progetto residenziale ERS Vicofertile Nord (dal 2024); il piano sospensione traslato verso l’alto accoglie e protegge, come nella Piazza delle scuole a Bixio (2009-12) e nel progetto del Teatro Guareschi (dal 2018); il piano sequenza esplora lo spazio attraverso una serie ordinata di superfici, come avviene nel progetto Wooden House e nel Parco lineare Marazzi a Sassuolo (dal 2025); il piano incisione subisce puntuali deformazioni per effetto di una pressione, come un bassorilievo, nei progetti di spazi pubblici tra cui la piazza del mercato di Medicina (dal 2025). 

Nella mostra una serie di sculture in acciaio dall’aria instabile realizzate con l’artista Paolo Mezzadri accompagna la lettura dei materiali grafici più tradizionali, come disegni e foto, ritmata dagli invasi dei lucernari capovolti che caratterizzano lo spazio espositivo della galleria.

A emergere è soprattutto il ruolo che può avere la forma architettonica come vettore di relazioni, dispositivo orientato all’interpretazione dei contesti dalla dimensione del paesaggio a quella sociale, tra luoghi e persone. In questo senso la mostra rappresenta un’affermazione del ruolo della forma nel fare sintesi della complessità degli scenari contemporanei, che appare controcorrente rispetto alla schiacciante egemonia della tecnologia nell’attuale dibattito anche disciplinare.

 

Immagine di copertina: allestimento della mostra “Studio MC2AA. Forma Relazione”

 

Studio MC2AA. Forma Relazione

a cura di Gaetano De Francesco

24 ottobre – 21 novembre 2025

Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura, Sede di Valle Giulia

Galleria espositiva piano terra, via Gramsci 53, Roma

Ingresso gratuito

Autore

  • Milena Farina

    Nata a Roma (1977), si laurea nel 2002 all’Università di Roma Tre, dove è Professoressa associata di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura. Nella sua attività di ricerca si occupa in special modo dello spazio dell’abitare nella città moderna e contemporanea. È autrice dei libri “Spazi e figure dell’abitare. Il progetto della residenza contemporanea in Olanda” (Quodlibet 2012), “Borgate romane. Storia e forma urbana” (Libria, 2017), Colonie estive su due mari. Rovine, progetto e restauro del moderno (GBE, 2021). Nel 2008 ha fondato con Mariella Annese lo studio Factory Architettura. Dal 2004 collabora con “Il Giornale dell’Architettura”

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Last modified: 3 Novembre 2025