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Alessandro ColomboWritten by: Professione e Formazione

Advance design e formazione olistica

Advance design e formazione olistica
Il bilancio della prima summer school della Pininfarina Academy: sperimentazioni di progetti complessi, oltre le competenze tradizionali

 

CAMBIANO (Torino). Molto si discute di formazione e anche la parola stessa non chiarisce i termini della questione. Etimologicamente il dare forma presuppone un processo nel quale, dato un prototipo, ci si adoperi per seguire quel modello. Nel campo dell’istruzione si pensa a delle competenze e delle capacità che, predefinite preferibilmente dal punto di vista tecnico, si è chiamati ad acquisire per poi applicarle in un mondo del lavoro pronto a recepirle. 

Se ci spostiamo nella dimensione della creatività e della ricerca, si capisce bene che il termine formazione stia stretto. Quella che va sviluppata negli studenti e nei giovani è, più probabilmente, l’attitudine a ricercare e, contemporaneamente, la capacità di trovare le soluzioni tecniche e tecnologiche per dare realtà ai risultati trovati, in un rapporto biunivoco di scambio dove sperimentazione e realizzazione si influenzano e si alimentano reciprocamente. Alla Pininfarina, storica azienda italiana che compie nel 2025 i suoi 95 anni di attività, hanno pensato fosse venuto il tempo di entrare nel dibattito e, come attiene alla sua tradizione e storia, lo hanno fatto fondando una vera e propria scuola, la Pininfarina Academy, che ha inaugurato quest’anno la sua prima summer school (partner Intesa Sanpaolo, sponsor Ghella, Mered, Manni Group). 

Lo scopo è offrire ai 12 partecipanti selezionati e provenienti da tutto il mondo “una visione completa del design architettonico contemporaneo”, ma (cosa che più colpisce) si propone di far questo concentrando l’attenzione “sull’architettura come prima attività”. Come è noto, la scuola italiana, seguendo modelli anglosassoni, ha scelto da tempo di distinguere nettamente i due percorsi formativi chiedendo ai propri studenti di scegliere in quale campo collocarsi, architettura o design. 

Pininfarina, nome leader del design automobilistico nel mondo e pienamente attiva in molti settori fra i quali anche l’architettura, sceglie una visione olistica della disciplina del progetto, probabilmente confortata in questo anche da un mercato globale nel quale è profondamente radicata. In questo modo le due settimane estive dedicate al progetto (nello scorso luglio) portano un titolo solo apparentemente oscuro (“3 X 3 X 3 Summer School: Advance design and DfMA in architecture”), ma che in verità è già il programma dell’attività. 

“3x3x3” è lo spazio, definito in metri, messo a disposizione degli studenti per il loro progetto, ed è anche la capacità di stampaggio delle apparecchiature a loro disposizione. L’advance design and DfMA in architecture costituisce la base metodologica e il programma: introdurre in architettura l’advance design, sistema di pratiche di progettazione volte a soddisfare scenari complessi collocati nel futuro, con il DfMA (Design for Manufacturing and Assembly) con la quale si definisce la progettazione per la fabbricazione e l’assemblaggio. In poche parole, una metodologia che vuole ottimizzare la progettazione di un prodotto per migliorarne la facilità di produzione e l’efficienza dell’assemblaggio. Quanto basta per discuterne in un convegno internazionale, ma che per gli studenti è stata la base di una progettazione che si è spinta ad elaborare proposte, idee e visioni presentate in una interessante sessione alla fine del loro lavoro nella storica sede dell’azienda di Cambiano (Torino). 

Dalla città al deserto, dalla terra alla luna, dalla prototipazione alla verifica ingegneristica e tecnologica, dai meno giovani agli astronauti, i 12 iscritti si sono misurati con la realtà di realizzare prototipi, al vero o in scala, utilizzando le strutture produttive dell’azienda. Una grande occasione per pensare a progetti grandi, ma soprattutto per iniziare a costituire una community che vede nell’academy di Pininfarina un punto di riferimento che, siamo sicuri, legherà fra loro questi primi protagonisti e i prossimi in modo duraturo ed efficace.

Crediamo che l’esperimento meriti di essere proseguito e ci apprestiamo ad osservarlo nei prossimi anni, sicuri che i temi sollevati debbano essere tenuti in grande conto per la discussione teorica e per lo sviluppo della relazione fra mondo accademico e mondo dell’impresa nella ricerca applicata al mercato globale. 

Immagine di copertina: un momento della Summer School della Pininfarina Academy, luglio 2025, (© courtesy Pininfarina)

Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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Last modified: 12 Agosto 2025