*** ilgiornaledellarchitettura.com è media partner del festival promosso dalla Comunità Montana su tecniche e abilità, visioni e capacità di innovazione per le terre alte
All’insù, “guardare verso l’alto”, è il modo con cui la gente di montagna amplia il proprio orizzonte, fatto di spazi verticali che reclamano tecniche e abilità consolidate, visioni e capacità di innovazione per essere vissuti.
Il Festival all’insù, in Valle Camonica (Brescia) dal 4 al 12 aprile 2025, esplora l’architettura contemporanea nelle “aree interne” o “terre alte” riservando particolare attenzione agli interventi di piccola scala.
L’iniziativa scaturisce dall’esperienza pluriennale di Vione laboratorio permanente, progetto di rigenerazione a base culturale localizzato in un piccolo paese in alta Valle Camonica che, dai suoi 1.250 metri slm, ha individuato un fattore su cui agire per attivare un rilancio della comunità proprio nella riscoperta del valore del suo patrimonio edilizio storico, reinterpretandolo e provando a rispondere alla domanda: come si può oggi abitare un paese, in montagna?
Al centro del festival ci sono quindi il rapporto tra architettura e territorio montano, il valore delle piccole costruzioni e le strategie per rigenerare i centri abitati in alta quota. Il suo intenso programma è articolato su più luoghi e sezioni tematiche, in formati che comprendono incontri, seminari, mostre, premiazioni e workshop ma anche uscite alla scoperta di siti di architettura delle Terre Alte.
Dibattiti, confronti e il premio Abitare minimo in montagna, esteso su tutto il territorio nazionale
Tra i momenti di dibattito e confronto con esperti del settore, architetti e amministratori locali, si parlerà di rigenerazione delle aree montane, esplorando strategie per recuperare edifici esistenti e dare loro nuova vita. Saranno affrontati anche temi legati alla sostenibilità e all’innovazione, con un’attenzione particolare ai materiali, alle tecniche costruttive e alle modalità per creare un’architettura leggera e rispettosa dell’ambiente. Un altro tema indagato, di grande interesse, è quello del turismo e delle infrastrutture, con incontri dedicati al ruolo dell’architettura nella valorizzazione del paesaggio e nello sviluppo delle economie locali.
Uno degli eventi più attesi è, il primo giorno del Festival, la premiazione della seconda edizione del concorso “Abitare minimo in montagna”, che celebra nuovamente i migliori progetti di micro-architettura per il contesto alpino. Il premio, non limitato alle Alpi ma esteso a tutto il territorio nazionale, è articolato in due sezioni: una dedicata ai progetti già realizzati, che valorizzano interventi concreti e innovativi, e un’altra rivolta alle proposte progettuali, che stimolano nuove idee per l’abitare sostenibile in quota. La cerimonia di premiazione, al Palazzo della Cultura di Breno in apertura del Festival, sarà un’occasione per conoscere i vincitori e approfondire le soluzioni più interessanti emerse dalla competizione.
Le mostre e il programma di visite guidate
Non mancano le mostre, a partire da “Abitare minimo in montagna – I progetti”, che presenta soluzioni innovative per l’abitare in quota a partire dal premio. Un altro appuntamento è “diSEGNI 2025”, che invece offre uno sguardo sulle visioni architettoniche e il coinvolgimento delle comunità nel processo progettuale. Sarà possibile visitare anche l’esposizione “Architetture idroelettriche in Valchiavenna e Valle Camonica”, dedicata alle infrastrutture per la produzione di energia rinnovabile.
Fitto e quotidiano il programma di visite guidate alla scoperta del territorio. Il percorso “Guardare dentro l’architettura” l’8 aprile porterà alla scoperta del patrimonio di impianti storici per la produzione di energia elettrica di Egidio Dabbeni e Gio Ponti, il 9 vedrà gli architetti Riccardo Arzaroli e Fabio Maffezzoni illustrare il Novecento a Edolo e il 12 aprile, in chiusura, l’architettura contemporanea di Darfo Boario Terme con il Gruppo FAI di Valle Camonica.
Il Festival all’insù è un progetto della Comunità Montana di Valle Camonica ed è fra i dieci progetti sostenuti da Festival Architettura – Edizione 3, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. È curato da Giorgio Azzoni. Il suo Comitato scientifico è formato da Enrico Camanni, Luca Gibello, Annamaria Giorgi, Marco Introini, Edoardo Perri, Antonio De Rossi, Armando Ruinelli e Annibale Salsa.
Immagine di copertina: “Da cosa nasce cosa”, progetto di Federico Mentil e Fabio Di Qual a Verzegnis (UD), vincitore del Premio “Abitare minimo in montagna”, edizione 2024 (© Alessandra Bello)
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Last modified: 27 Marzo 2025