Il collettivo La Rivoluzione delle Seppie firma il programma COSMO: memoria e innovazione per riabitare
COSENZA. I due volti speculari della città sono separati dal fiume Crati: da un lato c’è l’immagine vivace della città nuova che, espandendosi verso nord, costituisce oggi un’unica conurbazione con la vicina Rende. Dall’altro, la città vecchia che, con la sua complessa identità di luci ed ombre, è al contempo centrale e periferica perché segnata da sacche di marginalità sociale e dall’assenza di servizi, imprese ed opportunità. Si tratta di una situazione comune alla parte antica di molte altre città del Sud Italia, caratterizzate da un processo di abbandono, spopolamento e apparentemente inesorabile disfacimento. Fenomeno che occorre invertire, attivando nuove forme di vita urbana che non si limitino a quella turistica.
Nuove connessioni negli antichi vicoli
In questo contesto, nell’ambito del programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza, prende vita COSMO – Cosenza MicroMondi, il nuovo progetto del collettivo transdisciplinare La Rivoluzione delle Seppie pensato per rigenerare, innovare e creare nuovi valori nel variegato ecosistema urbano della città vecchia e del suo reticolo di vicoli, scalinate e piazze ove si alternano monumenti di pregio (il Castello svevo, il Duomo, il Teatro Rendano, l’Accademia Cosentina, il Liceo, la Biblioteca, il Palazzo di Governo) ed edifici abbandonati.
Per riattivare gli spazi apparentemente vuoti del centro storico e dar voce a una comunità che, seppur ridotta rispetto al passato, è ancor presente, il progetto COSMO parte da tre poli culturali: la Casa delle Culture, il Cinema Italia e l’Oratorio di San Gaetano che – con il lavoro del collettivo Orizzontale – è trasformato in un co-working ed incubatore aperto ad artisti, artigiani e nomadi digitali.
I tre poli permettono di coinvolgere contemporaneamente i dodici rioni di Cosenza Vecchia, i quali costituiscono una costellazione di micromondi in cui ciascuna vineddra (vicolo) contiene un peculiare universo di attività e storie da raccontare per far comprendere il valore dei luoghi e creare nuove connessioni.
Una galassia di azioni diffuse
Il progetto combina tecnologia digitale, azioni sul territorio e attività di ricerca condotte da un gruppo di lavoro eterogeneo. Il processo di conoscenza dei luoghi confluisce in una mappa digitale in continua evoluzione (online sul sito www.cosmocosenza.com) che è stata realizzata col sistema GIS e permette di creare differenti itinerari alla scoperta della città vecchia e delle storie di chi la abita. Nei vari rioni del centro storico vengono poi attivate una serie di azioni, eventi e workshop che sollecitano nuovi modi di interpretare e ri-abitare questi luoghi.
L’evento Cosenza Green Route, dedicato alla promozione della mobilità sostenibile, ha permesso di lanciare il servizio di mobilità condivisa Corrente che offre auto e scooter elettrici noleggiabili tramite un’app dedicata.
Nel rione Giostra Vecchia sono state realizzate le installazioni multimediali Alveari Digitali e Astral Machines. L’artista Roberto Alfano ha coinvolto i minori del rione di Santa Lucia in un laboratorio volto a trasformare i materiali di scarto in un’installazione artistica.
Nel rione Massa – San Gaetano il laboratorio di cinema del reale Kinoki LAB Cosenza, guidato dal regista Giuseppe Bisceglia della Scuola Holden di Torino, ha coinvolto gli adolescenti della Casa Famiglia Santa Teresa del Bambin Gesù in un lavoro di esplorazione e documentazione della realtà e dei personaggi del centro che è confluito nel film collettivo Cosenza Vecchia Slam.
Nel rione Rivocati, luogo di transito tra la città vecchia e quella nuova, lo studio di serigrafia VNMS1926, collaborando la storica azienda tessile calabrese Lanificio Leo, ha curato un laboratorio con gli studenti del Liceo Lucrezia della Valle realizzando il primo segno identificativo di questo quartiere che è stato poi riprodotto su una serie di sciarpe e piccoli arazzi che viene oggi commercializzata.
Un’ulteriore azione è stata la prima Cena di Strada: una grande festa di comunità attorno alla tavolata di oltre 30 metri allestita dal collettivo Post Disaster.
Ricostruire la coesione sociale
Da gennaio 2025, nel rione San Francesco, si terranno gli appuntamenti de Il Mondo Perduto, un evento che, attraverso proiezioni, musica, performance e momenti di riflessione collettiva, punta ad esplorare le storie, le trasformazioni e le resistenze che attraversano il Meridione. A febbraio, nel rione Porta Piana, sarà realizzato un laboratorio di guerrilla urbana e musicale e a marzo, nel rione Massa – San Gaetano si terrà un laboratorio sperimentale per esplorare la forza simbolica delle figure femminili intrecciando sacro e profano.
Combinando innovazione digitale ed azioni sul territorio, il progetto COSMO punta ad indicare un’alternativa alla turistificazione che sta sfigurando il volto di tante città storiche e, nel corso dell’anno, proporrà ulteriori tappe di questo viaggio tra memoria e innovazione provando a disegnare “un orizzonte fatto di coesione sociale, innovazione e cultura, dimostrando che anche dalle periferie possono nascere nuove galassie di possibilità”.
Immagine copertina: Giuseppe Bisceglia, un momento del laboratorio di cinema Kinoki Lab Cosenza, rione Massa – San Gaetano, Cosenza
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coesione , cosenza , partecipazione , spazio pubblico
Last modified: 14 Gennaio 2025