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Antonello AliciWritten by: Professione e Formazione

Honeymoon Route: sulle tracce nuziali di Aino e Alvar Aalto

Honeymoon Route: sulle tracce nuziali di Aino e Alvar Aalto

In occasione del centenario, un viaggio ripercorre quello della celebre coppia finlandese, ispirata dall’Italia

 

Sappiamo quanto l’Italia sia stata fonte d’ispirazione per Aino, Alvar ed Elissa Aalto, nonché quale rete di relazioni con gli architetti italiani ha alimentato un crescente scambio culturale e professionale con la Finlandia.

 

Il viaggio: scoperte, influenze e pionierismo

Un ruolo centrale va riconosciuto ad Aino Marsio (1894-1949) la quale, nel solco della tradizione del suo paese, ha compiuto un lungo viaggio in Italia all’indomani della laurea in architettura. Insieme alle compagne di studi Aili-Salli Ahde e Agda Aspelin, Aino partì da Helsinki a marzo 1921 per un itinerario lungo quattro mesi che attraversò una larga parte della penisola, da Venezia e Padova verso Firenze, Bologna e Roma, fino a Napoli e Capri. Siamo certi che le sue memorie di viaggio – documentate con lettere alla famiglia, disegni e acquerelli e una straordinaria serie di fotografie – hanno pesato sulla destinazione del viaggio di nozze con Alvar Aalto (1898-1976), a ottobre 1924. 

Anche per Alvar il desiderio di conoscere l’Italia era molto forte, anche per l’influenza di uno dei suoi professori più stimati, Armas Lindgren. Ma le condizioni dei due giovani architetti, con studio nella lontana cittadina di Jyväskylä e con poche commissioni di lavoro, sono molto diverse. Non c’è molto tempo per viaggiare e non ci sono sufficienti risorse economiche. Nonostante questo, la forma del viaggio è pionieristica: i due scelgono un volo sperimentale con idrovolante da Helsinki a Tallinn per proseguire in aereo fino a Vienna e poi in treno. L’itinerario scelto è limitato al Veneto e a Firenze, forse perché Aino aveva trovato Roma troppo grande e faticosa, mentre era stata colpita dal fascino di Venezia e Firenze. 

 

L’iniziazione di un maestro

Gli archivi della Alvar Aalto Foundation e della famiglia Aalto rilasciano con cautela i documenti, soprattutto i taccuini dei disegni di Aino. L’itinerario è ancora in parte da scoprire e il centenario del viaggio diventa l’occasione per tracciare una nuova “route”, fondata non su progetti e opere, bensì sulla memoria dei luoghi di un viaggio d’iniziazione del giovane Alvar.

Tornati nello studio di Jyväskylä nei primi giorni di novembre, i due imprimono sulle pareti del Club dei Lavoratori in costruzione le forme della decorazione del Sacello Rucellai, un suggello rinascimentale in un’opera iconica del classicismo nordico. Il paesaggio veneto e la città medievale modellata sulle forme del territorio, letti anche attraverso gli affreschi di Mantegna ammirati a Padova, la varietà delle piazze e la vitalità della scena urbana, risuonano nelle proposte di concorso (anche attraverso il motto in latino) e negli scritti pubblicati nelle riviste di arte tra il 1924 e il 1926. 

 

La Honeymoon Route tra architettura e memoria

Su questi frammenti si fonda il progetto del viaggio, promosso dal Dipartimento DICEA dell’Università Politecnica delle Marche e dalla Alvar Aalto Foundation e sostenuto dalla Alvar Aalto Route20th Century Architecture e dalla Fondazione Giovanni Michelucci, insieme ad un ampio partenariato di istituzioni. La formula è quella delle passeggiate guidate dalle mappe e dalle parole di Aino e Alvar, insieme a seminari di studio che mirano a raccontare l’Italia del 1924, che si preparava alle grandi trasformazioni degli anni trenta. Com’erano Firenze, Padova e Venezia nell’ottobre 1924, prima della nascita delle scuole di architettura e con molte chiese sconsacrate e conventi trasformati in caserme, zuccherifici o depositi di tabacchi? 

 

Le tappe nei luoghi d’arte: Firenze, Padova e Venezia

La rotta del viaggio inizia a Firenze nel pomeriggio dell’8 ottobre, il giorno della partenza della coppia di sposi da Helsinki, con la visita alla Cappella Rucellai a San Pancrazio, oggi inclusa nel circuito del Museo Marino Marini, e prosegue con un secondo giorno fiorentino, ospite dell’Accademia delle arti del disegno. Si prosegue a Padova il 10 ottobre all’interno del circuito dei Musei civici e con la collaborazione dell’Università e l’11 ottobre a Venezia, ospiti nella nuova sede dell’Archivio Progetti dell’Università IUAV che offrirà un itinerario nella città degli anni venti attraverso i disegni degli archivi degli architetti.

Immagine di copertina: Venezia, disegno di Aino Aalto, 1921 (© Aalto Family Collection)

 

I dettagli del viaggio

 

Come si partecipa: le candidature vanno inviate entro il 30 settembre 2024 (aaltoitalia100@gmail.com)

FIRENZE 

8 Ottobre 2024 

16:30 > Visita guidata alla Cappella Rucellai in San Pancrazio (max 40 posti in due turni) 

9 Ottobre 2024 

11:00-13:00 > Passeggiata: Santa Maria Novella, Chiesa del Carmine, Santo Spirito, piazza Duomo, piazza San Marco (max 40 posti) 

16:30-18:30 > Convegno all’Accademia delle Arti del Disegno, Via Orsanmichele 4 

PADOVA 

10 Ottobre 2024 

11:30-13:30 > Passeggiata nel centro storico: le piazze, Palazzo della Ragione, Piazza del Duomo, Palazzo dell’Università 

15:30-17:00 > Visita alla Chiesa degli Eremitani e alla Cappella Ovetari (max 40 posti in due turni) 

17:00-19:00 > Convegno alla Sala del Romanino, Museo Eremitani, Piazza Eremitani 8 

VENEZIA 

11 Ottobre 2024 

11:00-13:00 > Passeggiata da Piazza San Marco ai Giardini della Biennale e a Sant’Elena (max 40 places) 

16:00-18:30 > Archivio Progetti Università IUAV di Venezia, visita alle collezioni dell’archivio e convegno (max 40 posti) 

 

Evento promosso da
DICEA Università Politecnica delle Marche / Alvar Aalto Foundation 

In cooperazione con
Fondazione Giovanni Michelucci
Ambasciata di Finlandia Roma
Alvar Aalto Route – 20th Century Architecture and Design Allan and Bo Hjelt Art Foundation Institutum Romanum Finlandia
Accademia delle Arti del Disegno
Dipartimento di Architettura Università di Firenze
Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e rapporti con UNESCO del Comune di Firenze

Museo Marino Marini Firenze
Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO
“I cicli affrescati del XIV secolo di Padova”
Musei Civici Padova
Dipartimento di Ingegneria Edile Architettura e Dipartimento di Beni Culturali Università di Padova
Archivio Progetti Università IUAV di Venezia
Associazione Italiana di Storia Urbana
Associazione Storia della Città

Ordine e Fondazione Architetti di Firenze 

Curatela scientifica
Antonello Alici (Università Politecnica delle Marche – a.alici@univpm.it) 

Comitato scientifico
Heikki Aalto-Alanen, Cristina Acidini, Andrea Aleardi, Antonello Alici, Gianluca Belli, Ria Berg,
Giorgio Bonsanti, Silvia Botti, Alessandro Brodini, Marco Cadinu, Donatella Calabi, Gabriele Corsani, Giuseppe De Luca, Riccardo Domenichini, Emanuela Ferretti, Carlo Francini, Vilhelm Helander, Timo Keinänen, Tommi Lindh, Stefano Mais, Renzo Manetti, Giovanni Marras, Federica Millozzi, Aino Niskanen, David Palterer, Luca Placci, Panu Savolainen, Teresita Scalco, Elena Svalduz, Francesca Veronese, Stefano Zaggia, Guido Zucconi 

Segreteria organizzativa
Stefano Mais, Ludovica Marconi, Luca Placci 

Autore

  • Antonello Alici

    Architetto, laureato nel 1986 alla Facoltà di Architettura di Firenze, è professore associato di Storia dell’architettura all’Università Politecnica delle Marche. Le sue ricerche, oltre la tesi di dottorato sulle chiese a pianta centrale del Rinascimento in Umbria, privilegiano i Paesi Nordici, in particolare Finlandia e Svezia, seguendo le traiettorie di viaggio degli architetti tra Baltico e Mediterraneo. Nel 2017 e 2020 è stato Visiting Scholar presso il Martin Centre for Architectural and Urban Studies e il St John’s College (Università di Cambridge). Dal 2015 è Visiting Professor presso la Silpakorn University di Bangkok. Ha promosso il Comitato scientifico per il Centenario di Giancarlo De Carlo presso l’Accademia Nazionale di San Luca, oltre a essere membro del Comitato scientifico del Centro Studi Vitruviani di Fano, fondatore e direttore della summer school "The Culture of the City. Understanding the Urban Landscape", dal 2017 impegnata nei paesaggi della ricostruzione del terremoto. Tra le pubblicazioni recenti: "The Journey to the North. The Italian Cultural Institute in Stockholm in the context of the relationships between Swedish and Italian Architects", in "Enchanting Architecture" (Five Continents, 2021); "Franco Albini and Leslie Martin: a parallel working life", in "Postwar Architecture Between Italy and the UK. Exchanges and transcultural influences" (UCL Press, 2021)

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Last modified: 17 Settembre 2024