Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’ex rettore IUAV a proposito dell’impegno dell’ateneo di Venezia nella ricostruzione della Striscia
Il 22 luglio c’è stato in Italia un grave esempio di cosa possa significare sostituire a progetti seriamente fondati e adeguatamente realizzati, con piena partecipazione di quanti ne sono coinvolti, fantasie formali e avveniristiche soluzioni architettoniche. A Napoli, sono crollati alcuni ballatoi della Vela celeste di Scampia, uccidendo e ferendo varie persone e lasciando senza riparo centinaia di abitanti.
Le proposte che circolano oggi sul futuro di Gaza e dei suoi vari insediamenti, mi ricordano purtroppo la pagina tristissima del grande progetto architettonico per le periferie napoletane. Lo stesso tipo di semplificazione di comodo dei problemi, la stessa protervia intellettuale di alcuni tecnici che pretendono di saper risolvere problemi che richiedono un lavoro molto lungo, fatto sul campo, con i diretti interessati e che proprio per questo è molto difficile e contraddittorio, ma è anche l’unico che porta a risultati duraturi.
About Author
Tag
guerra , lettere al Giornale , Medio Oriente , Pianificazione , ricostruzione , università
Last modified: 26 Luglio 2024