Visit Sponsor

Written by: Forum

Salviamo il terminal di Morandi a Catania

Riceviamo e pubblichiamo una lettera sulla scelta di demolire l’opera di Riccardo Morandi nell’aeroporto Fontanarossa. Una petizione su Change.org

 

Gentile direttore,

in merito all’articolo sul nuovo “Masterplan 2030” per l’ampliamento dell’aeroporto approvato dalla Società Aeroporto Catania (SAC), l’assetto proposto si articola in tre corpi principali con disposizione simmetrica dei due laterali rispetto a quello centrale: questo (inaugurato nel 1978) e quello ad ovest (inaugurato nel 2007) sono preesistenti.

A differenza del precedente masterplan, del quale mantiene l’assetto planivolumetrico, viene ora prevista la demolizione del corpo centrale, oggi in disuso, progettato da Riccardo Morandi nei primi anni settanta, ma si mantengono di questo (come un fantasma smarrito) la giacitura, la forma rettangolare e le dimensioni planimetriche.

Il terminal Morandi è una grande “aula”, ad unica campata trasversale, la cui semplice sezione si articola in una parte a tutt’altezza, parallela al lato maggiore e con grandi vetrate verso nord, verso l’Etna, e una parte a due livelli con affaccio sia verso la pista sia verso la parte interna a tutt’altezza. Una spazialità semplice ma dal forte carattere, sottolineato dall’evidenziazione del sistema costruttivo che è determinante per l’architettura del terminal.

Esistono due progetti definitivi per il completamento dell’aeroporto, entrambi dall’identico assetto planivolumetrico; uno prevede l’adeguamento del terminal Morandi, l’altro ne prevede la sostituzione. Pare che la decisione degli amministratori della società sia caduta sul secondo, assecondando l’onda emotiva seguente al crollo del ponte sul torrente Polcevera.

Ma per rendere possibile la demolizione del terminal Morandi è stata necessaria la revoca del “provvedimento di verifica dell’interesse culturale dell’ex aerostazione” già intrapreso dalla Soprintendenza BBCCAA di Catania, sembrerebbe, a detta del cronista del quotidiano “La Sicilia” del 28 ottobre 2023 (Ma. B., Fontanarossa, resa dei conti nel centrodestra), su pressante determinazione gerarchica.

Sono dunque l’emotività e la pressione politica, e non tanto la valutazione specifica analiticamente sorretta, che farà scomparire un’architettura di per sé pregevole, peraltro significativa testimonianza di una modalità costruttiva innovativa concepita dallo stesso Morandi che nel 1948 ha ottenuto il primo brevetto di cemento armato precompresso.

E così il 17 maggio la SAC ha pubblicato il bando “Appalto integrato per la demolizione dell’ex aerostazione passeggeri denominata terminal Morandi presso l’aeroporto di Catania” (ma non anche per la ricostruzione, forse ancora non sono disponibili i relativi fondi?).

L’ironia della sorte vuole che tale infausta scelta coincida con le celebrazioni del primo centenario dell’aeroporto, in occasione del quale è stato emanato un francobollo commemorativo in cui (è un paradosso dai forti connotati satirici) appare schematizzato il prospetto verso la pista proprio del demolendo Morandi.

L’articolo 17 della legge n. 52 del 6 febbraio 1996 ha prolungato i diritti d’autore sino a 70 anni dalla morte dello stesso. Pertanto gli eredi – o comunque gli aventi diritto – potranno far valere tale prolungamento con la finalità di scongiurare la demolizione del terminal Morandi dell’aeroporto catanese.

Sul sito della Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura si legge che “la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura svolge le funzioni e i compiti relativi alla promozione e al sostegno dell’arte e dell’architettura contemporanee, in tutte le loro espressioni, ivi inclusa la fotografia e la video-arte, il design e la moda, e della qualità architettonica e urbanistica”. Il compito è chiaro; è lecito aspettarsi atti conseguenti e coerenti?

 

Firma la petizione per la salvaguardia su Change.org

 

Autore

About Author

(Visited 6.846 times, 10 visits today)
Share

Tag


, , ,
Last modified: 10 Giugno 2024