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Margherita ToffolonWritten by: Reviews

MDFF, non solo architettura e design

MDFF, non solo architettura e design

All’11 edizione del Milano Design Film Festival 97 film da 26 paesi e 4 continenti che parlano di trasformazioni sociali, politiche, etiche e ambientali

 

MILANO. Ai grandi maestri Emilio Ambasz e Aldo Rossi, entrambi di Francesca Molteni e Matteo Colombo, Álvaro Siza Vieira, Balkrishna Vithaldas Doshi, così come alla scoperta del pensiero di Bijoy Jain fondatore di Studio Mumbai e alle riscoperte dell’opera dell’architetto brasiliano Roger Zmekhol, di Harry Bertoia come scultore e sound designer, di György Kepes come scienziato, di Paolo Soleri e la città utopica di Arcosanti, dell’innovativo Fabrizio Fiumi e del gruppo radicale fiorentino 9999 sono dedicati alcuni dei 97 film presentati durante l’undicesima edizione del Milano Design Film Festival diretto da Cristiana Perella. 

 

Nuovi scenari con MDFF Student Award, 5 finalisti

Lungometraggi e corti, suddivisi nelle categorie Architettura e Design e prodotti negli ultimi due anni, che hanno inquadrato, con tecniche e strumenti diversi, le trasformazioni sociali, politiche, etiche e ambientali che coinvolgono il nostro tempo e di conseguenza il mondo del progetto nella sua globalità e multidisciplinarità. Come le ultime edizioni della Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, anche la rassegna milanese ha voluto proporre scenari possibili, nuove prospettive per il futuro sempre più complesso che richiede risposte multidisciplinari, anche guardando agli esempi del passato. In questa edizione è stato riproposto in alcune università milanesi il MDFF Student Award sul tema “What Really Matters/Oggetti che contano per i ventenni”, attraverso micro clip di 90”. La selezione dei cinque video finalisti dimostra uno storytelling ben costruito e la competenza tecnica nell’uso degli strumenti scelti, fra cui l’intelligenza artificiale. 

 

Fra i temi della gara: architettura e antropologia, sostenibilità e natura

Fra i tanti temi toccati quello del diritto alla casa è al centro dei due film premiati nella categoria Architettura: Skin of Glass di Denise Zmekhol sul grattacielo modernista realizzato dal padre Roger a San Paolo in Brasile, poi raso al suolo da un incendio (2018), che era diventato la favela verticale più grande della megalopoli, e On the Margins che Jingru (Cyan) Cheng e Chen Zhan hanno girato in un villaggio dello Wuhan in Cina all’interno del progetto interdisciplinare “Ripple Ripple Rippling”, in cui l’osservazione della vita quotidiana delle famiglie residenti rivela la stretta connessione tra architettura e antropologia. Sono sempre gli occhi e il cuore di un’altra figlia, Elettra, che ci riappropriano delle idee rivoluzionarie e anticonformiste di Fabrizio Fiumi concretizzatesi nella realizzazione della discoteca/centro d’avanguardia Space Electronic a Firenze e poi nel lavoro di salvaguardia della natura del suo gruppo 9999. Proprio la sostenibilità e il rapporto simbiotico con la natura fanno parte del secondo filone del festival, dove sono enunciati a grande scala dal suo precursore Ambasz in Gren Over Gray, o con sfaccettature intimistiche in piccola scala in A Letter to the Sycamore e in Ask the Sand.

 

Materiale inedito come video, disegni, scritti

Prezioso il lavoro di recupero di materiale inedito fra cui il video di Rossi insignito del premio Pritzker a Venezia nel 1990, i disegni dei 250 progetti di Roger Zmekhol presso la biblioteca dell’Università di Architettura di San Paolo, la confessione di Siza sugli aspetti più riservati della sua vita, i numerosissimi scritti di György Kepes, prima insegnate presso la Nuova Bauhaus a Chicago insieme a László Moholy-Nagy poi fondatore nel 1967 del Center for Advanced Visual Studies presso il Massachusetts Institute of Technology, sull’influenza della scienza sull’arte e sull’importanza dell’educazione alla visione che risultarono fondamentali per artisti come Saul Bass e Kevin Lynch. Non sono mancate incursioni in altre discipline come la moda e il food design, attraverso il lavoro e la ricerca dei suoi attivisti. 

Al concorso, per il quale sono stati inviati 97 film da 26 paesi e 4 continenti, sono state aggiunte due proiezioni speciali High &Low: John Galliano e il restauro dell’Inuhumaine (1924) di Marcel L’Herbier con sonorizzazione live di Lorenzo Senni a rimarcare la vocazione transdisciplinare della manifestazione affiancata da Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema e Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.

Immagine di copertina: Skin of Glass, di Denise Zmekhol

 

Vincitori:

Premi AFA – Architecture Film Award

  • Categoria Lungometraggi: Skin of Glass, di Denise Zmekhol Stati uniti, Brasile, 2023, 90’
  • Categoria Corti: On the Margins, di Jingru (Cyan) Cheng e Chen Zhan, Cina, 2023, 12’
  • Menzione speciale a A Letter to the Sycamore, di Maurizio Dalla Palma, Italia, 2023, 8’12’’

Premi DFA – Design Film Award

  • Categoria Lungometraggi: Skin of Glass, di Denise Zmekhol Stati uniti, Brasile, 2023, 90’
  • Categoria Corti : Dieci Tipi di Nero, di Emilio Neri Tremolada, Italia, 2023, 36’
  • Menzione speciale: György Kepes. Interthinking Art + Science, di Márton Orosz, Ungheria, Canada, 2023, 96’
  • Menzione speciale: Apagada, di Alexandre Humbert e Unfold, Belgio 2024 21’20’’

MDFF Student Award

  • Giuria: Bodybyte di Giovanni Venturato; 
  • Pubblico: Narciso di Eleonora Eroli. 

Autore

  • Margherita Toffolon

    Dopo la laurea allo IUAV di Venezia collabora con studi di progettazione a Treviso e a Milano dove per 10 anni partecipa al programma di inventariazione dei beni vincolati della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano per poi diventare giornalista pubblicista e senior account di un’agenzia di comunicazione integrata. Ha scritto per Mondadori, Mida Editore, Reed Business Information, Shinda Editore, Tecniche Nuove, Agepe, BE-MA editrice. Da anni collabora con DBInformation e le riviste del settore Horeca di New Business Media (Tecniche Nuove). Cogliere dettagli architettonici o atmosfere particolari dei locali food&beverage è la sua specializzazione e piacevole scoperta. Nel 2016 ha pubblicato il libro "Grandi pasticcerie del mondo" (ItalianGourmet), mentre nel 2022 è uscito "Cantine storiche d'italia. Un viaggio fra architettura ed enologia" (24OreCultura)

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Last modified: 13 Marzo 2024