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Margherita ToffolonWritten by: Design

Gio Ponti e Richard Ginori: 100 anni e non sentirli

Il centenario del sodalizio celebrato con la mostra di 100 pezzi al MIDeC e di 400 pezzi sul nuovo sito web del museo di Sesto Fiorentino, che attende l’avvio della ristrutturazione

 

LAVENO MONBELLO (VARESE). 100 anni e non sentirli: i pezzi della vasta produzione ceramica disegnata da Gio Ponti per le manifatture Richard-Ginori risultano ancora innovativi per la varietà di forme e motivi che a partire dagli anni venti ruppero i canoni consolidati. È sotto la direzione artistica dell’architetto milanese (1923-32) che l’azienda (stabilimenti a Sesto Fiorentino, Mondovì e Milano) ha compiuto un ulteriore salto di qualità rinnovandosi dal punto di vista linguistico e formale, tanto da diventare marchio internazionale. Rendersene conto dal vero è possibile, sino all’8 ottobre, visitando la mostra “100%. Un centenario e cento pezzi: Richard-Ginori e Gio Ponti in una collezione lavenese” al MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico di Laveno Monbello, nel cinquecentesco Palazzo Perabò. 100 pezzi della produzione firmata da Ponti, di cui una parte inedita e con alcuni di quelli esposti alla prima Mostra Biennale delle Arti Decorative Internazionali di Monza del 1923.

Una panoramica sul suo multiforme ingegno (vasi, coppe, piatti e ciotole, formelle, mappe ceramiche, piccole e grandi sculture ma anche oggetti di nuovo uso come il portafiammiferi) con accostamenti e declinazione per forme, tematiche, colori che testimoniano lo slancio innovativo apportato alla Richard-Ginori, dal 1965 legata al lago Maggiore con l’acquisizione della SCI – Società Ceramica Italiana di Laveno. Opere dove ironia e reinvenzione dell’antico in chiave Art Déco denotano un forte tratto distintivo. L’esposizione racconta solo una parte del proficuo sodalizio fra la famosa manifattura, fondata da Carlo Ginori a fine Settecento, e il direttore artistico che ne rivoluzionò la produzione negli anni venti. Tutta la storia di questa cooperazione, insieme alle tante altre del Museo Ginori a Sesto Fiorentino, è raccontata nel nuovo sito museoginori.org che anticipa, su richiesta della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, la riapertura del museo all’interno dell’edificio progettato dall’architetto Pier Niccolò Bernardi (1965).

L’inizio dei lavori di ristrutturazione è previsto per i primi mesi del 2024, per concludersi entro il 2025. Il fondo Gio Ponti conservato nel museo, di cui sono state digitalizzate oltre 10.000 opere, annovera 300 disegni fra cui gli schizzi inviati in calce alle sue lettere e la collezione di ceramiche Art Déco: 400 opere fra piccoli oggetti di serie ma anche capolavori mai replicati come il grande vaso “La Conversazione classica” o il centro tavola per il Ministero degli Esteri. Vi sono alcuni pezzi comuni alle due collezioni: la scatola con coperchio “Il balletto” o “Omaggio” (1925, 1927), bomboniera di forma ovale, festonata con scanalature e a decorazione policroma, le ciotole della serie “Le donne” o la coppa “Fantini”. Pezzi da scoprire de visu nella mostra del MIDeC, che ha anche il merito di accrescere l’aspettativa di rivederli al Museo Ginori.

Immagine di copertina: Emerenziana- Serie Le mie donne, ciotola ovale, 11 cm x 24,5 cm x 12,8 cm, maiolica, Società Ceramica Richard-Ginori, s.d.

 

100%. Un centenario e cento pezzi: Richard-Ginori e Gio Ponti in una collezione lavenese
MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico, Laveno-Mombello, Varese
15 luglio-8 ottobre
midec.org/100-un-centenario-e-cento-pezzi/

 

Autore

  • Margherita Toffolon

    Dopo la laurea allo IUAV di Venezia collabora con studi di progettazione a Treviso e a Milano dove per 10 anni partecipa al programma di inventariazione dei beni vincolati della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano per poi diventare giornalista pubblicista e senior account di un’agenzia di comunicazione integrata. Ha scritto per Mondadori, Mida Editore, Reed Business Information, Shinda Editore, Tecniche Nuove, Agepe, BE-MA editrice. Da anni collabora con DBInformation e le riviste del settore Horeca di New Business Media (Tecniche Nuove). Cogliere dettagli architettonici o atmosfere particolari dei locali food&beverage è la sua specializzazione e piacevole scoperta. Nel 2016 ha pubblicato il libro "Grandi pasticcerie del mondo" (ItalianGourmet), mentre nel 2022 è uscito "Cantine storiche d'italia. Un viaggio fra architettura ed enologia" (24OreCultura)

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Last modified: 25 Settembre 2023