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Paola BiancoWritten by: Professione e Formazione

Reggio Emilia: il festival Rigenera si allarga e celebra le opere

Reggio Emilia: il festival Rigenera si allarga e celebra le opere

Il festival si è diffuso su tutto il territorio regionale accompagnandosi alla prima edizione del premio Architettura Emilia-Romagna

 

REGGIO EMILIA. Terza edizione del Festival di Architettura Rigenera, dal titolo Circolare”. Il festival, risultato anche tra i vincitori della seconda edizione dell’avviso pubblico promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è ideato dalla Fondazione Architetti Reggio Emilia e co-organizzato dagli Ordini degli Architetti di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. Rigenera ha trovato una nuova collocazione temporale: nel 2020 e 2022 il festival si era tenuto in periodo tardo estivo-autunnale, mentre ora si è svolto dal 15 al 23 aprile (salvo un addendum, un itinerario alla scoperta dell’espansione tardo-novecentesca di Modena, il 29 aprile).

 

Un Festival distribuito sul territorio

La cifra di questa edizione, pur avendo sempre come cuore la città di Reggio Emilia, è stata la distribuzione delle attività su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, o meglio, nei capoluoghi di provincia ove hanno sede gli Ordini degli Architetti. Numerosi infatti sono stati gli itinerari guidati tra le architetture novecentesche delle città emiliano-romagnole, ritenute significative per i processi di rigenerazione urbana che hanno innescato (un esempio tra tutti, quello della Darsena di Ravenna, con il suo patrimonio archeologico industriale).

A dimostrazione di questo raccordo con gli Ordini provinciali, il convegno inaugurale, dal titolo “L’architettura rigenerativa”, che ha visto tutti i rispettivi presidenti (e pure il CNAPPC) discutere di come l’architettura contemporanea debba attivare processi volti alla rigenerazione degli spazi urbani, per una città che risponda ai principi cardine del New European Bauhaus: bellezza, inclusione e sostenibilità. Ne sono seguite perlopiù riflessioni teoriche e anche qualche esemplificazione, ad opera soprattutto di Giancarlo Floridi di Onsite Studio di Milano, ospite dell’evento.

 

Premio Architettura Emilia-Romagna

Freschi di proclamazione sono i vincitori della prima edizione, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta il 22 aprile presso la Darsena del Sale di Cervia: il riconoscimento andava ai lavori realizzati sul territorio regionale nel corso dell’ultimo decennio, volti a promuovere proprio la dimensione sociale dell’architettura e la qualità di vita derivante da una buona progettazione.

Map Studio Magnani Pelzel Architetti Associati si sono aggiudicati il primo posto con l’edificio per uffici Annex Building a Bologna. Il progetto è ben noto ai bolognesi che frequentano il MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia), trovandosi esattamente alle spalle dell’iconico edificio di Labics alla periferia ovest, di cui condivide l’illuminata committenza. Un blocco di 9 piani fuori terra più alcuni piani interrati, interamente in acciaio e vetro, che fa del rigore la sua cifra stilistica principale (è basato su una griglia ortogonale). A fare da mediazione con il MAST, anche un giardino progettato da Paolo Pejrone.

Secondo e terzo posto per due opere a Reggio Emilia: podio quindi per la riqualificazione dei Chiostri di San Pietro di Zamboni Associati Architettura. Un tempo area militare nel cuore della città, caduta in disuso e riaperta nel 2019 come centro culturale e per l’innovazione, con obiettivo di travalicare la scala urbana, ospita manufatti architettonici attribuiti a Giulio Romano, sottoposti a restauro conservativo. Restauro anche per la vicina Scuderia; demolizione dei corpi di fabbrica adiacenti di più scarso valore e contestuale ricostruzione sotto forma di spazi polifunzionali (Laboratori aperti), con annessa riappropriazione delle corti, il tutto liberamente fruibile dalla cittadinanza.

Sul gradino più basso del podio, i capannoni delle ex Officine meccaniche “Reggiane” di Andrea Oliva: una storica e celebre fonderia sorta nel 1901 per la produzione ferroviaria, aeronautica e di munizioni, che oggi ospita il Tecnopolo all’ex padiglione 19 e spazi pubblici riqualificati ai padiglioni 17 e 18.

Menzioni d’onore per un progetto di edilizia privata, la Casa su una collina di Caravatti Architetti a Salsomaggiore Terme e per la citata Darsena Pop Up di Officina Meme Architetti a Ravenna.

La giuria, composta dalla presidente Chiara Tonelli e dal paesaggista João Ferreira Nunes, Andrea Rinaldi (presidente Ordine APPC di Reggio Emilia), Gianmatteo Romegialli (act_romegialli), Simone Sfriso (TAMassociati), ha scelto tra una shortlist di 10 progetti selezionati nella prima fase. Premi e motivazioni possono essere consultati qui: rigenerareggioemilia.it/vincitoriaer/.

Immagine di copertina: Annex Building, Map Studio Magnani Pelzel Architetti Associati progetto vincitore

 

Autore

  • Paola Bianco

    Nata a Padova (1969) e laureata in Architettura a Venezia nel 1997. Nel 1998 ottiene un Master in Energy and Sustainable Development presso la De Montfort University di Leicester (UK). Nel 2000 è a Bruxelles per uno stage alla Commissione Europea (DG Transport and Energy). Successivamente si trasferisce a Bologna, dove si occupa per alcuni anni di temi ambientali presso varie pubbliche amministrazioni. Dal 2004 si iscrive all’Ordine degli Architetti della Provincia di Bologna, presso il quale si impegna in diverse Commissioni. Nel 2006 apre il suo studio, dove si occupa prevalentemente di certificazione energetica, sicurezza nei cantieri e dove ospita periodicamente mostre legate a diverse forme d’arte (fotografia, scultura, fumetto, giardinaggio). Partecipa a concorsi di architettura e a bandi di pubbliche amministrazioni. Collabora dal 2008 con "Il Giornale dell’Architettura"

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Last modified: 27 Aprile 2023