Visit Sponsor

Tommaso MauroWritten by: Reviews

Building the Schiller Building

Building the Schiller Building

In mostra a Venezia la ricostruzione del grattacielo di Dankmar Adler e Louis Sullivan per la comunità tedesca di Chicago

 

VENEZIA. Conosciamo tutti la romantica leggenda sulla scintilla che nell’ottobre del 1871 diede inizio all’incendio di Chicago. E d’altronde sappiamo tutti quanto le ceneri di quel disastro abbiano poi permesso lo sbocciare di un approccio prettamente statunitense che, senza che i diretti interessati lo potessero anche solo immaginare, ha indicato la via alla tanto discussa architettura dello ¥€$. La letteratura ha chiamato “scuola di Chicago” quel gruppo di architetti che è riuscito a plasmare le condizioni economiche e tecnologiche dell’epoca per inventare un nuovo tipo edilizio: il grattacielo. “Building a Skyscraper. Schiller Building Adler & Sullivan”, in mostra tra gli spazi di Ca’ Tron e la vicina project room di Ca’ Pesaro, racconta un episodio di quel florido periodo andando a scavare, letteralmente, fino alle sue fondamenta.

La mostra promossa da The Formwork, associazione tra professori e dottorandi dello IUAV e del Politecnico di Milano, ha come oggetto la ricostruzione (digitale) del celebre Schiller Building. Il mastodontico edificio, commissionato a Dankmar Adler e Louis Sullivan dalla comunità tedesca di Chicago come spazio dove rappresentare le opere della tradizione drammaturgica teutonica, venne costruito nel 1891 e demolito nel 1961 per far posto, ça va sans dire, a un garage e al successivo sviluppo del Loop, il centro finanziario di Chicago.

Il laboratorio interdisciplinare di The Formwork, che aveva già contribuito nel 2021 alla mostra “Romanticism to Ruin: Two Lost Works of Sullivan & Wright”, ha proseguito il ridisegno dello Schiller Building iniziato nel 2018 dell’architetto statunitense John Vinci: un’indagine scrupolosa che ha preso in esame, oltre alle sopracitate ricerche, i disegni originali, le tecnologie costruttive disponibili in fase di progettazione ed esecuzione, le fotografie dell’epoca e quelle scattate durante la demolizione dal fotografo e conservazionista Richard Nickel. Quest’ultimo non è solo famoso per gli scatti della Chicago in trasformazione degli anni sessanta e settanta, ma soprattutto per la tenacia dimostrata nel difendere il patrimonio architettonico della città: armato di martello e scalpello, Nickel ha asportato (e conservato) quanti più elementi costruttivi e decorativi possibile dagli edifici in demolizione.

Cuore della mostra veneziana, allestita senza grandi colpi di scena organizzando lo spazio con divisori in pannelli OSB appesi al soffitto, sono i dettagliatissimi disegni curati con dedizione da un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale dell’Università Iuav di Venezia, coordinati dai professori Mario De Miranda (strutture metalliche), Paolo Borin (modellazione BIM) e dal curatore della mostra Marco Pogacnik (ricerca storica). A corollario dei disegni, si trovano esposte anche le già citate fotografie, diagrammi strutturali, video render e spaccati assonometrici recuperati dal modello digitale. Un vero e proprio atlante di anatomia dell’edificio che mette in mostra tutti gli elementi costruttivi: la struttura metallica, le murature in laterizio e terracotta con i loro sistemi di ancoraggio, la struttura dei solai (realizzati nella forma di tile arches) e, infine, il rivestimento interno che combina progettazione impiantistica e decorazione.

L’aspetto conservazionista dell’operazione, in linea con quanto iniziato da Nickel e Vinci, viene esplicitato anche mettendo in mostra una selezione di elementi decorativi in scala 1:1 dell’edificio. Si tratta di presenze preziose che danno un sapore quasi archeologico alla ricerca sullo Schiller Building e permettono di ammirare da vicino la raffinatezza di questi primi grattacieli: edifici che, nello slancio verso un’autonomia stilistica e architettonica, risultano visceralmente ancorati agli stilemi dell’ormai vecchia Europa.

Immagine di copertina: © Luca Pilot, Università IUAV di Venezia

 

 

«Building a Skyscraper. Schiller Building Adler & Sullivan»

Venezia, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce 2076 Venezia, e Ca’ Tron, Università Iuav di Venezia, Santa Croce 1957 Venezia

Fino al 15 gennaio 2023

 

Autore

  • Tommaso Mauro

    Architetto tra Bassano del Grappa ed Asiago. Dopo gli studi a Ferrara e São Paulo si laurea in Architettura nel 2019 con Alessandro Tessari, Romeo Farinella e Marcio Kogan con una tesi sul riassetto del viadotto Presidente João Goulart di São Paulo. Durante il percorso di formazione universitario ha partecipato a workshop internazionali come "DEEPBrera" (Politecnico di Milano e Accademia di Belle Arti di Brera), e "Horizonte Habana" (Università degli Studi di Ferrara e Universidad Tecnológica de La Habana). Nel 2016 ha co-fondato Järfälla con cui, oltre a sviluppare progetti d’allestimento e intervento artistico, edita l’omonima rivista. Dal 2017 è parte della redazione di "Artwort"

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 1.209 times, 1 visits today)
Share

Tag


, , ,
Last modified: 23 Novembre 2022