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Paola BiancoWritten by: Professione e Formazione

Reggio Emilia e il festival condiviso

Tra convegni, premi e visite, un bilancio della seconda edizione di “Rigenera”, organizzato dal locale Ordine degli architetti

 

REGGIO EMILIA. Si è conclusa la seconda edizione di Rigenera, il festival di architettura dell’Ordine degli architetti di Reggio Emilia, co-organizzato con il Comune e con il tavolo interistituzionale Reggio Emilia città senza barriere.

L’edizione “estesa” di quest’anno, dal 16 settembre al 7 ottobre, ha avuto come slogan “fare con, con fili conduttori la condivisione e la partecipazione, e ha visto il coinvolgimento di diversi attori del territorio regionale, dalle professionalità locali alla società civile. Numerosi sono stati, infatti, gli appuntamenti che hanno contraddistinto il programma, sia a Reggio Emilia (tra cui le visite guidate “Itinerari di architetture contemporanee”), sia presso gli Ordini degli architetti di tutta la regione (eventi raggruppati sotto il nome di “Festival diffuso”). Tra gli altri, a Bologna la mostra “Sisma10 2012/2022” (a cura dell’Ordine locale, nei locali di Bologna attiva presso DumBO), che ha illustrato il lavoro svolto dai progettisti nel processo di ricostruzione post-terremoto.

 

Bellezza, sostenibilità e inclusione

Il programma ha avuto un momento di confronto nel convegno inaugurale, dal titolo “New European Bauhaus”, in cui si è riflettuto sulle parole d’ordine “bellezza, sostenibilità e inclusione”, definite dagli organizzatori come fondamentali per l’architettura del futuro. In Studi ConGli studi di architettura incontrano il commercio, si è realizzata l’inedita partnership tra i luoghi del commercio e gli studi professionali locali, che hanno esposto la propria attività nelle vetrine dei negozi cittadini. Particolarmente significativa degli intenti del festival è stata anche la cena al buio rigenerata, in cui si è coniugata l’esperienza dell’utilizzo di alimenti di solito considerati di scarto (come le bucce di alcuni vegetali), con la degustazione ad occhi bendati, sotto la guida di soggetti ipovedenti, per l’immedesimazione e la sperimentazione di un diverso punto di vista.

 

I vincitori del Premio Rigenera

Contestualmente è stato attribuito il Premio Rigenera, che riconosce i migliori progetti di riqualificazione urbana. Prima classificata, la riqualificazione della piazza e spazi pubblici presso Castelfondo, nel Comune di Borgo d’Anaunia (Trento), ad opera dello studio Franzosomarinelli Architetti: nel centro del borgo alpino, sul sedime di un edificio demolito, si è sistematizzata una confluenza di strade in una piazza più ampia della preesistente, giocando sull’uso dei materiali – in particolare il porfido locale – per definire delle “stanze all’aperto” con funzione aggregativa e contemplativa. Al secondo posto, la riqualificazione dello stabilimento Marcegaglia, presso Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), a firma dell’architetto Vittorio Longheu: a un edificio manifatturiero preesistente sono stati accostati un nuovo ingresso e degli spazi aperti, per favorire la condivisione anche nel luogo del lavoro. Terzo classificato, infine, il Parco della cultura Antonio Caregaro Negrin a Mogliano Veneto (Treviso), su progetto di MADE Associati: ancora una volta, un parco urbano sorto dalla demolizione di una porzione di costruito. Le motivazioni dei premi sono rinvenibili sul sito della manifestazione.

Immagine di copertina: il primo classificato al Premio Rigenera, la piazza e spazi pubblici presso Castelfondo (Comune di Borgo d’Anaunia, TN), di Franzosomarinelli Architetti

 

Nel frattempo, in città si segnala l’inaugurazione, a settembre 2020 (ma l’operatività è slittata a causa della pandemia), del Parco e arena eventi RCF presso il Campo volo. Il progetto, firmato da Iotti+Pavarani Architetti, in collaborazione con Tassoni&Partners e Studio LSA, a ridosso dell’area aeroportuale di Reggio Emilia, ha riqualificato circa 20 ettari di suolo dismesso con funzioni aggregative e d’intrattenimento, grandi concerti soprattutto, da svolgere nei mesi estivi, con una capienza fino a 100.000 spettatori (nella foto Hufton+Crow). Il progetto ha portato alla definizione di tre ambiti: il boulevard di accesso; l’arena concerti vera e propria, di forma ovoidale, su una superficie di 85.000 mq; il backstage. La programmazione ha visto il 4 giugno la celebrazione dei 30 anni di carriera del cantautore Luciano Ligabue e, più di recente, la festa provinciale del PD. A luglio 2023 è in programma il concerto di Harry Styles.

Autore

  • Paola Bianco

    Nata a Padova (1969) e laureata in Architettura a Venezia nel 1997. Nel 1998 ottiene un Master in Energy and Sustainable Development presso la De Montfort University di Leicester (UK). Nel 2000 è a Bruxelles per uno stage alla Commissione Europea (DG Transport and Energy). Successivamente si trasferisce a Bologna, dove si occupa per alcuni anni di temi ambientali presso varie pubbliche amministrazioni. Dal 2004 si iscrive all’Ordine degli Architetti della Provincia di Bologna, presso il quale si impegna in diverse Commissioni. Nel 2006 apre il suo studio, dove si occupa prevalentemente di certificazione energetica, sicurezza nei cantieri e dove ospita periodicamente mostre legate a diverse forme d’arte (fotografia, scultura, fumetto, giardinaggio). Partecipa a concorsi di architettura e a bandi di pubbliche amministrazioni. Collabora dal 2008 con "Il Giornale dell’Architettura"

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Last modified: 12 Ottobre 2022