La mostra dedicata al manichino-scultura-lampada di Luciano Baldessarri e le riflessioni su una centralità che continua a fare la differenza
MILANO. L’occasione è la presentazione della riedizione del Luminator Barcellona 1929 di Luciano Baldessari (1896-1982). Il corpus delle opere da ammirare è quello dei disegni, schizzi, bozzetti, che illustrano il mondo e la visione dello spazio nei quali si muoveva il progettista trentino.
Il manichino-scultura-lampada Luminator viene progettato originariamente nella versione “Bernocchi” (per l’omonimo Padiglione della X Fiera Internazionale di Milano, 1929) e in quella “Barcellona” (esposta all’Expo internazionale del 1929), come elemento espositivo per delle sete. Il braccio rosso o nero che si sviluppa diagonalmente è un “segno guizzante in cui l’architetto esprime tutto il suo debito verso la stagione futurista e la sedimentazione della cultura del Bauhaus frequentata nel triennio berlinese (1923-26)”.
In questo progetto scorre la storia della avanguardie del Novecento, dalle intuizioni di Oskar Schlemmer alle scenografie di Baldessari per registi come Max Reinhardt, Erwin Piscator, Enzo Ferrieri, nonché agli allestimenti e alle architetture come i padiglioni Breda alla Fiera campionaria di Milano degli anni cinquanta.
I disegni, i bozzetti, gli schizzi, i progetti di scenografie esposti sulle pareti testimoniano come il Luminator sia per l’architetto un discorso progettuale che si sviluppa e si articola nel tempo in modo continuo esplorando le possibilità fra sintesi della forma, citazione antropomorfa danzante, elemento di scenografia che costruisce lo spazio e il tempo della rappresentazione.
La riflessione scaturisce dalla constatazione che a più di 90 anni di distanza la forza, la freschezza e la “verità” di quello che oggi chiamiamo un pezzo di design derivano tutte dalla qualità e dal pensiero nel quale il progetto è nato all’epoca e che ne costituiscono le basi e la “necessità”. Non la volontà di un segno o di un gesto, non la richiesta di un mercato, non la disponibilità di una tecnologia, non la rinomanza e spendibilità di una firma costituiscono le ragioni del disegno di un oggetto, come accade spesso oggi, ma la risposta a una necessità. Risposta che nasce da una cultura di progetto solidamente fondata nel suo tempo, che spiega la vita nella storia di un pezzo e anche, perché no, la sua bellezza accresciuta dalle decadi trascorse.
Crediamo che questo del Luminator di Baldessari sia uno dei tanti esempi che connotano e spiegano una vicenda tutta italiana – nella quale il prodotto nasce dal progetto – che ci permette ancora oggi di essere al centro del mondo del design, e non solo, fondando la nostra centralità su solide basi storiche che continuano a fare la differenza a dispetto delle mode, del glamour, della frivolezza, della autorialità mediatica che oggi ci vengono offerte a piene mani, ma che svaniscono nell’arco di poche stagioni.
Immagine di copertina: © Direzione Generale Creatività Contemporanea (MiC)
“Luminator Barcellona 1929 – Un progetto di Luciano Baldessari”
BBS-Lombard, viale Premuda 46, Milano
fino al 30 settembre 2022
a cura di: Fondazione CASVA – Anna Chiara Cimoli
allestimento di: Baldessari e Baldessari
La mostra è stata inaugurata in occasione della Milano Design Week 2022 e nasce su iniziativa di Fondazione Casva e di BBS-Lombard.
La Fondazione CASVA prosegue il cammino preciso e coerente dettato dalla sua fondatrice, l’architetto Zita Mosca Baldessari (1934-2021), nella speranza di allargare sempre di più il pubblico dei suoi interlocutori e di diffondere la conoscenza dalla cultura del progetto di cui i fondi del CASVA-Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano sono preziose testimonianze. L’esposizione costituisce anche l’occasione per un ricordo affettuoso e grato di Zita, a pochi mesi dalla sua scomparsa (fonte CASVA, BBS-Lombard).
Luminator Barcellona 1929 è stata prodotta dal 1985 da Luceplan e dal 2018 da Codiceicona. I disegni esposti, tutti provenienti dagli archivi del CASVA, si riferiscono ai seguenti progetti:
- Disegni con manichino luminator in nuce, 1926
- Mostra della Seta, Esposizione Voltiana, Como, 1927
- Scenografie per Danse macabre di Camille de Saint-Saëns, 1928
- Teatro della Moda alla Fiera Internazionale di Milano e al Teatro delle Esposizioni di Torino, 1928
- Stand Tessili Italiani e Luminator, Expo di Barcellona, 1929
- Padiglione e Luminator Bernocchi, Fiera Internazionale di Milano, 1929
- Stand DAF-Mi, Triennale di Monza, 1930
- Stand DAF-Mi, V Triennale di Milano, 1933
- Stand DAF-Mi, Mostra Nazionale della Moda, Torino, 1933
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Milano , mostre , storia dell'arredamento
Last modified: 13 Luglio 2022