A firma di Corinne Vezzoni, la Villa Méditerranée di Stefano Boeri Architetti è stata rifunzionalizzata per ospitare la replica della grotta Cosquer
Vincoli e realismo di una ricostruzione
“Ospitare la ricostruzione di questa grotta solleva la questione del riutilizzo di un edificio di questo tipo, il cui aspetto esterno è conservato. Sebbene questa installazione possa sembrare incongrua a prima vista, sono stati avanzati due argomenti a suo favore. La prima è stata la complementarietà dei programmi culturali a due passi dal Musée Regards de Provence e dal MUCEM, considerando che tutte le metropoli contemporanee concentrano i loro maggiori centri culturali nello stesso sito, come l’Isola dei musei di Berlino“, spiega Corinne Vezzoni. “Il secondo punto è la configurazione della Villa Méditerranée, che si trova per due terzi sotto il livello dell’acqua. Simbolicamente, la grotta riacquista così un rapporto con il suo ambiente naturale, perché la sua replica parziale e anamorfica si svolge nel secondo piano interrato, sotto una vasca“.
“Il vincolo principale dell’edificio è costituito da una moltitudine di pali di ancoraggio, tra i quali abbiamo dovuto avvolgere la replica. Per sostenere l’enorme sbalzo e i carichi della piscina di acqua di mare di 2.000 mq situata appena sopra, questo seminterrato è caratterizzato dalla presenza di grandi pilastri e da una griglia molto fitta di grandi travi. È stato quindi necessario ricorrere a stratagemmi per installare la replica e far scomparire la struttura esistente dagli occhi dei visitatori. Tagliando la grotta in sei pezzi, è stato possibile annidare la ricostruzione nel volume disponibile, dove alcuni pali scompaiono nelle colonne formate dalle stalagmiti e dalle stalattiti ricostituite“, aggiunge Vezzoni.
Sotto la supervisione di un comitato scientifico composto da geologi, l’operazione ha permesso di nascondere la struttura esistente e di assorbire le variazioni topografiche della grotta reale. Gli accessi esistenti e la configurazione dell’atrio non soddisfacevano i requisiti del progetto, il principale dei quali era l’accoglienza simultanea di un numero molto elevato di visitatori in totale sicurezza e senza percorsi di attraversamento. La biglietteria installata sul piazzale della Villa conduce a un pontile galleggiante, dove inizia il tour.
Nel seminterrato, la sostituzione di una grande scala a chiocciola con una scala dritta ha liberato un’area a doppia altezza per ricreare il “grande pozzo” della grotta. Il resto del percorso è strutturato attorno alle passerelle esistenti, mentre un montacarichi trasformato in una “gabbia di discesa” contribuisce alla scenografia simulando il passaggio al mondo marino a 37 metri di profondità.
Una serie di competenze
Oltre alla struttura in rete metallica, cemento e malta spruzzata, sono state riunite molteplici competenze per realizzare tutte le fasi del progetto: Perspectives per le immagini 3D, Ateliers Artistiques du Béton per riprodurre la topografia della grotta, Stéphane Girard, specialista nella riproduzione di speleotemi, Déco-Diffusion e Arc & OS per i pannelli ornamentali, gli scenografi di Arc en scène e La Pro est dans Pré, gli audiovisivi di Clap 35 e Prélude, senza dimenticare i coloristi e gli scultori di Adess e Ophys.
About Author
Tag
allestimenti , Boeri , copie , francia , marsiglia , musei
Last modified: 22 Giugno 2022