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Margherita ToffolonWritten by: Progetti

Venezia, un nuovo campus all’ex Macello di San Giobbe

Venezia, un nuovo campus all’ex Macello di San Giobbe

Dopo 31 anni di progettazione e 25 di cantiere, terminato il Campus dell’Università Ca’ Foscari: 229 posti letto in un’area ambita fronte laguna

 

VENEZIA. La residenza studentesca da 229 posti letto è l’ultimo tassello del Campus economico di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari. Un complesso comprensivo d’interventi di restauro e nuova edificazione che ha richiesto 31 anni di progettazione e 25 di cantiere per essere portato a termine.

Un’area da sempre ambita, quella dell’ex Macello di San Giobbe, che si trova fronte laguna e guarda verso l’entroterra e il ponte della Libertà. Qui Le Corbusier aveva progettato il “suo” ospedale che non è mai stato realizzato. Qui, dopo trentacinque anni dalla prima bozza di progetto redatta dagli studi Ballardini e Spigai (1986) per il recupero dell’intera area di San Giobbe e delle sue preesistenze industriali, è stato completato il polo di Economia dell’Università Ca’ Foscari, il più esteso campus universitario del centro storico veneziano, che ha comportato sino a oggi un impegno complessivo di oltre 64 milioni, di cui circa 20 di lavori per la residenza.

 

Uno studentato multi-tipologico

La nuova struttura è stata progettata dall’architetto Vittorio Spigai, in collaborazione con Massimiliano Condotta e Maurizio Brufatto, e con gli ingegneri Fausto Frezza e Pierluigi Da Col. La residenza si compone di 7 edifici che si sviluppano su 5 piani per un totale di circa 6.600 mq di superficie. Materiali, colori e texture quali mattoni a vista, coperture in rame con leggera ossidazione per i nuovi edifici e in coppi per le parti recuperate, si pongono in dialogo con il contesto veneziano, amalgamandosi agli interventi che hanno coinvolto l’intero comparto di San Giobbe.

Il piano terra è dedicato ai servizi (bar-caffetteria, sale prove musicali e teatrali), aperti anche alla città come dalla convenzione tra ateneo e Comune. I piani superiori sono invece destinati alla casa dello studente (alloggi e relativi servizi), con ingresso autonomo e uffici al piano terra. Le camere, singole o doppie, arredate e fornite di bagno privato, sono destinate a studenti fuori regione e dall’estero (circa il 30% sono internazionali). Molti gli ambienti comuni, progettati in base alle specifiche esigenze degli occupanti: sala studio, aree relax e living, palestra, lavanderia interna, rooftop attrezzato con vista sulla laguna e chiostro interno sul quale si affaccia il bar caffetteria aperto anche al pubblico.

L’edificio, in classe energetica A2, è dotato d’impianti e sistemi tecnologici per il risparmio energetico: solare termico e fotovoltaico, sistemi di recupero dell’acqua piovana, contatti magnetici posizionati sulle finestre che sono direttamente collegati al sistema gestionale delle camere per inibire l’impianto di riscaldamento e condizionamento in caso di apertura delle finestre; sensori di presenza e luminosità per la gestione dell’impianto d’illuminazione nei locali che ricevono un contributo di luce naturale e nei corridoi.

 

Il nuovo ponte con la stazione

Nel 2017, dopo una lunga trattativa con la Direzione delle Ferrovie iniziata nel 2003, è stato reso agibile il collegamento diretto del Campus con il primo binario della stazione ferroviaria, grazie alla realizzazione di un ponte metallico nell’identica posizione del “ponte de’ vedei” costruito a inizio Novecento. Il ponte è dedicato alla memoria di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice veneziana, uccisa nell’attentato al Bataclan di Parigi nel 2015.

 

Immagine di copertina: © Università Ca’ Foscari

 

La carta d’identità del progetto

Committente: Università Ca’ Foscari Venezia
Progetto: Vittorio Spigai con Massimiliano Condotta, Maurizio Brufatto, Fausto Frezza e Pierluigi Da Col
Impresa: CMB di Carpi
Allestimenti: DoveVivo con Lombardini22
Gestione: DoveVivo

 

I tempi e i modi: un cantiere da pazienza di… Giobbe

6 appalti in due periodi successivi (1995-2005 e 2005-2021) e realizzazione del progetto suddivisa ogni volta in tre fasi (A, B e C): tanto ha richiesto il completamento dell’intero complesso di San Giobbe.

1995-2005 (2 appalti e 5 stralci esecutivi) con entrata un funzione del nuovo Campus di Economia dal 1996-97.

Fase A. Parte ottocentesca dell’ex Macello inerente: una sede dipartimentale, la biblioteca provvisoria, tre grandi aule e l’aula magna, la presidenza e le segreterie di facoltà, il centro di documentazione CEDOSTA, una caffetteria e servizi, la centrale tecnologica unificata per l’intero comprensorio, il restauro dell’edificio dell’aula magna.

Fase B. Zona ex Mulini Passuello inerente: gli ex opifici e alcuni edifici diroccati con muri perimetrali inglobati nelle nuove costruzioni; il restauro dell’edilizia minore seriale lungo le antiche calli che hanno interessato la progettazione esecutiva della biblioteca unificata della Facoltà di Economia e di due ulteriori sedi dipartimentali.

Fase C. Aree dismesse su fronte laguna tra l’ex Macello e rio della Crea inerente: le nuove sedi dei Dipartimenti di Economia e Direzione aziendale e del Dipartimento di Statistica; gli ex Cantieri Oscar destinati a zona universitaria e d’interscambio.

2005-2021 (4 appalti e 6 stralci esecutivi).

Fase A. Proseguimento del recupero dell’ex Macello con il restauro dei 4 capannoni sul fronte lagunare; restauro dell’intera facciata sul fronte laguna e apertura della fondamenta chiusa dagli inizi del Novecento.

Fase B. Restauro e ristrutturazione interna degli ex Mulini Passuello con il completamento della Biblioteca BEC e la sistemazione del giardino.

Fase C. Costruzione dei due nuovi edifici dipartimentali (con realizzazione del giardino pubblico), della casa dello studente e della caffetteria, fruibile anche da parte del quartiere.

Autore

  • Margherita Toffolon

    Dopo la laurea allo IUAV di Venezia collabora con studi di progettazione a Treviso e a Milano dove per 10 anni partecipa al programma di inventariazione dei beni vincolati della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano per poi diventare giornalista pubblicista e senior account di un’agenzia di comunicazione integrata. Ha scritto per Mondadori, Mida Editore, Reed Business Information, Shinda Editore, Tecniche Nuove, Agepe, BE-MA editrice. Da anni collabora con DBInformation e le riviste del settore Horeca di New Business Media (Tecniche Nuove). Cogliere dettagli architettonici o atmosfere particolari dei locali food&beverage è la sua specializzazione e piacevole scoperta. Nel 2016 ha pubblicato il libro "Grandi pasticcerie del mondo" (ItalianGourmet), mentre nel 2022 è uscito "Cantine storiche d'italia. Un viaggio fra architettura ed enologia" (24OreCultura)

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Last modified: 12 Novembre 2021