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Tommaso MauroWritten by: Reviews

“Draw love build”, Sauerbruch Hutton nel loro M9

“Draw love build”, Sauerbruch Hutton nel loro M9

La trentennale carriera dello studio berlinese in una mostra allestita nell’unica opera realizzata in Italia

 

MESTRE. “Draw love build – l’architettura di Sauerbruch Hutton” è una mostra che si inizia a visitare molto prima di entrare nelle sale espositive di M9, quando tra i marciapiedi e le vie dello stereotipato grigiore mestrino si viene sedotti dalle intriganti forme progettate dallo studio berlinese. Avvicinandoti, passo dopo passo, percepisci l’amore e l’attenzione di chi ha visto, nella progettazione di questa sede museale, l’opportunità per riflettere sulla città e la qualità dei suoi spazi.

Muoversi per le vie dell’isolato, tra gli spazi esterni, il foyer, la biglietteria e poi tra le avvolgenti scale in cemento armato che, con le loro scenografiche aperture su Mestre, portano agli spazi espositivi, rende “Draw love build” un’esperienza a tuttotondo.

La mostra, aperta fino al 9 gennaio 2022, ripercorre l’ormai trentennale carriera dello studio guidato da Louisa Hutton, Matthias Sauerbruch e Juan Lucas Young. 60 modellini e 100 disegni permettono al visitatore di fare “un passo indietro” e mettere a fuoco le ricerche e le poetiche ricorrenti dello studio. Una retrospettiva intrigante e seducente dove i modelli, disposti liberamente nella sala, lasciano la possibilità d’interpretare l’esposizione senza seguire gerarchie legate a parametri funzionali, dimensionali, geografici o cronologici.

Questa soluzione permette di avere, fin dal primo sguardo sul luminoso terzo piano di M9, una visione d’insieme: ogni progetto, nella sua democratica disposizione in sala, perde la sua singolarità per lasciar emergere i caratteri paradigmatici della ricerca di Sauerbruch Hutton. Infatti, come dichiarato dagli architetti, le opere sono “selezionate per porre in luce temi comuni che ne percorrono i vari progetti, tra cui l’esplorazione creativa della città postindustriale e in particolare delle sue aree marginali, lo sviluppo di concept integrati per un ambiente costruito più sostenibile, la creazione di spazi sorprendenti e sensoriali, capaci di arricchire la vita quotidiana degli utenti”.

La mostra riesce a trasportare il visitatore oltre la dimensione spazio-temporale dei progetti, direttamente nella sfera creativa dello studio, dove colori, comfort, sostenibilità e sensualità si mescolano indissolubilmente. I disegni, appesi su pareti colorate con l’amore e l’attenzione che contraddistinguono Sauerbruch Hutton, sono vere e proprie opere d’arte capaci di raccontare le emozioni ancora prima delle architetture. Infatti, la particolare sensibilità e metodologia progettuale degli architetti permette di interpretare la mostra considerandone diversi aspetti: la ricerca figurativa, la composizione architettonica, la tecnica esecutiva, fino alla scala urbanistica e al rapporto del progetto con la città.

Un complesso gioco di relazioni che caratterizza tutta l’opera dello studio berlinese e che “Draw love build” racconta anche grazie a un’app che permette di approfondire ogni singolo progetto esposto consultando un ricchissimo archivio digitale: foto, testi, disegni, percorsi video-tematici con i commenti degli architetti e di Luca Molinari, curatore scientifico della mostra e direttore di M9.

L’esposizione, oltre ad aprire gli archivi dello studio, ne apre anche le porte con la proiezione del documentario monografico di Harun Farocki.

Insomma, una mostra multimediale, dinamica e finanche divertente, in sintonia con i primi due piani dell’esposizione permanente del museo. “Draw love build” sa trasportarci, tra analogico e digitale, dentro e fuori M9 in un’esperienza che diventa l’occasione per visitare anche “Le sfide di Venezia. L’architettura e la città nel Novecento”, allestita tra i corridoi e l’ingresso del museo. Parte del palinsesto culturale per i 1600 anni di Venezia, questa piccola mostra d’archivio è curata da Guido Zucconi e Archivio Progetti – Università Iuav di Venezia. Tra le mura di una sfida veneziana del XXI secolo, l’esposizione racconta le sfide affrontate da Venezia nel Novecento tra disegni, fotografie e documenti preziosi.

 

Draw love build – l’architettura di Sauerbruch Hutton

M9 – Museo del ’900
fino al 9 gennaio

 

 

Autore

  • Tommaso Mauro

    Architetto tra Bassano del Grappa ed Asiago. Dopo gli studi a Ferrara e São Paulo si laurea in Architettura nel 2019 con Alessandro Tessari, Romeo Farinella e Marcio Kogan con una tesi sul riassetto del viadotto Presidente João Goulart di São Paulo. Durante il percorso di formazione universitario ha partecipato a workshop internazionali come "DEEPBrera" (Politecnico di Milano e Accademia di Belle Arti di Brera), e "Horizonte Habana" (Università degli Studi di Ferrara e Universidad Tecnológica de La Habana). Nel 2016 ha co-fondato Järfälla con cui, oltre a sviluppare progetti d’allestimento e intervento artistico, edita l’omonima rivista. Dal 2017 è parte della redazione di "Artwort"

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Last modified: 15 Settembre 2021