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Ubaldo SpinaWritten by: Design

MM International Creative Award 2021: alla ricerca di rifugi “fertili e creativi”

MM International Creative Award 2021: alla ricerca di rifugi “fertili e creativi”

Dai vincitori della terza edizione scenari futuristici, riciclo e sharing economy

 

Si è conclusa la terza edizione di “MM Award”, premio internazionale promosso dall’agenzia di consulenza creativa MM Company. L’agenzia, specializzata nella brand experience, dopo il lancio del progetto nel 2017 con un’edizione speciale a Bogotà (Colombia), ha aperto l’edizione 2021 (stabilendone tra l’altro la cadenza annuale) a tre tipologie di concorrenti, opportunamente segmentati sulla base di parametri anagrafici e professionali: studenti e creativi dai 18 ai 25 anni; professionisti, liberi professionisti e creativi dai 26 ai 35 anni; aziende, studi associati, studi professionali e collettivi di professionisti fondati da massimo 8 anni, senza limiti di età per i fondatori. Obiettivo principale dell’agenzia è quello di promuovere i talenti e i brand più promettenti in tre settori creativi come la moda, il design di prodotto e il design degli interni, favorendone la connessione con operatori, media e aziende.

Abbiamo provato ad analizzare alcuni dei tratti e delle risultanze di maggiore interesse derivanti dai progetti vincitori per le singole sezioni.

 

Moda

Traspare nettamente una capacità visionaria e un ricorso al design come strumento per superare contingenze critiche o per proiettarsi verso mondi che siano “rifugi fertili e creativi” per sfuggire alle tempeste della vita. È il caso del progetto di Tamara Fontana “I Think Therefore I Am (Somewhere Else)”, elaboratrice di “paracosmi” avvalendosi di strumenti d’intelligenza artificiale.

Sempre nel settore Moda, Annarita Bianco si è aggiudicata il premio nella categoria professionisti con il progetto “3020-Artifacts from next millennium” ispirandosi ai tre principali processi litogenetici e realizzando tre diversi tipi di rocce sintetiche, che includono i rifiuti elettronici e detriti plastici fusi.

Nella categoria aziende, Room (brand brasiliano nato dall’idea di destrutturare il concetto di casa per poi fonderlo con la moda) ha presentato il sandalo Pillow, un oggetto singolare che estende il modernismo architettonico alla moda, prodotto da partner e produttori locali che condividono gli stessi valori etici e filosofici dell’azienda.

Product Design

In questa sezione i vincitori hanno spaziato dalle macchine da caffè alle lampade, fino a nuovi sistemi produttivi per recuperare gli scarti. “Ova”, progetto di Michele Seghizzi, è una macchina da caffè ad uso domestico studiata per integrare nel serbatoio la zeolite, pietra di origine vulcanica che permette di scaldare l’acqua velocemente senza l’utilizzo di cavi o prese alla corrente elettrica, raggiungendo la temperatura ideale (90° C).

Elia Maschio, invece, si è classificato al primo posto nella categoria professionisti con il progetto “Segmento”, una lampada da muro configurabile sulla base delle proprie necessità, onde assecondare la sempre più frequente tendenza al “cambio casa” e le dinamiche d’interazione tra utente e oggetto.

Caterina Fumagalli e Adriana Fortunato (Fibra Research), infine, si sono aggiudicate il primo posto nella categoria aziende, sviluppando una collezione frutto di un dialogo tra due generazioni e culture differenti, volta a tradurre il lavoro manuale delle donne come elemento di memoria della tradizione tessile mediante la progettazione di nuove modalità di recupero dello scarto e mediante la trasformazione di materiali pregiati come cotoni, lane, lino, sete.

Interior design

Infine, nella terza sezione sono stati premiati i progetti “Concept store per Golden Goose” di Sofia Teresa Bonvicini (volumi in foglia d’oro scendono dal soffitto e salgono dal pavimento, permettendo al cliente di sentirsi parte integrante dello store), “PH-13 Beirut” di Yachoui Fadi (progetto che sfuma il confine tra pubblico e privato attraverso pannelli scorrevoli che permettono di trasformare ogni spazio della casa da interno a esterno, estendendo tutti gli spazi abitativi come balconi e terrazze che si collegano direttamente con la città) e “Dome balance” di T.O.B. Design Studio (progetto di un’infrastruttura di ricerca sostenibile ambientato nell’Artico; nell’immagine di copertina).

 

Menzione Made in Italy

MM Award ha inoltre riservato per i concorrenti delle categorie aziendali una menzione speciale intitolata “Made in Italy is”, riconoscimento volto a valorizzare i progetti che hanno meglio interpretato i valori del Made in Italy (artigianalità, design, autenticità, brand of origin, produzione sul territorio, materie prime locali, eccellenza manifatturiera, manifattura culturale e genius loci). Anche in questo caso si tracciano due direttrici che rappresenteranno il Made in Italy oltre la sua dimensione prettamente creativa e qualitativa. Da un lato, la sostenibilità di “Zero Waste” promosso da Laju Slow Apparel (capi prodotti, realizzati e confezionati interamente in Italia con tessuti naturali certificati GOTS, il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile d’indumenti e prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica) e del progetto di Fucina Frammenti (ricontestualizzazione e valorizzazione degli scarti per dar vita a nuove produzioni industriali). Dall’altro, le strategie di condivisione del progetto “Co.cook” di Temporalia Time Design (spazio nel quale cuochi, ristoratori o imprenditori del food hanno l’opportunità di affittare cucine e attrezzature professionali, usufruendo di una struttura organizzativa comune: un luogo di coesione e sperimentazione, in cui il fattore umano incontra l’innovazione tecnologica.

Per consultare l’elenco completo dei vincitori: mmcompany.eu/mm-award-2021
Per conoscere la giuria dell’edizione 2021: caleido.mmcompany.eu/mm-award-2021-incontra-giuria
Per partecipare all’edizione 2022: mmcompany.eu/mmaward

 

 

Autore

  • Ubaldo Spina

    Ricercatore, Industrial Designer e BDM presso CETMA (www.cetma.it), dove lavora occupandosi di progetti di ricerca sul design e servizi di design e innovation management. Consulente di startup, PMI e Grandi Imprese, con focus sulla gestione dei processi di sviluppo di nuovi prodotti e fornitura di servizi avanzati di progettazione concettuale e strategica, ingegneria, prototipazione e protezione IP. Esperto europeo nella ricerca di "Tecnologie emergenti per il design" e membro dello Steering Board del progetto WORTH, il più grande incubatore europeo finanziato all’interno del programma COSME per la creazione e il supporto di collaborazioni transnazionali tra designer, PMI e technology provider, è membro della Commissione "Ricerca per l'impresa" dell'ADI - Associazione per il Disegno Industriale. Per conto del Joint Research Center della Commissione Europea, ha co-curato il rapporto "Innovation Ecosystems in the Creative Sector: The Case of Additive Manufacturing and Advanced Materials for Design". Il suo gruppo di lavoro ha ricevuto diversi premi ADI Design Index, nel 2011 e nel 2016 le Menzioni d'Onore Compasso d'Oro ADI. Docente nell'ambito delle attività didattiche magistrali de “Il Sole 24 Ore”, coordina la pagina Design de “Il Giornale dell'Architettura” e le rubriche giornalistiche “SOS Design” (Design for Emergencies), “Design&Startup” e “Professione Designer”.

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Last modified: 22 Giugno 2021