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Michele RodaWritten by: Biennale Venezia 2021 Reviews

I 60 padiglioni nazionali: come non perdersi (il meglio e il peggio)

I 60 padiglioni nazionali: come non perdersi (il meglio e il peggio)

Per la mostra principale, Hashim Sarkis propone 5 “scale” per rispondere alla domanda “How Will We Live Together?” Accettiamo la sfida e adottiamo altrettante categorie per raccontare i padiglioni nazionali (Italia a parte) di Biennale#17

 

A catalogo ne sono annunciati 60 (26 ai Giardini, 22 all’Arsenale, 12 in altre location sparse in città). Qualcuno è arrivato “lungo” e nei giorni della vernice Cina, Kuwait, Perù, Canada (che ha però rivestito con una struttura verde la propria casa ai Giardini) e Australia risultavano ancora “non pervenuti”. Li scopriremo (forse) nei prossimi mesi.

Quelli visitabili invece li abbiamo valutati in una classifica (semi-seria naturalmente, aperta a commenti, critiche e discussioni):

1. I padiglioni top, da non perdere
Svizzera, Romania, Austria, Brasile, Israele, Belgio

2. Più o meno belli, comunque decisamente “sul pezzo”
Polonia, Uzbekistan, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Argentina, Lussemburgo, Estonia, Irlanda

3. Esperienze coinvolgenti, ma che c’azzeccano?
Russia, Giappone, Paesi Nordici, Danimarca, Francia, Spagna, Serbia, Turchia, Tailandia

4. Alziamo le braccia, non li abbiamo capiti
Filippine, Slovenia, Bahrain, Cile, Messico, Olanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Grecia, Ungheria

5. Nulla di indimenticabile, vivevamo anche senza
Germania, Corea, Finlandia, Uruguay Egitto, Albania, Kosovo, Lettonia, Croazia, Singapore

Non visitati (all’esterno delle location Biennale): Azerbaigian, Armenia, Cipro (commenti raccolti: “Molto interessante, tavola di frammenti di culture che si spezzano e si ricompongono”), Repubblica Dominicana, Grenada, Iraq, Libano (commenti raccolti: “Molto poetico, non centratissimo sul tema”), Lituania, Macedonia del Nord, Pakistan, Portogallo (sulla fiducia, sicuramente elegantissimo), San Marino.

Per approfondire (o prepararsi adeguatamente): il nuovo progetto Biennale Sneak Peek anticipa cosa si trova nei Padiglioni nazionali. Al link https://www.labiennale.org/en/architecture/2021/national-participations-0

Autore

  • Michele Roda

    Nato nel 1978, vive e lavora a Como di cui apprezza la qualità del paesaggio, la tradizione del Moderno (anche quella svizzera, appena al di là di uno strano confine che resiste) e, soprattutto, la locale squadra di calcio (ma solo perché gioca le partite in uno stadio-capolavoro all’architettura novecentesca). Unisce l’attività professionale (dal 2005) come libero professionista e socio di una società di ingegneria (prevalentemente in Lombardia sui temi dell’housing sociale, dell’edilizia scolastica e della progettazione urbana) a un’intensa attività pubblicistica. È giornalista free-lance, racconta le tante implicazioni dei “fatti architettonici” su riviste e giornali di settore (su carta e on-line) e pubblica libri sui temi del progetto. Si tiene aggiornato svolgendo attività didattica e di ricerca al Politecnico di Milano (dove si è laureato in Architettura nel 2003), confrontandosi soprattutto con studenti internazionali. Così ha dovuto imparare (un po’) l’inglese, cosa che si rivela utilissima nei viaggi che fa, insieme anche alla figlia Matilde, alla ricerca delle mille dimensioni del nostro piccolo mondo globale

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Last modified: 26 Maggio 2021