Giunto al suo quarantennale, il Premio tedesco per lo sviluppo urbano ha riconosciuto i sei studi artefici della riqualificazione del Quartiere dell’ex mercato dei fiori
BERLINO. Il Premio tedesco per lo sviluppo urbano edizione 2020, dopo diversi anni, viene nuovamente aggiudicato alla capitale. La giuria, presieduta da Christina Simon-Philipp (Politecnico di Stoccarda), ha fatto cadere la difficile scelta, tra 139 partecipanti, sul progetto del Quartiere dell’ex mercato dei fiori di Kreuzberg. Questa edizione si è contraddistinta, così nel comunicato ufficiale della commissione giudicante, “per l’elevatissima qualità dei progetti partecipanti”. Perciò, oltre all’assegnazione del premio principale (15.000 euro) e di quello speciale a tema (5.000 euro), la giuria ha espresso molti attestati di merito e menzioni speciali per progetti minori comunque degni di nota.
Il Deutscher Städtebaupreis viene assegnato dall’Accademia tedesca per la pianificazione urbana e regionale (DASL), ed è sponsorizzato dall’ormai onnipresente Fondazione Wüstenrot. Suo grande merito è stato quello di avere promosso in Germania la cultura dello sviluppo urbano e di una pianificazione del territorio capace di lungimiranza. I progetti premiati dal 1980 ad oggi, in un periodo densissimo di trasformazioni storiche per questa nazione, si sono sempre contraddistinti oltre che per le indubbie qualità progettuali, per la loro attualità ovvero capacità di mettersi al servizio di nuovi stili di vita e per l’uso intelligente ed economico delle risorse disponibili, mai distruggendo il preesistente, semmai adattandolo alle sfide del contemporaneo.
È perciò indiscutibile l’assegnazione della palma del vincitore ai sei studi professionali che negli anni, secondo le linee guida tracciate dal primo progetto di bbzl per conto del Museo Ebraico (2009), hanno lavorato a Kreuzberg, distretto leggendario della capitale, iconico della sua topografia storica e della sua anima multi-kulti, un tempo povero e cadente, rifugio di intellettuali dissidenti, immigrati e artisti, in seguito vittima di un mercato immobiliare dai prezzi disumani, figlio della gentrificazione, ma anche suolo fertile per molte esotiche fioriture architettoniche.
Qui Daniel Libeskind costruisce nel 2001 il nuovo Museo Ebraico, adattando poi nel 2012 la mastodontica Halle dell’ex mercato che sorge di là della Lindenstraße a nuova sede della Jüdische Akademie. È solo a partire da questo momento che il Land Berlino, in veste di proprietario e assecondando un interesse espresso molti anni prima dall’IBA (Mostra Internazionale di Architettura, 1984/87), inizia a vendere a prezzi relativamente contenuti i vari lotti disegnati da bbzl a cooperative e gruppi già distintisi per interventi riusciti in aree socio-culturalmente rilevanti.
Nel quartiere creativo dal profilo pentagonale sbilenco sorgono oggi edifici residenziali/commerciali/di studio e co-housing sostenibili, nel rispetto delle più avanzate norme di risparmio energetico, due piazze e, in chiusura sulla Friedrichstraße, l’edificio del quotidiano «taz» e il risistemato Besselpark.
“L’alto grado di complessità imposto dal sito ha portato a un’eccellente riqualificazione urbana co-creativa che si concentra sul vivere e lavorare insieme e persegue strategie di sviluppo sostenibile a lungo termine. Il progetto stabilisce gli standard per uno sviluppo urbano sostenuto da un’ampia gamma di attori ed è perciò particolarmente esemplare ai fini del nostro Premio” (C. Simon-Philipp).
Premio tedesco per lo sviluppo urbano 2020
Quartiere dell’ex mercato dei fiori, Berlino-Kreuzberg. Gli interventi sono firmati dai seguenti studi di architettura e progettazione urbana e territoriale:
bbzl, Berlino (böhm, benfer, zahiri): per il progetto urbano a supporto del piano regolatore B-Plan Berlin
Rehwaldt Landschaftsarchitekten, Dresda: per gli spazi all’aperto di fronte all’Accademia, le due piazze e il Besselpark
Heide & von Beckerath, Berlino + ifau: per il progetto edilizio integrativo di co-hosing IbeB.
Deadline Architetti, Berlino (Matthew Griffin e Britta Jürgens): per la prima casa cooperativa tedesca per il commercio culturale «FRIZZ23»
bfstudio, Berlino (Benita Braun-Feldweg e Matthias Muffert): per la Metropolenhaus
E2A, Zurigo (Piet&Wim ECKERT), per l’edificio del quotidiano taz
Premio speciale 2020 per lo “Sviluppo urbano rivisitato”
Assegnato al progetto per l’area di sviluppo Stuttgarter Straße – Französisches Viertel, Tubinga di LEHENdrei Architettura/Pianificazione urbana (Martin Feketics e Matthias Schuster), Stoccarda + Leonhard Schenk Architettura e Urbanistica (Stoccarda).
Immagine di copertina: © Werner Huthmacher
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berlino , germania , premi , rigenerazione urbana
Last modified: 11 Maggio 2021