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Giorgio SciancaWritten by: Forum

Quo vadis architetto? L’archistar Solness

Quo vadis architetto? L’archistar Solness

Come il protagonista dell’opera teatrale di Ibsen, le archistar dovrebbero pensare alla loro eredità. Ma anche alla loro salvezza

 

Byggmester Solness (“Il costruttore Solness”) è un’opera teatrale composta nel 1892 dal drammaturgo norvegese Henrik Ibsen. Tratta di un uomo ricco e potente, un architetto, un imprenditore di successo, che ha raggiunto ciò che si era prefisso con l’ambizione e la ragione, senza però raggiungere soddisfazione vera, tanto meno la felicità. Prova paura, vive nel terrore che i giovani possano soppiantarlo. A 120 anni di distanza, compagnie di tutto il mondo ripropongono la pièce con scenografie aggiornate agli arredi degli studi di architettura odierni. Infatti, il tema è ancora d’attualità e il cinema ripropone la storia con le sue varianti tragiche e tragicomiche. Le donne sono la salvezza, la redenzione, ma anche la fine. A 120 anni di distanza non ci sono storie con un’inversione di generi. Guardando l’età delle nostre archistar alcune domande sorgono spontanee: avete preparato la successione? avete individuato i vostri eredi? perché non ce li presentate?

AakashGopuram, Castle in the Air

(K. P. Kumaran) – 2008 IND – Mohanlal

Il castello in aria. A Londra l’architetto Albert Samson è un invasato della professione. Nella sua vita ha dato tutto quel che aveva nei progetti che realizzava, ville o chiese che fossero. Arrivato al top nel lavoro, diventa despota in famiglia, e soprattutto non vuole che il figlio dell’ex socio, anche lui architetto, lasci il suo studio o prenda iniziative progettuali. Padre, padrone e architetto. Morirà cadendo da una torre costruita per la promessa fatta a una giovane donna anni prima.

 

 

A Master Builder (Jonathan Demme) – 2013 USA – Wallace Shawn

New York. L’architetto Halvard Solness è alla fine dei suoi giorni ma vuole chiudere come ha vissuto: un uomo solo al comando di se stesso, incurante di chi gli sta vicino, orgoglioso delle sue capacità, fortune e successi. Si rifiuta di aiutare un dotato giovane di studio ma ne circuisce la moglie, si fa circuire da una giovane che potrebbe essere sua figlia.

 

 

Solness (Michael Klette) – 2015 D – Thomas Sarbacher

Berlino. L’archistar Solness non accetta di invecchiare. La saggezza è il contrario della creatività. Dal nulla appare la giovane studentessa di architettura Hilde Wangel. Non esiste una seconda giovinezza. Costruire è un po’ morire.

 

 

 

Rio eu te amo – episodio La Fortuna (Paolo Sorrentino) – 2015 BR/USA – Basil Hoffman

Rio ti amo. Rio de Janeiro. “Sono un costruttore e, come costruttore, so che la fortuna non esiste, ma sono anche un architetto e in quanto tale so che la fortuna si può costruire”. Il vecchio e ricco architetto James insegna alla bella Dorothy che la fortuna ha un prezzo.

 

 

 

Theon talo, Theo´s House (Rax Rinnekangas) – 2014 FI – Hannu-Pekka Björkman, Ville Virtanen

La casa di Theo. Negli anni ottanta, Théo e Vincent, architetti finlandesi, sono stati coinvolti in un’operazione immobiliare di sostituzione: 320 case di legno vengono sostituite da 32 edifici in cemento. Si rincontrano dieci anni dopo, nel 1993. Theo cerca il perdono di una donna ideale. Vuole costruire per lei una piccola casa da sogno.

 

 

 

Immagine di copertina: Umberto Orsini, Il costruttore Solness (© Alessandro Serra)

Autore

  • Giorgio Scianca

    Architetto, è ideatore e redattore della testata giornalistica archiworld.tv (premio “Bruno Zevi” IN/Arch-Ance per la diffusione della cultura architettonica nel 2011). Nel 2010 collabora con il Centro sperimentale di cinematografia. Direttore del premio Dedalo Minosse Cinema. Autore con Steve Della Casa de “La recita dell’architetto. 1523 film e un videogioco” (edizioni SVpress, 2015)

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Last modified: 8 Marzo 2021