La giuria di qualità presieduta da Mario Botta sta valutando le proposte dei dieci giovani gruppi finalisti alla terza edizione del premio promosso da Fondazione Sella Onlus. Le aree di lavoro sono cinque, tutti ex stabilimenti industriali dismessi del territorio biellese
“Visioni e cambiamento. Giovani progettisti fabbricano idee”, la terza edizione nazionale del Premio Federico Maggia promosso da Fondazione Sella Onlus con gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Biella., si avvia alla conclusione: il 3 ottobre a Biella verrà proclamato il vincitore tra i gruppi finalisti valutati nei mesi scorsi dal Comitato di selezione presieduto da Manuel Ramello.
Confermati gli obiettivi del riconoscimento intitolato alla memoria dell’ingegnere architetto biellese Federico Maggia nato per promuovere il confronto tra giovani progettisti, architetti e ingegneri tutti under 30, e stimolare lo studio e l’analisi dei tanti spazi industriali dismessi dell’area del biellese.
I finalisti
Sono 10
: Gloria Bazzoni, Marco Di Teodoro, Sara D’Ottavi, Matteo Mazzamurro; studio Vacuum (Serena Comi, Gino Baldi); Studio SuperSpatial (Matteo Gullo, Andrea Govi, Antonio La Marca); Michele Marini, Daniele Delgrosso, Claudio Livetti; Matilde Mellini, Marino Amodio; Atelier Remoto (Lara Monacelli, Valentina Merz); Marco Morandi, Mattia De Marchi; Enrico Nicli, Andrea Longo, Anna Silenzi; Studio Biro+ (Giuseppina Paterno, Luca Bifone, Daniela Martielli, Francesca Suaria); Vito Quadrato, Tiziano De Venuto, Andrea Miccoli, Giuseppe Tupputi.
I finalisti sono stati selezionati tra 73 candidature e stanno realizzando le loro installazioni dentro i 5 spazi al centro dell’ edizione 2019.
Diversamente dalle precedenti, che si erano concentrate dentro gli spazi dell’ex Lanificio Maurizi Sella, il premio si è infatti rinnovato mantenendo il carattere e il tema “industriale” e rinforzando il suo legame con un territorio allargato. In primavera era stata lanciata una call per la selezione dei possibili ambiti di intervento, che dovevano essere tutte aree ex industriali dismesse.
Il risultato sono oggi 5 stabilimenti diversi per tipologia, tra cui i finalisti hanno scelto il loro ambito di ragionamento e intervento: il Lanificio Ubertino Silvio a Lessona, l’ex Filatura Simon e l’ex Lanificio Pria a Biella, il complesso industriale Yukon già “Filatura Conca” a Verrone, il Lanificio Al Bivio a Vegliomosso e il Villaggio Operaio Poma a Miagliano.
“Esprimiamo la piena soddisfazione per l’ampio numero di candidature pervenute sia per i profili dei candidati che per la qualità delle esperienze messe in campo. Visioni e cambiamento. Giovani progettisti fabbricano idee ha richiamato l’attenzione di giovani provenienti da tutta Italia con profili di alto livello che hanno presentato visioni e idee pertinenti con lo spirito del bando. Sono pervenute esperienze di altissima qualità che ci fanno ben sperare sugli esiti futuri”, commenta Manuel Ramello, presidente del comitato di selezione del Premio.
La giuria
I finalisti saranno valutati a una giuria di qualità presieduta dall’architetto ticinese Mario Botta e comprendente lo stilista e presidente di Lanificio Cerruti Nino Cerruti, il direttore del forum d’Urbanisme et d’Architecture di Nizza Yves Nacher, il vice presidente vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Gianni Massa, l’imprenditrice Marina Salamon e l’architetto Marco Trisciuoglio, docente di Progettazione del Paesaggio al Politecnico di Torino.
La mostra
Le proposte finaliste saranno esposte dal 3 ottobre al 4 novembre all’interno di un percorso ricostruito dentro i suggestivi spazi dell’ex Lanificio Maurizio Sella che, affacciati sul torrente Cervo, ospitano anche le sedi della Fondazione Sella, del Centro elaborazione dati e dell’Università aziendale del Gruppo Banca Sella.
Il Premio è curato da Gian Luca Bazzan e promosso da Fondazione Sella Onlus con gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Biella.
Nelle edizioni passate, che si sono tenute nel 2013 e nel 2015, ha visto la partecipazione di giovani talenti poi riconosciuti a livello nazionale come i romani Collettivo Orizzontale, proclamati nel 2018 Giovane Talento dell’Architettura Italiana dal Consiglio Nazionale degli Architetti, e i cuneesi Studio Errante, poi selezionati finalisti nel 2015 del Young Architects Program del MAXXI.
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Mario Botta , piemonte , premi
Last modified: 29 Giugno 2022