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Written by: Professione e Formazione

Premio Architetto Italiano 2019. Dai voce al tuo lavoro!

Premio Architetto Italiano 2019. Dai voce al tuo lavoro!
Alessandra Ferrari, Consigliere Nazionale degli Architetti, coordinatrice del Dipartimento cultura e promozione della figura dell’architetto, presenta l’edizione 2019 del Premio

 

Perché non partecipo anch’io al Premio Architetto Italiano iscrivendomi entro il 30 settembre. Questa è la domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi quando si offre, come ora, l’occasione di iscriversi al più importante premio di Architettura Italiana indetto dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC.

È importante evidenziare qualche numero per comprendere cosa sia il Premio Architetto Italiano e Giovane talento dell’architettura negli ultimi tre anni. 1.540 progetti inviati, 270 progetti selezionati dalla giuria e inseriti nelle edizioni dello Yearbok 1-2-315.000 partecipanti ai dibattiti collegati alla Festa dell’Architetto.

È il premio di un’istituzione, che ha a che fare con la storia di una professione, garantito da una giuria internazionale, gestito attraverso una piattaforma trasparente. Contribuisce a promuovere la discussione sulla cultura del costruire, portandola all’attenzione del dibattito politico nazionale istituzionale.

La premiazione avviene nella sede del più grande laboratorio al mondo di costruzione del desiderio di architettura: La Biennale di Venezia, durante la “Festa dell’architetto” che si terrà venerdì 15 novembre 2019. Quest’anno il presidente della giuria è Winy Maas, uno dei tre fondatori dello studio olandese MVRDV che parteciperà alla premiazione con un suo contributo.

Deve spingere a partecipare il desiderio di ognuno di contribuire col proprio progetto e la propria visione a promuovere sé e l’architettura Italiana. Non deve spaventare il confronto, poiché la qualità di un progetto non viene giudicata dalla dimensione, né dalla tipologia e non deve venir meno la consapevolezza che il proprio progetto è il migliore progetto per il miglioramento di quello spazio o di quella vita. Non era necessario che lo sottolineasse Dominique Perrault, presidente di giuria lo scorso anno: l’elevata qualità dei progetti delle architette e degli architetti Italiani è comprovata in modo permanente dagli yearbook.

Yearbook è una raccolta di identità che rappresenta non solo un risultato, ma un modo di lavorare in rapporto alla complessità di ogni singolo progetto di architettura. Giunto alla quarta edizione, è strumento di promozione in Italia e all’estero e ha l’ambizione di diventare la più ampia raccolta di architettura italiana. ll primo numero, avrebbe potuto essere un evento unico, il secondo una casualità, ma il terzo è stato una conferma: la conferma di una serie. Yearbook è la testimonianza della capacità degli architetti italiani, in modo stabile e consolidato.Centinaia di copie del volume, mostre dedicate e decine di eventi nazionali ed internazionali. A titolo esemplificativo mi piace ricordare che Yearbook è stato diffuso durante il congresso Internazionale dell’UIA, era alla prima Biennale di architettura a Seoul, è stato presentato a Boston, a Tianjin, diffuso al Congresso Nazionale degli Architetti Italiani di Luglio 2018, promosso al MADE expo, Azerbajan  e tutte e 3 le pubblicazioni sono state esposte al Salone del Mobile di Milano.

In un momento storico caratterizzato da confusione, insicurezza, mancanza di coscienza sociale, è necessario dare il proprio contributo. Partecipare vuol dire contribuire ad avvicinare i cittadini agli architetti, far comprendere qual è il nostro ruolo nelle trasformazioni del nostro spazio di vita pubblico e privato, il nostro ruolo di portatori di valore sociale, contribuendo a risolvere questioni sociali, economiche e culturali della nostra società.

Il mio invito è di avere coraggio, di partecipare al premio, stimolare discussioni continue, trasmettere la propria voce attraverso parole e immagini, alimentare la fiamma di quella rivoluzione culturale necessaria per l’Italia. Come novelli predicatori del bene comune esorto ognuno a mostrare, ogni anno, ciò che del nostro lavoro riteniamo bello e giusto.

 

Iscriviti Promuovi il tuo lavoro con un’autocadidatura. Fai iscrivere un progetto di un tuo collega.

e categorie del Premio riguardano:

Nuova costruzione

Restauro o recupero

Allestimento o interni

Spazi aperti-infrastrutture-paesaggio

Design

La giuria è composta da:

Winy MAAS – MVRDV

Franco Raggi

Francesco Magnani – map studio

Giuseppe Grant – Orizzontale

Patrizia Sini – Ordine di Oristano

Alessandra Ferrari – CNAPPC

Autore

  • Alessandra Ferrari

    Classe 1963, dopo la maturità classica, si è laureata in Architettura a Venezia. Ha lavorato come progettista e responsabile di progetto per una delle maggiori società di engineering di casa madre americana. A partire dal 2000, con sede stabile a Bergamo, ha progettato edifici scolastici e ricettivi, restaurato immobili tutelati in zone di pregio, progettato Piani integrati di intervento, musei. Oggi, col proprio studio professionale, si occupa di progettazione, costruzione e consulenza nel settore pubblico e privato. Nel 2014 ha costituito un gruppo interdisciplinare specializzato in sistemi turistici evoluti che mette a sistema Architettura, planning advising, comunicazione. Primo presidente donna dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bergamo, ha partecipato alla costruzione del Tavolo per l’Edilizia della Provincia di Bergamo che raccoglie tutti i rappresentanti e tutti gli interlocutori della filiera (ANCE, Ordini, Collegi, Università, Confartigianato, CNA, LIA, Compagnia delle Opere) per la creazione di un’edilizia innovativa.

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Last modified: 12 Settembre 2019