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Paolo CeccarelliWritten by: Città e Territorio Patrimonio

A Gerusalemme in funivia?

A Gerusalemme in funivia?

Lanciata una petizione contro il progetto di una funivia passante per il centro storico della città santa

 

GERUSALEMME (ISRAELE). Non ci sono città del mondo in cui, nel corso dei millenni, si siano stratificati tanti profondi significati culturali e religiosi, attraverso momenti di pace e gloria, guerra e distruzione, rinascita come a Gerusalemme. Luogo condiviso e conteso da ebraismo, cristianesimo e islam; talvolta perfetto esempio di convivenza e talvolta di odio assoluto. La città storica di Gerusalemme e il paesaggio attorno restano uno dei luoghi in cui l’umanità può ritrovare il meglio di se stessa, riflettendo anche sui suoi errori, miserie, grandezze. In quanto tale è indispensabile a tutti, soprattutto in momenti confusi come questo, in cui spettri dell’inumanità del passato stanno riaffiorando.

Purtroppo però, essendo un bene di cui, laici o credenti che si sia, non si può fare a meno; c’è chi – come Moshe Lion, l’attuale sindaco di Gerusalemme – ha pensato di farne elemento di assoluto richiamo per turismo di massa e investimenti immobiliari. Così, da Gerusalemme arriva questo appello per fermare un incredibile progetto di funivia.

«Abbiamo saputo che il governo di Israele sta sviluppando un piano per costruire una funivia da Gerusalemme Ovest alla Città Vecchia. Il piano altera completamente lo skyline storico della città e il carattere e il paesaggio delle mura della Città Vecchia. Prevede che la funivia abbia quattro imponenti stazioni, almeno due delle quali piazzate  di fronte alle mura storiche. Inoltre il progetto prevede la costruzione di 15 piloni lungo le mura della Città Vecchia e attraverso la Valle della Gehenna, l’ultima delle antiche valli dell’ area  priva di edifici moderni. Quando opererà  a pieno ritmo la funivia porterà 73 cabine l’ora. Il progetto è promosso da potenti gruppi di interesse che mettono il turismo e i programmi politici al di sopra della responsabilità di proteggere i tesori culturali di Gerusalemme. Nessun’altra città storica ha una funivia. C’è consenso internazionale che una funivia non è appropriata per le città storiche con uno skyline che si è conservato per migliaia di anni. Città come Roma e Atene con milioni di visitatori l’anno non hanno costruito funivie. L’antico paesaggio di Gerusalemme è un patrimonio prezioso per tutta l’umanità. I suoi valori religiosi e culturali non possono essere cancellati da interessi a breve termine.

Ci uniamo alla protesta dei nostri colleghi israeliani e chiediamo al governo di cancellare questo progetto. Il governo di Israele, in quanto custode della città deve impegnarsi al massimo per conservare una prospettiva storica e culturale di così lunga durata e per salvaguardare lo skyline storico da programmi economici o ideologici che rischiano di compromettere beni culturali irriproducibili.

Chiediamo con  forza al governo di ritirare il progetto della funivia, promuovendo invece un piano per salvaguardare e proteggere  i siti e monumenti antichi di Gerusalemme, secondo  i criteri contemporanei  per la conservazione delle città storiche».

Nei tempi antichi, per distruggere una città se ne uccidevano gli abitanti; e si radevano al suolo le sue architetture (nella sua lunga storia Gerusalemme l’ha sperimentato); adesso per ottenere lo stesso risultato, basta farne un’attrazione turistica, un posto dove fare shopping, distrarsi dalla noia, non pensare. Ne sappiamo qualcosa noi con Venezia.

È stupefacente che per Gerusalemme si sia immaginato questo progetto con cabine svolazzanti e piloni di acciao svettanti, con una stazione – degna di una città del Golfo – all’altezza del Muro del Pianto… Ma proprio per questo, per la mercificazione della memoria e delle sofferenze umane, un precedente del genere, pericoloso per molte altre importanti città storiche nel mondo, non può essere accettato.

Chi è d’accordo con questo, faccia un piccolo sforzo: mandi la propria adesione all’appello “Stop the Jerusalem Cable Car” a ziva.sternhell@gmail.com o a Talya@alt-arch.org

Autore

  • Paolo Ceccarelli

    Docente emerito di Urbanistica, cattedra UNESCO in Pianificazione urbana e territoriale per lo sviluppo locale sostenibile e presidente della Commissione scientifica del Centre for Sustainable Heritage Conservation, SHeC, fondato da 11 cattedre UNESCO italiane. E’ stato rettore dell’Università IUAV e preside della Facoltà di Architettura di Ferrara. Ha insegnato negli Stati Uniti, Giappone, Cina. Ha elaborato piani di città storiche italiane come Lucca, Perugia e Vicenza e in altre regioni del mondo (Addis Abeba, Montevideo). Ha lavorato a lungo in Palestina al masterplan della città di Gerico

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Last modified: 29 Gennaio 2019