Inaugurata a Verona la manifestazione dedicata al settore lapideo che quest’anno vede 1.650 aziende espositrici provenienti da 56 nazioni per un totale di 67.000 operatori da oltre 140 Paesi
VERONA. Abitano una striscia di manto erboso, davanti al padiglione The Italian Stone Theatre, le creazioni frutto dello “Young Stone Project” che vede coinvolti 5 atenei italiani in una sperimentazione didattica tra università e aziende.
È questa la prima immagine, insieme all’icona della 52ma edizione (“Panca Play” di Denis Santachiara, vincitrice dell’Icon Award 2016 di Marmomac) che s’incontra varcando i cancelli del recinto fieristico scaligero nel primo giorno della manifestazione.
Alla conferenza inaugurale che ha visto protagonisti il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente di Confindustria Marmomacchine Stefano Ghirardi e il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, il video che incarna la nuova brand identity della fiera scandisce i numeri dell’iniziativa e i dati di comparto.
Il 52mo appuntamento vede più di 1.650 aziende espositrici (di cui il 64% estere) provenienti da 56 nazioni e circa 67.000 operatori in arrivo da più di 140 Paesi, per una filiera che vede l’Italia al secondo posto per export dietro alla Cina (e al sesto per produzione) per un saldo commerciale positivo di oltre 2,5 miliardi di euro.
Se il presidente Danese ribadisce l’importanza extra territoriale dell’attività fieristica (e la sua espansione in Brasile, Marocco, Egitto, Stati Uniti) e il conseguente investimento nell’internazionalizzazione, il neosindaco Sboarina non trascura di considerare come valore aggiunto la vicinanza del quartiere fieristico al centro storico e una compenetrazione con il tessuto urbano attraverso la manifestazione “Marmomac & The City”.
Il governatore Zaia non ha risparmiato un affondo nell’esaltazione del valore imprenditoriale (l’industria lapidea italiana conta oltre 3.200 aziende) non senza una deriva sull’intraprendenza autoctona (ossia del popolo veneto) mentre il sottosegretario Scalfarotto ha ricordato la svolta sulle politiche di internazionalizzazione (“abbiamo quintuplicato i fondi per la promozione del made in Italy: 200 milioni stanziati per il triennio 2015-2016-2017”) ribadendo la stima degli acquirenti esteri e riportando il dato di un +8,2 % rispetto al 2016 dell’esportazione del Made in Italy nel bacino extraeuropeo.
Il pomeriggio, da programma, è scandito dagli appuntamenti con le proiezioni dei cortometraggi “Storie di Pietra. Dalla materia al progetto. Sette film per sette racconti” (in collaborazione con Milano Design Festival), dal convegno organizzato in collaborazione con la rivista «Domus», “Eccellenze per i grandi numeri” (processi, concept e progetti del contract internazionale) e dalla consegna del premio “Donna del Marmo 2017”, organizzato dall’Associazione nazionale Le Donne del Marmo, presieduta da Tiziana Scaciga, e da Veronafiere. “L’associazione“, spiega Carla Zusi, direttrice de «L’Informatore del Marmista» e membro dell’ente, “nasce nel 2006 dopo un esperimento con Paolo Portoghesi nell’ambito di un salotto organizzato proprio al Marmomac. Da quell’idea germoglia il seme dell’associazione che riunisce donne imprenditrici, architetti, geologi, giornalisti, purchè abbiano un nesso con il settore marmifero. Del resto, molte tra le storiche aziende di produzione del marmo vedono come imprenditrici le donne. Un dato che spesso s’ignora. Scopo dell’ente è diffondere la cultura del marmo al mondo esterno al settore. Quindi noi organizziamo convegni, eventi anche al di fuori di Marmomac, che resta comunque il nostro punto di riferimento. Quest’anno, ad esempio, nel nostro stand in fiera abbiamo riunito le eccellenze di alcune nostre associate. In particolare, una selezione di profumatori e profumi creati ad hoc: fragranze che alle tipologie del marmo si riferiscono. Un esempio? Il profumo «Bianco Carrara»… Il premio invece nasce nel 2007 per dare un riconoscimento ad una personalità (uomo o donna) che durante la propria carriera abbia dato risalto alla pietra naturale. Siamo arrivati a premiare Zaha Hadid, Patricia Urquiola, Mario Botta”. L’architetto a cui quest’anno viene assegnato il riconoscimento è una donna che presiede l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), Anna Carulli. “Una scelta“, ribadisce la presidente Scaciga, “che si allinea con i temi fondamentali di ecologia e sostenibilità ambientale”.
In chiusura, la sigla dell’accordo di VeronaFiere tra Italia e Cina (presente in fiera con 321 aziende espositrici e principale produttore, importatore ed esportatore al mondo di prodotto lapideo) per l’internazionalizzazione del marmo italiano. Il memorandum d’intesa vede protagonisti anche Associazione Generale Cooperative Italiane, oltre a due compagini del primo Paese importatore di marmo al mondo: la Shandong Stone Trade Association e Qingdao SEA Expo Group che organizza a Qingdao la manifestazione China North International Stone Fair. Obiettivo del patto: sviluppare azioni congiunte in Cina per trovare nuove opportunità di business per le aziende italiane, in particolare focalizzate sul settore fieristico della rassegna di Qingdao, situata a Nord del Paese e snodo dei rapporti commerciali le aree limitrofe di Giappone, Corea del Sud e Russia. I termini dell’accordo, stipulato in esclusiva su base triennale a partire dal 2018, puntano sulla cooperazione tra le parti per lo sviluppo di attività promozionali congiunte, oltre all’espansione del business e il consolidamento dei rispettivi brand.
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Marmomac 2017
Last modified: 2 Ottobre 2017