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Riccardo LeviWritten by: Patrimonio Reviews

Un atlante per i giardini del Piemonte

Un atlante per i giardini del Piemonte

A cura di Renata Lodari, è il primo in Italia e censisce oltre 850 giardini nelle otto province della regione

 

Una primizia a livello nazionale nella pubblicistica di settore. L’Atlante dei giardini del Piemonte presenta oltre 850 giardini pubblici e privati collocati sul territorio regionale, selezionati, recensiti e raccontati da schede dettagliate.

Il percorso seguito dalla curatrice del libro Renata Lodari (direttrice dei Sacri Monti e del Museo del Paesaggio a Verbania) inizia nel 2003, quando l’Assessorato regionale dei Parchi, Settore Aree Protette, ha imposto e coordinato l’attività di censimento dei giardini storici del Piemonte e ne ha affidata l’attuazione, sul piano scientifico e pratico, al Museo del Paesaggio di Verbania. Promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione e coordinato dall’associazione AbbonamentoMusei.it, il volume,  corredato da 250 fotografie scattate da Giorgio Olivero e pubblicato dalla casa editrice Libreria Geografica (euro 29), oltre ad essere un dettagliato manuale storico e artistico, può anche adempiere alla funzione di guida turistica, perché con un excursus rapido e intuitivo permette di analizzare le principali aree verdi di interesse nelle otto province piemontesi.

Si parte dai giardini più conosciuti, come quelli delle dimore sabaude e i parchi pubblici cittadini, per scoprire via via tesori privati sconosciuti ai più. Su 850 giardini censiti, infatti soltanto 200 risultano visitabili. I giardini sono raggruppati nell’atlante a seconda del contesto architettonico e funzionale di cui fanno parte. Troviamo dunque i giardini di palazzo e dei castelli dell’astigiano e dell’alessandrino, quelli delle ville inserite nel paesaggio collinare del Monferrato e nella pianura coltivata del cuneese, passando per i giardini dei complessi religiosi, per arrivare alle aree verdi nell’area industriale Olivetti e ai parchi della rimembranza. In altri casi si è scelto di catalogare i giardini secondo l’area geografica di appartenenza, come per i giardini del lago Maggiore, del lago d’Orta e del Canavese, i giardini boscosi della montagna biellese e dell’Ossola e i giardini dei Sacri Monti. Ci sono poi i giardini d’inverno e quelli di particolare interesse botanico, con focus specifici sui grandi alberi secolari.

 

Immagine di copertina: Castello di Gabiano (Alessandria) 

Autore

  • Riccardo Levi

    Nato nel 1985 a Torino, dove dopo la maturità classica si laurea in Architettura al Politecnico. Da sempre alterna la passione per l’architettura a quella per la scrittura e il giornalismo. Durante l’università collabora con quotidiani occupandosi di cronaca, arte e cultura e comincia a scrivere il suo primo romanzo. Dopo la laurea, lavora nel Taller de Arquitectura Ricardo Bofill a Barcellona. A Torino collabora con vari studi di architettura affrontando il tema della riqualificazione industriale e della pianificazione urbana. In parallelo, frequenta corsi di scrittura creativa presso la Scuola Holden e presenta il suo romanzo al Premio Calvino. Attualmente, oltre al lavoro di architetto, collabora con "Il Giornale dell’Architettura" e tiene il laboratorio di scrittura creativa “L’Architettura di una storia”, focalizzato sulle relazioni intercorrenti tra scrittura e progettazione architettonica.

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Last modified: 17 Maggio 2017