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Written by: Progetti

Napoli, Corporea per dimenticare le fiamme

Napoli, Corporea per dimenticare le fiamme

A 4 anni dall’incendio che aveva distrutto Città della Scienza, inaugurato il Museo del corpo umano su progetto dello studio Pica Ciamarra Associati

 

NAPOLI. Frammento “necessario” di un insieme – Città della Scienza a Bagnoli tragicamente offesa, come del resto la stessa città e la cultura non solo italiana, dalla perdita del suo splendido Museo Vivo dolosamente incendiato il 4 marzo 2013, Corporea, 7 ettari di fronte all’isola di Nisida, è il primo museo interattivo in Europa interamente dedicato al tema della salute, delle scienze e tecnologie biomedicali e della prevenzione. Progettato, come l’intera città della Scienza cui appartiene, dallo Studio Pica Ciamarra Associati (PCA) è aperto dal 4 marzo 2017.

In una sintesi che ritengo necessaria, tra la molteplicità degli elementi che lo rendono un’architettura di grande rilevanza mi soffermo non su forma e linguaggio ma su un principio che, investendoli, integralmente lo innerva e che è il senso del fare dei PCA in tutto il loro lungo percorso. Per loro la città, come la musica, è un tutto e in essa, come in un brano musicale, ogni aspetto ed elemento deve relazionarsi all’altro. La sua vitalità si poggia dunque sulla relazione tra le cose, gli esseri umani, la città, il paesaggio. E il volere la condivisione comunitaria degli spazi crea gli intrecci, genera una complessità stimolante mirando a quel processo di lunga durata – l’integrazione – che quando avviene restituisce il vero senso della vita e quando manca genera la città malata.

Ciò che conseguentemente dà valore al progetto è una forma che deve trascendere se stessa ponendosi in dialogo con il contesto di cui fa parte. No quindi ad architetture autoreferenziali. Disgregano città ed esseri umani. Ecco quindi in Corporea, iniziato nel 2004, la prospettiva della sua forma che apre verso Monte Coroglio e il Parco della Rimembranza, e il suo entrare al centro che generando l’esperienza spaziale dalla posizione baricentrica fa conseguentemente cogliere, nella percorrenza, l’insieme e la totalità dando luogo ad un organismo architettonico a forte spessore, inclusivo e conviviale.

Immagine di copertina: © Fabio Donato

Autore

  • Antonietta Iolanda Lima

    Architetto, ordinario in Storia dell’Architettura, ritiene la conoscenza della storia fondamento indispensabile di formazione e crescita culturale e anche del fare progettuale. Promotrice di collane di Storia dell’Architettura (“Storia Illustrata dell’Architettura” e “Piccoli libri per la Storia del Progetto di Architettura Moderna e Contemporanea”) e di eventi culturali di respiro internazionale, numerosi i suoi libri sull’architettura moderna e contemporanea. E’ stata presidente del Centro Internazionale della Compagnia di Gesù (da lei promosso) e della sezione provinciale In/Arch Palermo. E’ Consigliere nazionale nel direttivo In/Arch, collaboratrice della rivista internazionale “le Carré Bleu”. Premio per la ricerca storico ambientale 1991, menzione speciale Eurosolar 2001, premio Trasporti & Cultura 2005, premio In/Arch 2009, il suo archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico dal Ministero dei Beni Culturali.

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Last modified: 21 Marzo 2017