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Lucia Pierro e Marco ScarpinatoWritten by: Città e Territorio

10 mq per «Periferica»

10 mq per «Periferica»
In un’ex cava di tufo, il festival siciliano (prossima edizione a settembre) dedicato a riuso, crowdfunding e design low cost riscuote crescenti consensi e allarga i suoi orizzonti, con un concorso per un’abitazione minima

 

MAZARA DEL VALLO (TRAPANI). «Periferica» è un progetto nato da un’idea di Carlo Roccafiorita e Paola Galuffo (cui si sono aggiunti Vincenzo Cancemi, Annamaria Craparotta e tanti altri). Gli esordi risalgono al 2013 con l’organizzazione di un festival annuale di “rigenerazione urbana” all’interno del quartiere così detto Macello nell’entroterra di Mazara del Vallo. In quest’area apparentemente periferica non vi sono relazioni dirette con la città antica, il suo magnifico sistema di piazze, le sue cento chiese, il mare e il dedalo della Kasbah che testimonia la straordinaria capacità di dialogo che questo “balcone sul Mediterraneo” ha saputo intessere con il Nord Africa. Fino a qualche tempo fa, in questa zona si estraeva infatti il tufo dorato con cui è stata costruita gran parte della città e da qui si raggiungevano i campi coltivati e l’area di Borgata Costiera dove, ancor oggi, rimane la testimonianza del sistema di “bagli” posti a controllare il vasto e fertile entroterra agricolo che faceva da contrappunto alla vocazione marinara della città.

La più recente espansione urbana ha cambiato il volto di questi luoghi a vocazione produttiva, caratterizzati da un paesaggio in cui i campi coltivati si alternano ai salti di quota delle cave, e così il territorio è stato disordinatamente occupato da un quartiere satellite privo di luoghi di aggregazione e di relazioni con quello che, se non fosse inaccessibile perché costituito da un articolato sistema di proprietà private, potrebbe essere riconfigurato come un autentico “parco delle cave”. «Periferica» ha avuto come punto di partenza proprio il riutilizzo di una di queste proprietà di famiglia: una cava di tufo in disuso di 2.500 mq è infatti diventata il teatro naturale per accogliere una serie di eventi temporanei che fanno del riuso, del crowdfunding e del design low cost una bandiera capace di aggregare giovani e meno giovani.

Nel giro di poco tempo, «Periferica» e l’associazione Corda – che ne è promotrice – hanno raccolto diversi consensi. L’evento è stato premiato al concorso «Ri.U.So 02» bandito dal CNAPPC e dal SAIE di Bolognafiere; nel 2014 è stato tra gli otto finalisti al concorso “Che-Fare” (100.000 euro assegnatigli come miglior progetto culturale italiano) e ha ricevuto la menzione speciale da «Sodalitas» per le start-up innovative e il turismo sostenibile. Il riconoscimento maggiore giunge nel 2015 con la vittoria al concorso «Boom-Polmoni urbani», nato per iniziativa dei parlamentari 5 Stelle dell’Assemblea Regionale Siciliana che, ispirandosi al virtuoso modello di rigenerazione di Farm Cultural Park messo a punto a Favara dal team aggregatosi attorno ad Andrea Bartoli e Florinda Saieva, hanno destinato 360.000 euro provenienti dalla restituzione dei loro stipendi al finanziamento a fondo perduto di tre iniziative volte a promuovere la rinascita di “territori depressi attraverso la cittadinanza attiva”. Gli altri due interventi finanziati dal concorso «Boom» sono «Street Factory Eclettica» a Caltanissetta e «Trame di quartiere» nell’area San Berillo a Catania. Grazie a questo nuovo finanziamento, la mission del team di «Periferica» diventa quella di convertire l’area della cava dismessa “in un centro per il design activism e le arti performative dove sperimentare la rigenerazione urbana e le nuove forme di sviluppo del territorio”.

È in questo scenario che s’inquadra la prima edizione del concorso di “micro-architettura” – o, più precisamente di design – «10 mq», bandito per il progetto di un rifugio temporaneo adattabile e autonomo, in grado di ospitare studenti, professionisti e operatori culturali e sociali in occasione dell’annuale festival «Periferica» (prossima edizione in programma a inizio settembre) e delle ulteriori iniziative all’interno della cava. Al concorso, articolato nelle sezioni studenti e professionisti under 40, sono pervenuti 139 progetti che, malgrado la ripetitività di alcune soluzioni, costituiscono un ampio catalogo per esplorare le svariate implicazioni del design nella definizione di moduli abitativi minimi che privilegiano l’uso del legno e che, pur essendo pensati in rete, saranno realizzati in loco.

La logica della rete appare sempre più necessaria in Sicilia e, a tre anni dal suo esordio, «Periferica» è un’iniziativa cultural-imprenditoriale che sembra destinata a crescere soprattutto se, senza tradire l’ispirazione al modello di Farm Cultural Park, saprà aprirsi anche ad altri confronti. Uno dei rischi, allo stato attuale, potrebbe infatti essere la ripetizione, seppur con varianti, di uno stesso canovaccio, che annullerebbe quella multipolarità di punti di vista di cui un’apparente “periferia” ha bisogno per diventare nodo attivo di una vera rete.

 

Autore

  • Lucia Pierro e Marco Scarpinato

    Scrivono per «Il Giornale dell’Architettura» dal 2006. Lucia Pierro, dopo la laurea in Architettura all'Università di Palermo, consegue un master in Restauro architettonico e recupero edilizio, urbano e ambientale presso la Facoltà di Architettura RomaTre e un dottorato di ricerca in Conservazione dei beni architettonici al Politecnico di Milano. Marco Scarpinato è architetto laureato all'Università di Palermo, dove si è successivamente specializzato in Architettura dei giardini e progetto del paesaggio presso la Scuola triennale di architettura del paesaggio dell'UNIPA. Dal 2010 svolge attività di ricerca all’E.R. AMC dell’E.D. SIA a Tunisi. Vive e lavora tra Palermo e Amsterdam. Nel 1998 Marco Scarpinato e Lucia Pierro fondano AutonomeForme | Architettura con l'obiettivo di definire nuove strategie urbane basando l'attività progettuale sulla relazione tra architettura e paesaggio e la collaborazione interdisciplinare. Il team interviene a piccola e grande scala, curando tra gli altri progetti di waterfront, aree industriali dismesse e nuove centralità urbane e ottenendo riconoscimenti in premi e concorsi di progettazione internazionali. Hanno collaborato con Herman Hertzberger, Grafton Architects, Henning Larsen Architects e Next Architect. Nel 2013 vincono la medaglia d'oro del premio Holcim Europe con il progetto di riqualificazione di Saline Joniche che s'inserisce nel progetto "Paesaggi resilienti" che AutonomeForme sviluppa dal 2000 dedicandosi ai temi della sostenibilità e al riutilizzo delle aree industriali dismesse con ulteriori progetti a Napoli, Catania, Messina e Palermo. Parallelamente all'attività professionale il gruppo sviluppa il progetto di ricerca "Avvistamenti | Creatività contemporanea" e cura l'attività di pubblicistica attraverso Plurima

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Last modified: 18 Luglio 2016