VENEZIA. La grande sorpresa della Biennale 2016 salpa da Istanbul, viaggia sulle acque del Mediterraneo e arriva all’Arsenale. Un vascello metaforico assemblato con oltre 600 pezzi di recupero, lungo 30 metri, pesante 4 tonnellate, in parte appoggiato al pavimento, in parte sospeso alle travi in legno. Un collage etereo di colori e forme che, teatralmente illuminato, affascina e colpisce. «Questa nave vuole raccontare il concetto di ibridazione, di superamento dei confini, di recupero del patrimonio culturale e architettonico», racconta uno dei curatori, Mehmet Kütükçüoğlu.
L’ibridazione è già nel nome del progetto, «Darzanà», espressione usata da marinai e mercanti che richiama la parola turca tersane e quella italiana arsenale, entrambe derivano dall’arabo dara’s-sina, luogo dell’industria. Su questo esperanto del mare veleggia «Baştarda», nave che diventa un ponte tra Istanbul (da dove arrivano i pezzi di cui è composta, raccolti nell’arsenale abbandonato, raccontato nel bellissimo catalogo che accompagna il padiglione) e Venezia (che invece il suo arsenale l’ha riattivato, ma come museo che vive alcuni mesi all’anno).
Nel viaggio verso Istanbul a fine Biennale (dove dovrebbe diventare il pezzo centrale di un museo), «Baştarda» incrocerà i flussi di migranti che affrontano la rotta opposta. «Questa nostra installazione – prosegue il curatore – non è legata specificatamente ai temi dell’immigrazione. Però ovviamente è uno strumento che ci permette di vedere nell’architettura un modo per oltrepassare le frontiere. Il mare che unisce le coste italiane e turche è uno. Che senso hanno i confini?». Risposta che «Baştarda» non può darci ma rispetto a cui aiuta a pensare, appena al di là delle finestre (parzialmente oscurate per enfatizzare l’effetto scenografico) che guardano verso il mare aperto.
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Commissario: Istanbul Foundation for Culture and Arts (İKSV) Curatori: Feride Çiçekoğlu, Mehmet Kütükçüoğlu, Ertuğ Uçar Espositori: Hüner Aldemir, Caner Bilgin, Hande Ciğerli, Gökçen Erkılıç, Nazlı Tümerdem, Yiğit Yalgın Sede: Arsenale, Sale d’Armi
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alejandro aravena , allestimenti , biennale venezia 2016 , reporting from the front , venezia
Last modified: 27 Maggio 2016
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