Diffuso nel nord Europa a partire dagli anni settanta, il cohousing, l’abitare comune, in Italia fatica ad affermarsi. Lo studio veneziano curatore del Padiglione italiano alla 15° Biennale di Venezia è autore di due interventi partecipati in Emilia e in Veneto
TAMassociati si è contraddistinto nel panorama italiano e internazionale per aver portato al centro della loro attività professionale un impegno etico e civile a favore di un’architettura capace di prendersi cura dell’uomo e dell’ambiente. I numerosi premi internazionali conseguiti negli ultimi anni riconoscono la qualità della loro architettura, così come l’importanza dell’approccio teorico che ne è la base fondativa.
La loro opera è conosciuta in tutto il mondo in particolare attraverso i progetti realizzati nei paesi africani, laddove la loro architettura è stata chiamata a dare risposte in situazioni di forte problematicità e disagio. Ma il loro approccio progettuale sensibile e aperto all’ascolto delle necessità è rintracciabile anche negli altri loro progetti, come ad esempio nei due interventi di cohousing, completati negli anni recenti in Italia, che mettono in evidenza alcuni aspetti del processo partecipativo/progettuale applicato ad un tema che in Italia fatica ad affermarsi.
Il fenomeno del cohousing nel nostro paese è ancora relegato a una dimensione limitata, mentre nel nord Europa si è sviluppato a partire dagli anni settanta ed è oggi una realtà concreta. Sono molte infatti le realizzazioni d’insediamenti residenziali in cui le abitazioni private sono affiancate da spazi destinati all’uso comune e alla socialità, come i locali per le riunioni, lo studio o le attività culturali e ricreative ma anche le aree esterne del giardino e degli orti, dei cortili e parcheggi. Il cohousing non ha un modello rigido ma è piuttosto da vedere come una tipologia variabile che cambia al cambiare delle esigenze e delle condizioni della comunità residenziale che lo abita. I due progetti italiani di TAMassociati sono l’affermazione di questo principio: presentano caratteri morfo-tipologici molto diversi fra loro, ma sono entrambi accomunati dai principi solidali dell’abitare comune.
Mura San Carlo
È un compatto “condominio solidale” realizzato a San Lazzaro di Savena (Bologna) dagli avanzati contenuti tecnologici. I quattro piani fuori terra hanno una struttura X-lam interamente in legno e sono dotati d’impianti ad energia alternativa dalle alte performance. Le famiglie sono state direttamente coinvolte dai progettisti e dall’associazione E’/Co-housing nella definizione delle scelte dell’intervento, lavorando insieme fianco a fianco come “un tipico gruppo di acquisto”, alla ricerca di soluzioni condivise e per raggiungere il miglior rapporto fra la qualità abitativa ed i costi da sostenere per la costruzione e la futura gestione del complesso. Le 12 unità residenziali private si completano nella ricchezza degli spazi comuni – sala video, cucina e magazzino alimentare per gli acquisti di gruppo, biblioteca, lavanderia e officina per riparazione delle biciclette – che potranno essere utilizzati anche dal quartiere.
volume complessivo: 6.000 mc
unità abitative: 12
costo totale dell’intervento: € 3.300.000,00
termine lavori: 2014
Ecoquartiere Quattro Passi
È un piccolo “borgo solidale” posizionato tra il centro abitato e la campagna di Villorba (Treviso), formato da otto edifici collocati ai bordi di una grande area verde comune pedonale dedicata in parte all’orto e ai giochi di bambini e ragazzi. Nella “casa comune” di circa 200 mq sono previsti spazi polifunzionali (per riunioni, feste e lo studio dei ragazzi), una cucina, un’officina per il bricolage, un locale per gli ospiti, un magazzino alimentare per gli acquisti di gruppo. Lo stesso edificio ospita la centrale termica a biomassa, i pannelli solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria e i fotovoltaici per l’energia elettrica: questi impianti alimentano tutte le abitazioni e hanno permesso, insieme alle tecniche costruttive e alla coibentazione, il raggiungimento della Classe A. Anche a Villorba i progettisti hanno messo a punto tutti gli aspetti dell’intervento attraverso una forma di completa partecipazione dei futuri abitanti del “borgo”, mirando al raggiungimento di un nuovo modello dell’abitare contemporaneo attento ai valori della socialità e al rispetto dell’ambiente.
volume complessivo: 3.506 mc
unità abitative: 8 + edificio comune
spazi esterni: 6.000 mq circa
costo totale dell’intervento: € 2.000.000
termine lavori: 2014
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