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Zaira MagliozziWritten by: Città e Territorio

«Rigenerare Corviale», sarà la volta buona?

«Rigenerare Corviale», sarà la volta buona?

Resa nota la Giuria dell’ennesimo concorso sul celebre “serpentone” romano

ROMA. Un concorso, l’ennesimo, per “ottenere una nuova e migliore qualità urbana e spaziale e una migliore vivibilità” del Corviale, l’edificio lungo un chilometro alto nove piani, progettato nella periferia romana nel 1972 da un team coordinato da Mario Fiorentino.

Bandito dall’Ater di Roma, promosso e finanziato dalla Regione Lazio, “Rigenerare Corviale” rappresenta un nuovo tentativo di riabilitare uno dei simboli più negativi dell’architettura romana, stanziando un investimento, per una prima fase di lavori, pari a 7,2 milioni. La differenza, rispetto al precedente caso che ha visto nel 2009 vincere il progetto di Guendalina Salimei, poi risolto in un nulla di fatto, sembrerebbe stare proprio nella tangibilità dei fondi.
L’iter, partito a fine luglio, si compone ora di un importante tassello: la giuria nominata, per assicurare correttezza e limpidità, il giorno dopo il termine ultimo della consegna degli elaborati. La scelta dei giurati è determinante per capire quale sarà il livello della selezione e ipotizzare gli scenari. Accanto ai nomi istituzionali di Claudio Rosi (Ater Roma), Antonietta Piscioneri (Regione Lazio) e Alessandra Fassio (MiBact) troviamo il docente dell’Università Roma Tre Giovanni Longobardi, la fondatrice dello studio tedesco Bolles + Wilson Julia Bolles, il progettista del Padiglione Italia a Expo 2015, Michele Molè di Nemesi & Partners e Bart Aptroot associato dello studio olandese One Architecture. E tra i membri supplenti due architetti di Studi internazionali: Floriana Marotta dei Mab Arquitectura e Marc Jay di We Architecture.
Carattere internazionale e un buon livello di selezione sembrerebbe delineare la volontà da parte delle istituzioni di dare finalmente una risposta concreta agli annosi problemi sociali, urbanistici e architettonici che il Corviale da sempre si porta dietro. Anche se il rischio di sprecare anche questa occasione è sempre dietro l’angolo, visti i pregressi e le instabilità politiche del sistema capitolino.
Prossimo appuntamento fissato al 4 dicembre per conoscere gli esiti del concorso e scoprire il progetto vincitore che, si spera, almeno questa volta abbia una chance di essere realizzato.

Autore

  • Zaira Magliozzi

    La scrittura, i social media e la progettualità in ambito culturale sono le sue attività principali. Dopo la laurea in Architettura e i viaggi intorno al mondo, raccontare è diventato un lavoro con articoli, interviste e approfondimenti sul mondo della cultura, del turismo, dell’architettura e del design. Dal 2006 ha collaborato con diverse riviste come Lonely Planet Magazine Italia, Il Giornale dell’Architettura, Artribune, Gambero Rosso. Su Instagram, nel 2019, ha ideato il progetto di storytelling "15 minuti di Bellezza al giorno" diventato nel 2021 un libro. Dal 2010 tiene corsi di formazione sulla scrittura, sulla comunicazione online e sull’uso dei social. Il suo cortometraggio “Arrenditi alla Bellezza” realizzato per il Parco regionale della Riviera di Ulisse è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia. Ha co-fondato Nebula Media, startup di produzione contenuti e video, in cui si occupa di storytelling e strategia di comunicazione

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Last modified: 20 Novembre 2015