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Written by: Forum Professione e Formazione

Non umiliamo lo strumento del concorso

Non umiliamo lo strumento del concorso

Lettera aperta inviata alla stampa nazionale e locale inerente gli esiti del concorso di idee per un nuovo parco urbano nell’area ex Boschetti a Padova

 

Egregi direttori,

siamo alcuni architetti con esperienze ed età professionali anche molto diverse, accomunati dalla passione per una professione che ci ostiniamo a cercare di esercitare nonostante le difficoltà che caratterizzano in particolare il nostro settore, ma che qui scrivono in qualità di cittadini indignati per come nel nostro Paese continui ad essere diffusa e anche sfacciatamente esibita una gestione clientelare della cosa pubblica.

Recentemente la stampa locale ha dedicato articoli al concorso di idee per un Parco a Piazzale Boschetti nel centro di Padova nei quali si evidenziavano gli stretti rapporti che legano i membri della giuria e i tre progettisti premiati (non uno: avrebbe potuto essere un caso. Non due: avrebbe potuto essere un caso, molto meno credibile, ma diciamo: ancora un caso. Ma tutti e tre???)

Non siamo animati da “desideri di rivincita” di chi non ha visto premiare il proprio lavoro, visto che molti di noi non hanno preso parte al concorso.

Alcuni dopo aver letto il bando hanno deciso di non partecipare ritenendo di rilevarvi diversi elementi che lasciavano dubbi sulla reale volontà di attivare un confronto ed un dibattito fattivi per individuare e dare seguito alle risposte più adatte ai problemi di questa delicata area di Padova.

Dubbi che purtroppo troverebbero conferma nelle recenti notizie.

Abbiamo letto che, dai verbali della giuria, risulterebbe che 89 progetti sono stati esaminati e valutati in circa due ore.

Stupisce e lascia davvero sconcertati come, se la notizia è vera, non si sia nemmeno sentito il bisogno di mascherare quei due minuti “dedicati” (sic) all’esame di ciascun progetto. Due minuti che per noi stridono e sono un ulteriore, se possibile, insulto per il lavoro dei progettisti che ancora una volta hanno investito tempo, energie e mezzi confidando in un leale confronto delle idee.

Ciò premesso, è proprio per il valore che riconosciamo allo strumento del concorso che siamo delusi, amareggiati e offesi da quanto si è verificato.

Il concorso dovrebbe essere un’opportunità, aperta a tutti, giovani e meno giovani, di esercitare il mestiere e accedere a reali possibilità di lavoro tramite un confronto in cui a fare la differenza non siano il fatturato, il numero di dipendenti, ecc., ma le idee.

E sono vicende come quella in parola che invece sviliscono e umiliano lo strumento del concorso, allontanandolo dai suoi obiettivi “civili” per piegarlo ora alle esigenze di curriculum di pochi, ora alle esigenze politiche di amministrazioni che cercano un lustro di facciata con concorsi che si esauriranno con una premiazione in pompa magna ed una mostra (con premi ridicoli che non solo offendono la dignità del lavoro ma dimostrano come la speculazione politica si fondi anche sulla certezza che, per le condizioni attuali del lavoro, saranno comunque molti i partecipanti), ora con “maneggiamenti” per mascherare la scelta già fatta dei professionisti da incaricare.

Certo, non è cosa nuova: i più anziani fra noi si sono spesso “divertiti” a esaminare gli esiti dei concorsi rilevando la frequenza con cui membri di giuria e progettisti premiati di un concorso, si invertissero i ruoli in un altro. Un “cerchio magico” spesso legato al mondo universitario.

Tuttavia ancora ci scandalizziamo.

Con ammirazione guardiamo ai sistemi in vigore negli altri paesi soprattutto del Nord Europa e con decisione rivendichiamo la necessità di un cambiamento radicale, che è innanzitutto etico, che deve partire da ognuno di noi, e che deve promuovere, anche attraverso i canali della comunicazione, dell’educazione e dell’istruzione, la cultura del merito, della legalità e della competenza.

Per tutto quanto sopra chiediamo agli organi di informazione di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda di Piazzale Boschetti, affinché si faccia piena luce e, se del caso, si invalidino gli esiti del concorso.

 

Ringraziando per l’attenzione che vorrete accordarci, porgiamo distinti saluti.

Padova, li 13 settembre 2015

 

Firmatari: Mirco Simonato, Sacha Scala, Sergio Ventura, Cinzia Schiavon, Gianni Adami, Maria Chiara Fabian, Remigio Libralon, Elena Rigano, Maurizio Pioletti, Renato Busata, Toni Zogno, Giorgio Gaino, Gabriele Toneguzzi, Elena Coppola, Fabio Cicigoi

Web:

www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/15/padova-protestano-architetti-logiche-clientelari-in-concorso-su-area/2034602/

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/08/27/news/concorso-area-boschetti-premiati-solo-gli-amici-1.11995051

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Last modified: 28 Ottobre 2015