Conosciuta per il suo impegno in favore dell’architettura sostenibile e la sua militanza per difendere le questioni ambientali, in particolare in occasione degli incontri politici sul tema noti come Grenelle de lenvironnement (2007), larchitetta francese Françoise Hélène Jourda è scomparsa l’1 giugno all’età di 59 anni.
Commissaria del padiglione francese alla Biennale veneziana del 2004 e docente, fu insignita del Global Award for sustainable architecture al momento della nascita stessa del Premio nel 2007. Nel 2013, la menzione speciale del «Premio delle donne architetto» organizzato dall’ARVHA (Association pour la recherche sur la ville et lhabitat) corona così il suo percorso.
Laureata nel 1979 allEcole darchitecture di Lione, è con Gilles Perraudin (1949) col quale sarà associata fino alla fine degli anni novanta che comincia la sua carriera. Rapidamente, tutto orienta i loro lavori verso la ricerca d’una architettura attenta al risparmio energetico e dei materiali. Insieme, realizzeranno in particolare l’Ecole d’architecture di Lione (1989), edificio tanto innovativo quanto originale, il Palazzo di giustizia di Melun (1994) e il Centro di formazione di Herne Sodingen in Vestfalia (Germania, 1999), dove le differenti funzioni sono raggruppate sotto un’immensa serra solare di 10.000 mq.
Dall’inizio degli anni 2000, in capo al proprio studio JAP (Jourda Architectes Paris), Jourda ha realizzato numerosi programmi residenziali e per servizi. Tra gli altri, la centrale di cogenerazione di Saint-Pierre des Corps (2013), le residenze Green Park a Versailles (2014) o ancora la trasformazione della Halle Pajol a Parigi (2013-in cantiere). In prossimità della gare de lEst, si trattava in questo caso di recuperare alcuni ex depositi ferroviari per trasformarli in una costruzione a energia positiva raggruppante un ostello della gioventù, una biblioteca, una sala per spettacoli, un giardino e alcune attività commerciali.
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