NAPOLI. La stazione Municipio è stata inaugurata lo scorso 23 maggio alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e del sindaco Luigi De Magistris. È la diciassettesima fermata della linea 1 (un tracciato iniziato nel 1976) costata già 1,7 milioni e per la quale si prevede occorrano altri 18 mesi per il definitivo completamento che porterà linvestimento finale a una cifra di 3 milioni. Ma linaugurazione non è coincisa con leffettiva apertura al pubblico che potrà fruire del servizio, dopo opportuni collaudi tecnici, a partire dal 2 giugno. Alle banchine si accede passando di fianco al basamento della torre dellIncoronata e allopera darte intitolata Passaggi, firmata dallartista israeliana Michal Rovner: un affresco lungo circa 37 m raffigurante il Vesuvio che, interagendo con le ombre dei passanti, avrà differenti chiavi di lettura. Rappresenta solo una delle tante valenze che portano a considerare questa come la metropolitana dellarte.
In fase di scavo sono stati numerosi i reperti di epoca greco-romana (circa 3.000) che dal 2003, anno di apertura del cantiere, hanno obbligato i progettisti incaricati, Alvaro Siza e Eduardo Souto de Moura, a 27 varianti di programma. La stazione non ha quindi unica funzione di collegamento ma può essere considerata alla stregua di un museo. La profondità di scavo di circa 40 m ha richiesto limpiego di tecnologie davanguardia per le operazioni di congelamento delle falde. Data la differenza di livello con la piazza superiore, i sistemi di collegamento verticale possono essere considerati alla stregua di macchine del tempo, così definite dai due progettisti che li intendono come un tramite tra passato e presente. Lampio corridoio centrale, illuminato da una fenditura sulla pavimentazione della piazza sovrastante, è un fondamentale snodo d’interscambio con la linea 6. Ai lati dei camminamenti trovano posto ampie aree espositive destinate ai reperti rinvenuti in questi anni di lavori.
Il progetto non vuole porsi in una condizione di supremazia nei confronti delle istanze storiche di cui è portatore; motivo per cui domina un gusto minimalista, tipico del lessico dei due architetti portoghesi. Linee essenziali, pavimenti in pietra lavica, pareti in mattoni sono solo alcuni degli elementi ai quali si è fatto ricorso. Rispettando questa filosofia la piazza superiore connette palazzo San Giacomo, sede del Municipio a ridosso del quale è stata collocata la cinquecentesca fontana del Nettuno, con la linea di costa dove sono collocati i principali accessi al porto turistico. La piazza dialoga anche con il vicino castello, il Maschio Angioino; è partendo dal fossato della fortezza che sarà possibile visitare il grande parco archeologico allaperto.
Articoli recenti
- Modello albanese? Problema architettonico 8 Gennaio 2025
- Yoshio Taniguchi (1937-2024) 7 Gennaio 2025
- Quo vadis architetto? Tre architetti e una villa, la E-1027 6 Gennaio 2025
- Da Koolhaas a Morozzo della Rocca, se la teoria è progetto 5 Gennaio 2025
- Ri_visitati. Le Albere a Trento: sogni, treni e appartamenti vuoti 3 Gennaio 2025
- Il mio commiato al Giornale, miracolo che si rinnova settimanalmente 1 Gennaio 2025
- L’archintruso. Calendario 2025 per architetti devoti 19 Dicembre 2024
- 30 racconti per un anno 18 Dicembre 2024
- Inchiesta: Roma e il Giubileo 18 Dicembre 2024
- Brescia: dalla mostra al museo al territorio 18 Dicembre 2024
- Tobia Scarpa, 90 anni e non sentirli 18 Dicembre 2024
- Salvare Milano ma non sfasciare l’Italia 16 Dicembre 2024
- Reinventare il costruito con il riuso adattivo 16 Dicembre 2024
- “Paesaggi aperti”, per dare valore ai territori 16 Dicembre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata