Visit Sponsor

Davide FragassoWritten by: Progetti

Ginevra, 2.000 mq in più per il Museo etnografico

Ginevra, 2.000 mq in più per il Museo etnografico

GINEVRA. Dopo 4 anni di lavori e circa 20 di attesa per una scelta fortemente voluta dalla politica e dalla comunità, il 31 ottobre scorso la città ha festeggiato la riapertura del nuovo Musée Etnographique de Genève (MEG), considerevolmente ampliato.
Situato nel quartiere di Mail-Jonction e realizzato dallo studio d’architettura di Zurigo Graber Pulver vincitore del concorso nel 2008, il nuovo scrigno che amplia di ben 2.000 mq il già importante spazio espositivo esistente, ha rischiato di non vedere mai la luce. Un progetto già complesso per difficoltà tecniche e ambizione, che si è dovuto costantemente confrontare con l’istituzione di salvaguardia del patrimonio architettonico e che già nel 2010 era stato sottoposto a referendum, approvato con il 66% dei voti. La consultazione referendaria, la seconda del decennio rispetto al soggetto, era stata lanciata da un comitato promotore a salvaguardia degli alberi presenti all’interno della corte del museo. L’aspetto estetico (i sostenitori del no giudicavano l’opera un’astronave orribile e costosa), l’integrazione nell’eterogeneo quartiere e il rapporto con l’edificio storico del museo aveva molto interrogato i media circa il successo dell’operazione. Un giudizio che ha tenuto con il fiato sospeso i progettisti e i partiti che nello stesso periodo hanno visto falciare diversi progetti d’interesse pubblico proprio dallo strumento del referendum. Un ostacolo superato quindi grazie all’intermediazione della politica e ad alcune modifiche al progetto originario che hanno permesso d’integrare un grande giardino a quella che inizialmente era una grande spianata in calcestruzzo. Gli alberi abbattuti sono stati infatti rimpiazzati con circa 50 nuove piante. Durante l’inaugurazione il consigliere amministrativo Rémi Pagani, in qualità di responsabile della committenza, non ha mancato di sottolineare la soddisfazione per la realizzazione di un’opera fondamentale per la città che ha saputo resistere a diversi attacchi e superare molti ostacoli allorché molti altri progetti sono stati interrotti.
Costato 68 milioni di franchi (finanziati da Cantone, Comune e una cordata di privati), il nuovo MEG si estende per la più parte nel sottosuolo: due livelli senza luce diretta sotto la pavimentazione che conduce al nuovo ingresso ospitano due imponenti esposizioni, una temporanea sui re peruviani e l’altra permanente per un totale di 80.000 pezzi e diverse opere d’arte che animano il percorso tra le vaste sale. Il nuovo spazio espositivo emerge nella corte del vecchio museo con un corpo metallico la cui facciata inclinata su più piani si eleva su cinque livelli. All’interno trovano spazio un ampio foyer, due sale conferenze, un auditorio da 250 posti, una sala cinematografica, una biblioteca che custodisce 45.000 opere, una sala musica ricchissima, un ristorante e negozi. Ginevra aggiunge così alla sua collezione di architettura contemporanea un nuovo scrigno per l’arte e la cultura, nel quale tra l’altro è conservata probabilmente la più vasta raccolta di opere musicali d’Europa.

Autore

  • Davide Fragasso

    Nasce a Pescara nel 1982 dove, senza troppa fretta, nel 2012 si laurea in architettura con una tesi sulla rigenerazione urbana dei quartieri fascisti. Interessato dalle mutazioni urbane e dalla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico è co-fondatore, insieme a colleghi e amici di battaglie intellettuali, del Comitato Abruzzese del paesaggio, impegnato in prima linea nella sensibilizzazione sui temi del paesaggio e dell’architettura. Nel 2009 organizza il workshop internazionale “Metro-Borghi” a cui partecipano le Università di Lubiana, Pescara e della Florida. Dal 2013 è dottorando in architettura con una ricerca sul ruolo del metodo nella pratica professionale e nell’insegnamento dell’architettura. Nel 2014 la sua ricerca è selezionata per il convegno “La ricerca che cambia” – convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, organizzata dallo IUAV. Vive e lavora come architetto in Svizzera dove, parallelamente alla professione, coltiva con ottimistica pazienza la propria personale ricerca partecipando a concorsi e convegni senza dimenticare nei ritagli di tempo la passione per la musica, la fotografia e la bicicletta.

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 681 times, 1 visits today)
Share

Tag


,
Last modified: 20 Aprile 2018