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Ecco i vincitori dei premi nazionali di architettura In/Arch-Ance

Ecco i vincitori dei premi nazionali di architettura In/Arch-Ance

Erano oltre 150 le opere segnalate alla giuria dagli esperti, per questa edizione dei premi nazionali In/Arch-Ance organizzati per la prima volta nel 1962 e giunti alla V edizione nella formula congiunta tra IN/ARCH e ANCE, con l’obiettivo di promuovere il valore dell’opera costruita intesa come esito della partecipazione di soggetti diversi: progettisti, committente, imprenditori, produttori di componenti.
La giuria, presieduta dall’architetto Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, ha assegnato il Premio nazionale per la migliore opera di architettura (nuova costruzione) realizzata in Italia negli ultimi 5 anni al nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, commissionato dal Comune di Firenze e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, progettato dallo studio ABDR e realizzato dall’impresa Sac SpA – Società Appalti Costruzioni, definito «Un’opera pubblica di qualità, uno spazio per la cultura realizzato con altissimi standard tecnologici e, soprattutto, un significativo intervento di riqualificazione urbana». Una nota positiva su una vicenda non sempre trasparente e felice, prima con le inchieste legate agli appalti delle grandi opere in occasione del 150° dell’Unità d’Italia e poi con i ritardi nella consegna definitiva dei lavori e nell’aumento dei costi.
Tra le novità di questa edizione, il Premio nazionale «architetti italiani nel mondo» per un intervento progettato da un progettista italiano e realizzato in un paese estero, assegnato al Patronage Laïque e residenze sociali a Parigi, commissionato dall’agenzia pubblica della città di Parigi Régie Immobilière de la Ville de Paris, progettato dagli studi MAB Arquitectura e Laps Architecture e realizzato dall’impresa SRC-Groupe Vinci Construction France.
Il Premio nazionale per un intervento realizzato in Italia da un’impresa italiana e progettato da un progettista straniero è stato conferito alla nuova Biblioteca Hertziana di Roma, voluta dall’ente pubblico tedesco di ricerca scientifica Max Planck Gesellschaft, progettata dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg e realizzata dalla cooperativa CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni).
Nell’ambito di questa categoria di premi la commissione ha voluto assegnare anche un Premio speciale della giuria all’impresa Colombo Costruzioni per la realizzazione delle opere di riqualificazione dell’area Porta Nuova a Milano, tra i più importanti interventi di riqualificazione urbana in atto nel nostro Paese.
Tre i premiati per un intervento realizzato e progettato da un giovane progettista: il complesso residenziale a Polignano a Mare (Bari), unica opera premiata nel Mezzogiorno, progettato da Monica Alejandra Mellace, commissionato e realizzato dall’impresa Serim srl; la nuova scuola primaria La Corte degli Alberi a Cenate Sotto (Bergamo), finanziato dal Comune di Cenate Sotto, progettata da Thomas Ghisellini e realizzata dall’impresa Poledil Srl; la nuova sede della banca di Credito Cooperativo a Caraglio (Cuneo), progettata dallo studio Kuadra e realizzata dall’impresa Artusio Costruzioni.
Il Premio nazionale «Bruno Zevi» per la diffusione della cultura architettonica, destinato a una testata giornalistica, è andato al settimanale «l’Espresso» per il suo impegno nel promuovere la diffusione, presso un pubblico vasto, della produzione di architettura contemporanea di qualità. Infine, il Premio alla carriera, destinato a un progettista italiano le cui opere costituiscono un importante contributo alla storia dell’architettura contemporanea e la cui figura rappresenta con eccellenza la cultura architettonica italiana, è stato assegnato a Guido Canali (classe 1935).
La cerimonia di assegnazione dei premi si terrà a ottobre.

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Last modified: 6 Luglio 2015