Per chi conosce la Grecia (anche) come luogo di vacanze, entrare nel padiglione (intitolato Tourism Landscapes: Remaking Greece e curato da Yannis Aesopos), assordarsi allinterminabile frinire delle cicale (che esistono anche nel caldo veneziano), immergersi nelle foto del mare e chiedersi, come Bruce Chatwin, Che ci faccio io qui?, invece di essere Là, è un tuttuno.
E dalla lettura comparata dei padiglioni emergono anche le costruzioni culturali che ci accompagnano nellEuropa contemporanea: mentre nelladiacente padiglione romeno il secolo oggetto della Biennale viene raccontato dalla storia delle fabbriche imposte dal regime sovietico, in questo si racconta dellevoluzione del sistema ricettivo che, a partire dal secondo dopoguerra, ha connotato la Grecia come il luogo di vacanze dellEuropa.
In questo sta il senso di una risposta di Rem Koolhaas in conferenza stampa, a chi chiedeva unopinione sulle identità nazionali: I padiglioni sono lenti per osservare il mondo contemporaneo; tutte le nazioni sono state divise, distrutte, costruite. Le identità nazionali sono dei meccanismi molto efficaci per osservare le culture.
A fianco della rassegna degli esempi di architetture più rilevanti, a partire dalla declinazione neo-greca del modernismo dei grandi impianti alberghieri degli anni 50 e 60 per arrivare fino agli insediamenti di simil villaggi indigeni, passando attraverso le contraddizioni delledificazione illegale, ricerche e idee per un futuro del turismo che consideri sostenibilità e rispetto per lambiente. Dallipotesi di camouflage di un grande volume bianco che si staglia sulle pendici verde e marroni delle terre riarse (un hotel che, dopo i fasti degli anni 60, è abbandonato da tempo) ai progetti che, in unottica di recupero delle qualità ambientali, ipotizzano di condensare le volumetrie edificate in un’unica torre emergente dal mare, liberando spazi a terra; o di ribaltare il concetto di esclusività, escludendo la possibilità della vista mare, concependo ledificio alberghiero come una grande piastra rivolta verso se stessa, e non verso il mare.
Da visitare assolutamente per gli amanti del mare greco.
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