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Written by: Città e Territorio

Canada: gli Inuit finalmente protagonisti

Canada: gli Inuit finalmente protagonisti

Con un’eccezionale unitarietà stilistica che la coerenza tematica vuole color ghiaccio, il Canada celebra la popolazione Inuit e la sua “resilienza, adattabilità e capacità d’innovazione”, come ha dichiarato Lola Sheppard, capogruppo dello studio Lateral Office, curatore dell’installazione. L’occasione è la ricorrenza del 15° anno dalla fondazione della più grande, più settentrionale e anche più recente regione canadese: Nunavut, sottratta nel 1999 ai territori del Nord-Ovest per garantire alla popolazione Inuit una propria circoscrizione amministrativa e una propria terra. Precedentemente le terre entro il circolo polare artico erano ambiti di conquista scientifica e le popolazioni insediate oggetto di politiche di assistenza piuttosto che protagoniste del loro sviluppo. È quanto testimoniano anche le 12 sculture in pietra ollare all’ingresso del padiglione, a rappresentare in un materiale prezioso e locale architetture d’importazione dell’ultimo secolo: un centro di ricerca, case prefabbricate e persino una chiesa ispirata agli igloo… A oggi sono state per lo più forme straniere a plasmare la materia locale.
“Arctic Adaptations” inverte la tendenza e mette al centro le popolazioni locali, in 25 pannelli circolari in Corian, centrati su ciascuna comunità per descriverne ogni casa, le piste aeroportuali, le frastagliature della costa e trascurandone le reciproche interconnessioni. Del resto 33.000 abitanti in 25 comunità su 2 milioni di kmq disegnano un orizzonte d’insediamenti isolati per un profilo territoriale tra i più scarsamente abitati del pianeta.
Sotto i pannelli, feritoie sottili raccolgono scatti di fotografi locali che partecipano ai visitatori il proprio paesaggio: le case, la neve, la costa. Lo scenario di quello che potranno essere le comunità del Nunavut tra 15 anni è rappresentato da plastici-dinamici al centro della sala, modelli bianchi su cui proiettori disegnano trame di luce a narrare proposte progettuali già oggetto di concorso entro le università canadesi e poi approfondite con stages regionali: l’organizzazione sanitaria, il sistema educativo, il problema abitativo, l’ambito ricreativo nei rapporti uomo-natura.
Oltre al tema affrontato è la cura grafica e la coerenza stilistica a rendere giustificata la menzione che il padiglione ha ricevuto.

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Last modified: 6 Luglio 2015